13 feb 2018

Una nota di Paolo Speciale sulla nuova legge elettorale

La nuova legge elettorale, come è noto,  nasce dall’esigenza di conciliare due sistemi di scelta delle rappresentanze parlamentari  già esperite negli anni della prima e della seconda repubblica e che non hanno suscitato particolari entusiasmi che ne potessero legittimare la continuità temporale. E tuttavia l’attuale formula, di fatto, ci porterà alla elezione di un Parlamento prevalentemente costituito secondo il sistema proporzionale e non maggioritario.
La fisiologica e prevedibile fine di un bipolarismo forzato ed abusato per un Paese come il nostro, ha segnato contestualmente una svolta epocale nel processo dialettico della lotta politico/democratica, che ne è rimasta fortemente lesa non solo relativamente alla qualità del confronto tra le forze in campo, ma anche e soprattutto  per quanto attiene al deleterio transito in secondo piano  delle ideologie ispiratrici di base di queste ultime, a loro volta linfa vitale delle peculiari e specifiche – ormai lontane – rivendicazioni di rappresentanza categoriale della nostra variegata collettività.
Si tratta del  cosiddetto  “centro” moderato,  più volte definito “gravitazionale” per avere generato il neutro  trat-d’union  tra una destra ed una sinistra già provate da una severa crisi d’identità trasmessa anche alle forze sindacali ed alla loro rappresentatività;  in gran parte costituito e fondato su base politica cristiano-cattolica, nato  paradossalmente dalla necessità di assicurare stabilità agli Esecutivi, il “centro” nell’ultimo decennio è rimasto, suo malgrado, l’unico protagonista più o meno occulto – a seconda dei punti di vista – della scena pubblica istituzionale italiana; ha trovato la sua ragion d’essere nell’emergenza economica e nella connessa ritenuta priorità di allineamento europeo  e comunitario, con l’adozione di politiche sociali conformi ma spesso anche solo ossequenti del vecchio continente di cui pure è parte integrante.
Ma questo processo è anche, d’altro canto, conseguenza di una diffusa ed inquietante povertà intellettuale di certa destra dotata di una invidiabile volontà di autoconservazione, staccatasi dal “berlusconesimo” e salita su un carro vincitore come quello di Pirro di certa sinistra già mortificata da un leaderismo anch’esso abusato e sconfinante in un evoluto populismo; un fenomeno  che oggi  vive la sua massima espressione in un movimento – privo di una effettiva democrazia interna - che confonde ed identifica il concetto di rappresentanza parlamentare con quello della presunta necessaria introduzione dell’incostituzionale vincolo di mandato.
Con queste tristi consapevolezze e con una “nuova” legge elettorale che non sarà certo l’uovo di colombo, il “centro”, gioia e tormento di questa fase storica del nostro Paese, continuerà – sic! – a garantire forse stabilità ai governi, ma ad un costo molto elevato: perché l’aggettivo più comune che gli si abbina, cioè “moderato”, ci condannerà ad osservare,  inesorabilmente e con recidività, una azione di governo di modesta qualità sociale, che timidamente o per nulla manifesterà il proprio colore e la propria anima, chiusa in palazzi e sempre più lontana dal fervore che una volta animava le piazze italiane.
E’ uno dei prezzi da pagare, chissà poi perché visto che la soglia di sbarramento non è poi così alta ed il rispetto delle minoranze potrebbe fisiologicamente tradursi in una composizione parlamentare più che mai   eterogenea.
Paolo Speciale

10 feb 2018

Le copiose candidature della Boschi


"INSISTENZA ED

IMPERTINENZA"

di vincenzocacopardo 


Sembrerebbe quasi un caso da patologia quello della Boschi che, oltre ad aver portato avanti una, a dir poco, insensata riforma costituzionale ed essere stata bocciata da un netto voto negativo al referendum, insiste col non voler arrendersi! Nel suo ruolo di ex ministra mise all'ordine del giorno proposte di riforme elettorali con richieste di fiducia in tono imperativo che poi finirono nel nulla.. dimostrando l'incapacità di saper affrontare la politica con logica ed equilibrio. Se i fatti della banca Etruria non l'hanno colpita direttamente in sede giudiziaria, di certo l'hanno inserita in una serie di possibili conflitti per via della figura paterna.. con risvolti politici negativi ineguagliabili. Un rimprovero sostanziale che si fa all'ex ministro è quello di aver sottaciuto in Parlamento sulle sue costanti visite nelle diverse istituzioni a tutela di un interesse per la Banca Etruria. Chiunque..nella sua posizione.. amante veramente della politica..per una chiara ragione di opportunità, non avrebbe ecceduto oltre..ritirandosi col dovuto rispetto e la necessaria umiltà!

Ma la protetta di Renzi,.. che ha provveduto a piazzarla anche nel listino bloccato del proporzionale in Liguria,.. Lazio, Marche e Calabria Sud, si porta anche a Bolzano..ben lontana dal suo territorio. 
Non ha saputo fare altro che insistere su un compito che sembra proprio non appartenergli! Si trascina ancora nell'ambito della politica candidandosi i ben 5 località sparse in tutto il territorio nazionale con la certezza di poter essere eletta ..come un giocatore che punta su vari tableau. Ma non era lei a sottolineare l'importanza di battersi per un proprio territorio? Dichiara sfacciatamente che ha scelto Bolzano perché vi trascorre le vacanze!

Eppure malgrado sia ormai chiaro l'atteggiamento di prepotenza politica.. lei viene giudicata da una buona parte della Nazione come la bella intoccabile! .. Se qualcuno si azzarda a dire che la considerazione estetica prescinde da una valutazione di merito politico.. viene subito aggredito perchè considerato a prescindere un prevenuto e fin anche un misogino: come tra coloro che odiano il genere femminile..soprattutto quando è identificato da una donna dai bei connotati.   



PREGIUDIZI E RIVALITA' PER IL PROGRAMMA DEI 5 STELLE


Quello che appare  meritevole..oltre che basilare.. nel contesto del progetto 5Stelle.. è il fatto di indirizzare volutamente il programma e l'innovazione verso il bene del cittadino, attraverso l'equità ed il sostentamento dei valori fondamentali del Paese per una migliore coesione sociale ..anche a scapito delle notevoli difficoltà di metterlo in atto”
di vincenzo cacopardo

Leggendo i venti punti del programma proposto da DiMaio nella prerogativa di prossimo candidato alla presidenza del Consiglio, non si può che prestare un certo interesse..poichè sembra essere studiato per guidare un diverso cambiamento. Un cambiamento che potrebbe vedere un risvolto anche sulle figure che dovrebbero metterlo in atto e le cui perplessità restano ancora bloccate sul metodo Rousseau della stessa organizzazione per ricercarle. Un criterio ancora oggi definito in modo non del tutto convincente.

Andando alla sostanza il programma dei 5Stelle si ripromette di adottare un funzionamento dell'organizzazione statale con meno burocrazia e maggiore innovazione sulla tipologia del lavoro verso un futuro globalizzato. Nell'attuare questo programma il Movimento intende valorizzare la nostra qualità sui prodotti favorendo il turismo e la cultura verso il patrimonio artistico. Quello che ancora la vecchia politica stenta a mettere in atto!

Innanzitutto il reddito di cittadinanza cui il Movimento fu il primo a parlare e che è stato emulato successivamente da tutti i partiti...ma anche la Green economy per il riciclo dei rifiuti che potrebbe essere uno dei volani per aiutare la ripresa. Non manca l'attenzione verso l'istruzione scolastica attraverso l'incremento della spesa e l'abolizione progressiva del precariato. La sanità con l'aumento delle risorse per quella Pubblica e riduzione sostanziale delle liste di attesa per tutti gli esami medici.
Il complesso punto sulla riforma per una giustizia che il Movimento vorrebbe più rapida ed efficiente si lega ad un altro punto del programma sulla difficile lotta alla corruzione volendosi modificare un articolo sul voto politico di scambio, quello sulla prescrizione e quello sulle intercettazioni.
Un articolo più che interessante del programma è di certo quello sulla possibilità di creare una Banca pubblica di supporto ad una economia del paese verso le piccole imprese e le famiglie. A questo importante punto del programma si unisce ragionevolmente quello sulla difesa dei risparmi dei cittadini attraverso la creazione di una apposita procura ed il risarcimento dei risparmiatori truffati.
Sulla legge Fornero il Movimento non sembra essere rigido come la Lega esprimendo il desiderio di riformare la legge solo su alcuni punti: quote, staffetta, categorie usuranti e la opzione donna.
Inoltre il punto che tocca la sensibilità dei tanti cittadini oggi in gravi difficoltà e cioè quello dei tagli agli sprechi della politica con la riorganizzazione delle partecipate e della spending review .

I punti più critici restano quelli sull'immigrazione per via delle enormi difficoltà di stipule e trattati per i rimpatri e la riduzione del debito pubblico sul quale il Movimento pare eccedere sui 40 punti in dieci anni.
In sostanza un programma volenteroso a beneficio del Paese, ma estremamente impegnativo..poichè la lotta ad ostacoli contro il vecchio sistema rimane sempre piena di trappole e pregiudizi.
v cacopardo

IL PROGRAMMA

VIA SUBITO 400 LEGGI INUTILI 

• Stop alla giungla delle leggi, meno burocrazia per imprese e cittadini
SMART NATION: NUOVO LAVORO E LAVORI NUOVI
• Investimenti ad alto moltiplicatore occupazionale per creare nuove opportunità di lavoro e nuove professioni
• Investimenti in nuova tecnologia, nuove figure professionali, internet delle cose, auto elettriche, digitalizzazione PA

REDDITO DI CITTADINANZA: RIMETTIAMO L’ITALIA AL LAVORO 
• Oltre 2 miliardi di euro per la riforma dei centri per l’Impiego: facciamo incontrare davvero domanda e offerta di lavoro e garantiamo formazione continua a chi perde l’occupazione. Con la flex security le imprese sono più Competitive e le persone escono dalla condizione di povertà

PENSIONE DI CITTADINANZA: MAI PIU' SOTTO I 780 EURO
• Pensione minima di 780 euro netti al mese a tutti i pensionati
• 1.170 euro netti al mese per una coppia di pensionati

MENO TASSE, PIÙ QUALITÀ DELLA VITA
• Riduzione delle aliquote Irpef
• Niente tasse per redditi fino a 10mila euro
• Manovra choc per le piccole e medie imprese: riduzione del cuneo fiscale e riduzione drastica dell’Irap
• Abolizione reale degli studi di settore, dello split payment, dello spesometro e di Equitalia
• Inversione dell’onere della prova: il cittadino è onesto fino a prova contraria

TAGLI AGLI SPRECHI E AI COSTI DELLA POLITICA: 50 MILIARDI CHE TORNANO AI CITTADINI
• Stop a pensioni d’oro, vitalizi, privilegi, sprechi della politica e opere inutili. Riorganizzazione delle partecipate, spending review della spesa improduttiva

SICUREZZA E LEGALITÀ 
• 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine e due nuove carceri per dare ai cittadini più sicurezza e legalità

STOP AL BUSINESS DELL’IMMIGRAZIONE
• Cooperazione internazionale finalizzata anche alla stipula di trattati per i rimpatri
• 10.000 nuove assunzioni nelle commissioni territoriali per valutare, in un mese, come negli altri paesi europei, se un migrante ha diritto a stare in Italia o no

TUTELA DEI RISPARMI DEI CITTADINI
• Risarcimenti ai risparmiatori truffati
• Creazione della Procura nazionale per i reati bancari
• Riforma bancaria Glass Steagall act contro le speculazioni

LA SANITA' SI PRENDE CURA DI TE
• Aumento delle risorse per la Sanità Pubblica e riduzione sostanziale delle liste di attesa per tutti gli esami medici

17 MILIARDI PER AIUTARE LE FAMIGLIE CON FIGLI
• Applicazione del modello francese, rimborsi per asili nido, pannolini e baby sitter
• Introduzione iva agevolata per prodotti neonatali, per l’infanzia e per la terza età
• Innalzamento importo detraibile per assunzione di colf e badanti

BANCA PUBBLICA PER GLI INVESTIMENTI
• Creazione di una Banca pubblica per gli investimenti per piccole imprese, agricoltori e famiglie

LOTTA A CORRUZIONE, MAFIE E CONFLITTI D’INTERESSE
• Modifica 416 ter sul voto di scambio politico mafioso
• Riforma della prescrizione
• Daspo per i corrotti
• Agenti sotto copertura
• Intercettazioni informatiche per reati di corruzione

UNA GIUSTIZIA RAPIDA, EQUA ED EFFICIENTE
• Riduzione della durata dei processi
• Certezza del processo e della pena

GREEN ECONOMY: ITALIA 100% RINNOVABILE
• 200mila posti di lavoro da economia del riciclo rifiuti
• 17mila nuovi posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica
• Uscita dal petrolio entro il 2050
• Un milione di auto elettriche

RIDUZIONE DEL RAPPORTO DEBITO PUBBLICO/PIL DI 40 PUNTI IN 10 ANNI
• Più ricchezza grazie a maggiori investimenti in deficit, ad alto moltiplicatore e con maggiore occupazione
• Riduzione spese improduttive
• Tagli agli sprechi
• Lotta alla grande evasione fiscale

SUPERAMENTO DELLA COSIDDETTA BUONA SCUOLA
• Piano assunzioni razionale in base al fabbisogno delle scuole
• Incremento spesa pubblica per istruzione scolastica
• Abolizione del precariato

VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL MADE IN ITALY
• Italia.it diventa la piattaforma e-commerce per i prodotti made in Italy nel mondo
• Maggiore tutela dei beni culturali
• Salvaguardia della qualità dei prodotti italiani minacciati dai trattati internazionali
• Creazione di un Ministero del Turismo separato da quello dei Beni Culturali

INVESTIMENTI PRODUTTIVI: 50 MILIARDI NEI SETTORI STRATEGICI
• Puntiamo su: innovazione, energie rinnovabili, manutenzione del territorio, contrasto al dissesto idrogeologico, adeguamento sismico, banda ultra larga, mobilità elettrica

SUPERAMENTO DELLA LEGGE FORNERO
• Quota 100 e Quota 41
• Staffetta generazionale
• Categorie usuranti
• Opzione donna






2 feb 2018

Chi dice che la sindaca Raggi non si muove?


...viene smentito da questo accordo:

ZTE, colosso cinese delle telecomunicazioni con 85mila dipendenti nel mondo ed un fatturato che sfiora i 100 miliardi di dollari, ha siglato in Campidoglio un protocollo d'intesa con Roma Capitale per la sperimentazione della rete mobile di quinta generazione. Un accordo con Roma Capitale che potremmo definire di inserimento in un piano di investimenti complessivo dell’azienda cinese in Italia.

Un Progetto avviato a settembre dello scorso anno con la collaborazione di Fastweb e che punta a coinvolgere le migliori competenze e realtà imprenditoriali che possano collaborare con l’Amministrazione nello sviluppo dei servizi negli ambiti del turismo, della videosorveglianza e della smart mobility. La sperimentazione si sviluppa nell'ambito di una visione e di un piano complessivo sul tema Smart City con il quale Roma si candida a diventare una delle prime città in Europa a disporre di collegamenti in 5G e a ricoprire un ruolo di punta nel panorama nazionale dei servizi ad altissima connettività.”

Oggi il progetto Roma5G si arricchisce persino di un nuovo partner internazionale. Sembrerebbe infatti che anche la Ericsson abbia firmato un’intesa con Roma Capitale entrando a far parte del progetto tramite il quale la Città capitolina si propone di divenire una delle prime città europee .

Con questo progetto Virginia Raggi nella qualità di sindaco della capitale, malgrado i continui attacchi gratuiti.. dà ulteriore prova di corrispondenza al suo difficile lavoro proiettato verso nuove prospettive per lo sviluppo della città di Roma  
v.cacopardo

ROSATELLUM: legge elettorale che rafforza i leader ed allontana i cittadini


di vincenzo cacopardo

Ad appena una trentina di giorni dalle elezioni prosegue l'offerta da parte dei Partiti. Ad un Renzi che si impone con l'offerta degli ottanta euro da distribuire a tutti..si contrappone un Berlusconi che comincia a promettere poltrone ministeriali..

In tutto ciò la mancanza generale di un serio percorso di riforme per dare spazio ad una politica più affidabile e funzionale.
Malgrado le difficoltà di formare un governo sicuro dovute ad una legge elettorale voluta esclusivamente per dare maggior forza alle parti ed ai relativi leader, tutti declamano progetti strampalati perseverando nell' offrire sogni... Ma ormai sappiamo che ogni possibile aggregazione...sia di destra che di sinistra... nonostante l'endorsement delle figure più o meno nobili, sarà di difficile attuazione. Non rimane che accorgersi che il futuro sarà fondato su una grande coalizione che la stessa Europa stimola e promuove: La grande ammucchiata che mai comprova le consultazioni al voto e che finisce quasi col discolpare chi non si reca più al seggio..

D'altronde le problematiche europee sono ben differenti da quelle del nostro Paese che arranca proprio per la mancanza di idee politiche e figure in grado di poterle portare a compimento...Un'Europa che sostanzialmente non comprende..nè può giustificare le nostre tante anomalie politiche.

In questa campagna elettorale si saranno soltanto rafforzate le posizioni dei leader in seno ai Partiti: Cosi' come per Berlusconi e Salvini ..soprattutto per il PD che, nonostante la perdita di parlamentari e consensi, si sarà compattato in un gruppo che darà maggiore forza a Renzi..Insomma.. una sorta di coagulazione del consenso interno al partito tradizionale verso il loro osannato leader...il quale potrà muoversi come fosse all'interno di una società per azioni dove l'amministratore delegato comanda su tutto. Si va quindi perdendo un dialogo fondamentale all'interno di questi contenitori di consensi.. sminuendo un dibattito interno, ma rafforzando certe decisioni.

Ma la vera domanda da porsi è..se in questa logica sia più facile proseguire verso la edificazione di una governabilità più stabile e sicura o se si finirà con la solita resa al vecchio sistema senza cambiare alcunchè.

Di certo questa legge elettorale non fa altro che allontanare i cittadini dalla politica. Ma non poteva che essere così in considerazione di una classe politica che non ha voluto trarre esperienza da un passato che l'ha vista procedere in un percorso senza le giuste ed essenziali riforme: E' il risultato di una serie di anni dove si sono accavallate anomalie e compromessi in una inerzia rotta solo dalla presunzione di un sindaco improvvisatosi statista che ha cercato di riformare in modo illogico e poco democratico.


29 gen 2018

Se questa è la politica che vogliamo....


di vincenzo cacopardo

La legge elettorale Rosatellum è stata voluta per condizionare..per vincolare nei collegi..per influire nella politica dell'intero Paese.. Una politica strafalciona dell'opportunismo affinchè le poltrone di Camera e Senato siano pronte ad accogliere una buona parte degli stessi e rafforzare i
leader dei partiti tradizionali contrapposti..Una legge voluta esclusivamente contro il Movimento dei 5Stelle per estrometterlo all'insegna dell'incapacità e l'inettitudine. Una legge del profitto preventivata !

Sebbene avrà scarse possibilità di premierato, Renzi avrà rafforzato una propria leadership compatta in seno al parlamento pur avendo frantumato il proprio Partito. Berlusconi, malgrado la condanna che lo limita.. ritorna in auge con la sua Forza Italia assegnando i seggi ai vecchi amici che gli sono graditi..e persino Salvini potrà regnare nel suo Nord consegnando i suoi preferiti nei collegi in forza alla Lega.

Nulla sembra essere cambiato nonostante questi ultimi vent'anni di legislature parevano dovessero evolvere in una politica differente ed innovativa nelle figure e nei progetti. Nulla cambia finchè si sarà definito quel piano voluto fortemente dall'Europa di una “grande coalizione” ..che includerà insieme partiti, partitini e cespugli di vario genere..premiando all'uopo una gran parte dei politici del passato pronti a tutto pur di sedere nelle comode e remunerative poltrone parlamentari e del Governo.
Avremo ancora confronti con personaggi come Gasparri e Casini, Berlusconi e D'Alema, Renzi, la Boschi, la Gelmini, Franceschini e la Madia, Fedeli e Lorenzin, la Finocchiaro e Cuperlo, Bersani, Lupi..e tanti altri..un paracadute per molti legati al proporzionale.


In tanti avranno già superato le 5 o 6 legislature avendo dimostrato ben poco ed avendo ridotto il paese in uno stato deficitario sopra ogni limite. Se queste è la politica che vogliamo non potremo più lamentarcene!

27 gen 2018

Il processo di “sintesi” dei partiti tradizionali





Non c'è uno che nel centrodestra sia uniforme con quello che dice l'altro! Come nel centrosinistra ognuno segue le sue strade fingendo un riscontro di sintesi con gli altri che, pur contraddicendosi, ritornano a parlare di unione. 

RISPUNTANO FUORI COME FUNGHI IN ALTRI TERRITORI LONTANI!

La presa per i fondelli è chiara..come lo sono tutti gli artifici che stanno costruendo... Come lo è anche nel PD che al suo interno ribolle per le sparate del suo segretario e sul continuo suo modo di porgersi in tono saccente..nonostante le batoste subite dal suo Partito che in questa campagna elettorale unisce nelle candidature figure come Casini con Emma Bonino!

Mentre la Boschi rincorre una strada per le elezioni lontana il più possibile dalla sua terra seppur promettendo di poter esercitare una politica in favore del suo amato territorio anche nella qualità di ministro, lo stesso Renzi..candidato nella sua Firenze...deve vedersela con la leader dei truffati della banca Etruria Letizia Giorgianni in quota Fratelli d'Italia ..
Intanto la Meloni propone la candidatura di Stefano Parisi, che.. perdente nella battaglia per la prima poltrona a Milano..sembra volersi riproporre alla guida della Regione Lazio... Rispuntano fuori come funghi in altri luoghi lontani! Tuttavia pare che questa sua candidatura faccia storcere il naso degli alleati che non sembrerebbero del tutto convinti..Forse una sintesi si troverà anche qui...chissà?..Fatto sta che ogni giorno si riscontrano sorprese su ogni fronte e poca convinzione nelle scelte..sia sulla figure che sul programma!.


La scusa della sintesi pare ormai essere il cavallo di battaglia di questi Partiti coalizzati difformi e disuguali in tutto: sintomo di una crisi di una politica  obsoleta..ma pervicace che genera anomalie. Una fusione di pensiero che nasce da personaggi che.. per puro opportunismo di potere.. farebbero qualunque cosa pur di fingere di essere coesi e coerenti. Coalizioni che hanno per scopo solo una governabilità sommaria e stranamente riassuntiva.. e che pensano di poter risolvere il tutto attraverso quel percorso di sintesi che appare sempre più impraticabile e lontano.   

17 gen 2018

Grasso: l'inappropriato leader beneficato da Bersani...



di vincenzo cacopardo

E' difficile comprendere come personalità politiche quali D'Alema e Bersani,  fra i più dotati in campo dialettico politico, abbiano optato per offrire lo scettro del comando del loro nuovo Partito ad una figura di magistrato come Grasso: Se in campo istituzionale la sua nomina di presidente del Senato era discussa, ma non del tutto inopportuna....lo è di certo adesso il ruolo politico di Partito nel quale lo stesso fatica nell'immedesimarsi.

Affidare un compito politico ad un magistrato non è mai stato condiviso da una buona parte della società ed anche dal sottoscritto.. poiché il ruolo dell'ordine della magistratura deve, per opportunità, restare separato da quello della politica..soprattutto dei Partiti, seppur.. per poche eccezioni...potrebbe rimanere utile per qualche funzione istituzionale. Tuttavia se D'Alema..Bersani e gli altri scissionisti hanno avuto motivi politici di distacco dal vecchio PD nel quale erano inseriti, ciò non può valere per lo stesso Grasso, il quale continua (malgrado beneficato dallo stesso Bersani nel ruolo di presidente del Senato) ad esternare motivazioni che contraddicono il suo operato durante gli anni di governo Renzi.

In una intervista sulla sette a diMartedì il presidente del Senato, giustificandosi...ha fatto riferimento alle posizioni del PD renziano..definendole troppo rigide in termini di metodo, motivazioni che lo hanno indotto ad allontanarsi dal PD, ma non a desistere dal mantenere la poltrona più alta del Senato: Le continue fiducie..la corsa per l'approvazione del Jobs act..la legge elettorale Italicum..il referendum costituzionale.. etc...sono state le cause da lui esposte.
Tralasciando il fatto che in quegli stessi anni ha presieduto quell'Aula senatoriale dove tutto avveniva sotto i suoi occhi e dove si sono visti larghi passaggi di senatori da un lato all'altro..il magistrato oggi si dispone come intransigente..quasi integralista.. rispetto a quell'andazzo, sebbene non pare abbia mai minacciato dimissioni conservando per lungo tempo quel ruolo.

Il suo modo di rispondere al conduttore... molto adulatorio.. con repliche piene di sterile retorica ...A volte persino impacciato... Un'enfasi oratoria ricamata come per carezzare il pelo ad un popolo che, malgrado il suo ripensamento, lo ha visto per ben tre anni sullo scranno alto del Senato ad accontentare un governo più che un Parlamento.

Al di là del ruolo in magistratura, le cui opinioni affido a chi è più preparato di me... il suo modo di esprimersi denota una non adatta capacità per la funzione che il Partito gli ha offerto. Figura che sembra essere utile come emblema di facciata...ma che nel futuro difficilmente potrà aiutare la crescita sostanziale di questo Partito che lo ha incoronato leader.

15 gen 2018

RENZI E BERLUSCONI: la paura delle vecchie forze contrapposte


di vincenzo cacopardo

Più Renzi e Berlusconi affondano il coltello contro il Movimento 5 Stelle e più salgono i consensi del Movimento! Gli ex premier..obnubilati dal comando.. non perdono il vizio..

Vizio che in questo caso resta focalizzato sulla solita predica contro il Movimento pentastellato accusato di essere inaffidabile ed incapace. Secondo Renzi la lotta è solo una... e cioè quella contro il Movimento fondato da Grillo! In base a ciò è prevedibile percepire quanto tenga meno a tuffarsi in una contesa contro Berlusconi (possibile alleato in una coalizione nel prossimo governo). Ma è ancora più evidente l'astio contro i 5stelle..i quali sembrano aver percepito.. meglio di lui.. la necessità di una battaglia progressista in favore dell'equità, per una migliore giustizia.. e contro certi poteri corrotti.

Dopo le percosse subite dal referendum e la politica inconcludente sulla quale si è mosso nei suoi anni al governo.. che ha portato il debito pubblico del Paese fuori da ogni limite, il segretario del PD, ancora distante dagli errori commessi, continua a guardare senza alcun rispetto una forza politica che in questi anni ha riportato un successo ineguagliabile nei consensi: Se Renzi persevera su questa strada... il suo Partito andrà perdendo consensi giorno dopo giorno.

La sua non può che essere una paura ..paura che in realtà ha lo stesso Berlusconi che giorno dopo giorno vede il pericolo del nuovo Movimento che anche lui definisce “di incompetenti” . Ambedue ostentano una lotta serrata contro il nuovo che avanza e ciò dà non poco da pensare su queste figure del passato che hanno avuto ogni occasione per dimostrare le loro capacità: E' indiscutibile la eccessiva disinvoltura riportata durante i governi guidati da Berlusconi e Renzi che hanno allargato il nostro debito ed aumentato le disuguaglianze ..quanto non può essere assolutamente valutata quella di chi ancora non ha avuto occasione di governare uno Stato.


Il discredito indirizzato contro chi amministra il comune di Roma (che in sé è ben altra cosa che uno Stato) è arrivato ad innestare una misera polemica su un albero definito “spelacchio” per colpire la sindaca e concentrarvi un enfatico fuoco aperto. Quando si arriva a questo..il sintomo dell'inquietudine è trasparente..come appare chiaro che le due vecchie forze contrapposte non sembrano avere altra capacità di argomenti..che l'attacco disperato!

11 gen 2018

Finita la fiera delle offerte ..inizia quella delle figure..

Quando si dice che la politica e' ormai spettacolo!
SI APRE IL SIPARIO
Cantanti..attori..dive..capitani ed atleti.. più ce né sono e più se ne mettono!

Sono le figure proiettate verso le candidature dai Partiti..ma saranno poi capaci di operare politicamente? Poco importa! Tanto ciò che adesso conta è solo l'immagine...Soprattutto quando una legge elettorale come questa, senza voto disgiunto, attraverso un nome quasi imposto, ti trascina partiti e tutta la loro coalizione!
Si muove la seconda parte della commedia del teatrino della politica italiana..ormai del tutto americanizzata, che attraverso personaggi di apparenza ed aspetto, cerca in qualche modo di nascondere quel vuoto dei programmi ricchi di false promesse.

Finito il mercato delle promesse..la contesa politica si muove adesso sul campo delle figure immagine..Quello mosso proprio da quei politici che sanno come manovrarle. Cosa che tanto sembra piacere ad una buona parte del Paese che ha sempre amato quel teatro dei pupi. 
v.cacopardo      

10 gen 2018

ELEZIONI: IL MERCATO DELLE OFFERTE E' PARTITO









di vincenzo cacopardo

DESTRA E SINISTRA IMPAZZANO CON LE PROMESSE...ABBINDOLANDO L'ELETTORATO NELLE ILLUSIONI:

C'è chi tuona "aboliamo la Fornero”..chi ..”togliamo la tassa sulla Rai”...chi ancora “Via l'IMU e la pensione minima a 1000 euro” etc..etc... Una serie di promesse vaghe oltre che vane che si scontrano sempre con il nodo reale di un debito pubblico ormai fuori da ogni limite.
Il teatrino della vecchia politica persevera tra le consuete figure che hanno già dimostrato i loro ambigui compromessi.. una reale incapacità di lungimiranza.. ed una buona serie di peculati.
La fiera delle promesse e delle illusioni va avanti ormai da anni, ma non v'è dubbio che viene soprattutto spinta dalle due forze politiche contrapposte che si dichiarano alternative l'una all'altra. Quello che..straordinariamente.. si continua a ravvisare è il fatto che tali proposte risultano abbastanza simili a riprova del fatto che non esiste alcuna differenza in questa vecchia politica delle promesse.

Anche stavolta la fiera del teatrino politico ha preso il via con il mercato delle offerte: Quello di chi la spara più grossa...quello che fa forza emotiva sull'ignoranza di tanti che vanno a votare solo per una propria convenienza o per una quiescente simpatia per il candidato. In questa fase il tema sociale sembra non contare più!..Non conta chi sta bene o sta male, ma solo le false promesse dei venditori di fumo.

Da un lato il babbo natale Berlusconi e dall'altro un boy scout chiacchierone che il paese si porta appresso malgrado i guasti procurati e le sconfitte sul dispendioso referendum. Nonostante la bocciatura al referendum e le conseguenti dimissioni, si ributta nella mischia.... E non manca nemmeno il magistrato di turno col suo Partito appena sorto che, improvvisatosi leader..malgrado gli sforzi, non si manifesta come una figura dal taglio politico..restando seduto nella sua poltrona istituzionale.

In realtà il nostro Paese non può più fare forza su un progetto a breve durata come costoro propongono, ma su un programma graduale dove pian piano si accertano le risorse confrontandole con le esigenze e valutandone il peso del debito: tutto il resto è solo chiacchiera!
In questo quadro.. chi offre meno e più ponderatamente in un programma a fasi progressive.. si avvicina di più alla ricerca del giusto percorso...Insomma.. bisogna comprendere che queste promesse da mercato non possono mai raggiungere alcun fine positivo nella fretta di un qualsiasi provvedimento... Se nel contempo, con estrema sforzo di ricerca, non si aggiusta il motore istituzionale e con altrettanta umiltà non si studia con logica un cauto e progressivo piano di analisi per le risorse..non si potrà mai dare certa alcuna di queste promesse.

I migliori statisti restano quelli che, pur nella loro capacità di approccio e di dialettica con il prossimo, non promettono nulla al di fuori di un impegno di ricerca ed analisi per un lavoro politico svolto per fasi.. affrontato con profondità e con grande modestia.

Ma dove è mai la modestia di costoro?

8 gen 2018

RITORNA IL VECCHIO CARROZZONE PER CONTRASTARE I NUOVI ARRIVATI 5STELLE


GIRA E RIGIRA...NEL BARROCCIO SEMPRE I SOLITI
Hanno governato per una infinità di tempo e vorrebbero continuare a farlo grazie all'insipienza di tanti cittadini che ancora li votano. Un certo masochismo insito tra i tanti cittadini.. non sembra aver mai fine!
di vincenzo cacopardo

Da parecchi anni parlano di incontri lunghi e proficui con risultati sempre medesimi: Berlusconi- Lega e Fratelli d'Italia, con i soliti dell'Udc,..assumono un'altra veste ufficiale...l'ennesima, attraverso un ulteriore accordo. Hanno persino il coraggio di chiamarla piattaforma programmatica: Un'altra..per confondere i cittadini nell' oblio di una fantasiosa politica..Una politica che verrà successivamente definita nei dettagli e dove si scopriranno i veri inganni..tra un insieme di leader e quelli che vengono definiti “i colonnelli”. Si parla persino di “valori politici “suggellati da una armonia di fotografie accanto all'albero di Natale.
I moschettieri in prima fila sono: Il cavaliere.. con un sorridente Salvini.. ed una rassicurata Meloni in mezzo. Aspettano la loro vittoria di certo agevolata dalla inconsistente forza di un PD renziano che una ne fa e cento ne pensa.. in un continuo di contraddizioni che lascia intontito anche il proprio elettorato.
I tre dichiarano il loro programma «meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dall'Europa, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, riforma della giustizia e giusto processo, revisione del sistema pensionistico” ….Ma guarda un po'! Quale ingegno li avrà armati in questa loro innovata idea programmatica? Strano che in tanti non vi abbiano pensato! Eppure.. non era poi tanto facile indicare un simile programma..talmente chiaro..quanto semplificativo!
Stanno cercando di raccattare qualunque forza politica..quelle minuzzaglie centriste pronte ad ogni tipo di compromesso politico..altre che definiscono come “la quarta gamba”..ma che in realtà non hanno alcuna possibilità di sopravvivere politicamente a questo sistema elettorale. Promettono di certo ogni possibile poltrona pur di ostacolare il loro nemico che oggi mette tanta paura: i nuovi arrivati del M5stelle.

In questo teatro della commedia politica che dura ormai da decenni rimane comunque il dubbio della loro unione. Resta l'incognita di una reale differenza di pensiero politico tra Salvini e la sua Lega con la politica liberista pseudo moderata del cavaliere. 

7 gen 2018

La futile e dispersiva corsa verso le Nazionali


Elezioni insignificanti e persino inutili soprattutto per i tanti che ancora si ostinano a disertare i seggi.
di vincenzo cacopardo


Si corre ormai verso le elezioni politiche nazionali e lo si fa con la quasi certezza che non vi possa essere alcun risultato che determini una maggioranza. Il Rosatellum voluto dal PD è un sistema elettorale che difetta soprattutto per il momento politico attuale: Una circostanza in cui si scorge maggiore disaffezione verso la politica e la evidente definizione di alcune scissioni. La ben visibile forza del Movimento 5Stelle ha determinato una rottura decisa nelle contrapposizioni destra- sinistra..Momento storico che stravolge i piani dei vecchi Partiti fondati sulle ideologie. Questa legge non piace a nessuno ciononostante è stata promulgata dal nostro Presidente..
Si chiacchiera fin troppo e si accenna con maggior decisione ad una possibile coalizione tra il Movimento 5 Stelle e la nuova forza politica a sinistra di Grasso: Liberi e Uguali..Ma di divergenze potrebbero esservene fin troppe sul programma... e comunque se il Movimento decidesse di prendere la strada delle coalizioni subirebbe di certo una scontata reazione da una buona parte del suo stesso elettorato che potrebbe abbandonarlo: La sua forza sta proprio nel fatto di non volersi legare a chi ha sempre rappresentato un passato politico ormai al collasso!| I 5 Stelle non si prestano a queste etichette ideologiche..ed è persino giusto poiché la loro politica si è sempre basata su una lotta ad un sistema vecchio che ha contribuito in buona parte allo sfascio del Paese: Un organismo di sistema che in questo percorso si è scontrato con una globalizzazione senza limiti..assai difficile da contenere se non attraverso l'uso di nuove idee!
Per quanto riguarda la mancata legge sullo ius soli per la quale si accusano i pentastellati..lo stesso Movimento sembra aver chiarito che la loro mancanza in Aula al Senato (che ha fatto mancare il numero legale) è stata dovuta da una motivazione di principio e non perchè non si vuole essere a favore di una legge sull'agomento: Un provvedimento che non può non essere discusso ed affrontato in ambito Europeo...Per molti discutibile questa presa di posizione, ma anche giustificabile! Di fatto le forze politiche contrarie perseverano nel giudicare insensato l'atto del Movimento facendone forza della prossima campagna elettorale. Al contrario si potrebbe pensare che le forze governative abbiano sperato di far passare questa legge per un ritorno elettorale da parte di molti immigrati. La storia pare comunque ormai rimandata alla prossima legislatura.
Tuttavia rimangono nel tavolo parecchi temi fondamentali per il Paese: Il tema del lavoro..quello delle disuguaglianze..quello di una vera crescita basata su una economia reale coerente con la nostra Nazione..il tema infinito del Mezzogiorno..quello energetico..quello fiscale e delle tasse..quello dei pensionati..ed altri ancora! Tutti temi sociali importanti cui pone l'attenzione il nuovo Movimento e che di certo non potranno essere affrontati se ancora privi di una legge elettorale che possa rendere il Parlamento rinnovato e la governabilità del Paese più funzionale!

Ma sappiamo che il funzionamento di una politica non può soltanto essere determinato da una governabilità stabile se poi questa viene definita attraverso un sistema inefficace e non democratico. Bisognerebbe essere capaci di riformare in modo efficace senza insistere con queste fasulle od inconsistenti leggi elettorali. Dividendo le competenze ed i ruoli con maggior equilibrio, disciplinando i Partiti in modo adeguato per connetterli in un dialogo costruttivo con la cittadinanza..Ecco la ragione per la quale queste elezioni possono apparirci futili e persino inutili soprattutto per i tanti che ancora disertano i seggi.