24 ago 2015

Una recensione sul nuovo articolo del giornale di Sicilia del 22 Agosto sul pensiero del professore Giovanni Sartori.


   di vincenzo cacopardo                                                           

L'ISIS FA STRAGE ...MA L'OCCIDENTE NON SI MUOVE.”.
                                             Queste le dure parole del noto politologo!

La critica è forte e lascia poco spazio a diverse interpretazioni...Il professore, noto politologo ormai ultra novantenne, si esprime a tutto campo e senza peli sulla lingua cominciando dal caos che incombe in tutto il pianeta...partendo dal clima e finendo da una realtà che sta cambiando ed un lavoro che tracolla. 
L'autorevole personaggio prende spunto dal suo nuovo libro “la corsa verso il nulla”, affronta argomenti complessi scatenatesi negli ultimi tempi nell'intero mondo: Parla del nuovo scontro di civiltà tra Islam e Cristianesimo ..sottolineando il pericolo costante di un'Isis pronta ad uccidere e devastare senza che il Papa alzi parola sugli eccidi cristiani e le stragi dei cattolici sul resto del mondo. Le parole più toccanti sono quelle riferite a chi continua a parlare insensatamente di conflitti locali mentendo spudoratamente: Questa è una guerra ..afferma.. e ad una guerra si risponde solo con le armi. Il professore accenna alla Libia..asserendo l'inutilità di poter sperare di risolvere il problema degli immigrati in modo diplomatico e dichiarando che ogni strada dell' integrazione rimane senza alcuna via di sbocco: L'integrazione non esiste..quella che noi definiamo tale ..è in realtà..un patto di reciproca estraneità.

Ma il tratto più importante della sua intervista sembra essere indirizzato verso quell'Occidente che ha smesso di difendere i proprio valori. Le guerre operate dagli Stati Uniti sono state inutili ed imbecilli, non hanno esportato alcuna democrazia..poichè a loro stessi non interessava. Nel frattempo la stessa Chiesa sembra essersi rassegnata alla laicità dello Stato. Per Sartori dunque..una certa situazione fuori controllo e precisi interessi privati..hanno susseguentemente determinato il successo di figure interessate e demenziali assurte al potere, ma prive del tutto di ogni capacità in materia storico politica.

Sartori passa infine alla scontata critica dell'Unione Europea definita dallo stesso come una Confederazione più che una Federazione; per lui una unione di sette.. otto Stati con una banca centrale con controllo della moneta andava più che bene, ma la pretesa di una espansione verso Paesi poco similari , ha creato un autentico pasticcio: Cosa c'entra... ad esempio... l'Ucraina con l'Europa?

Oggi..termina il professore..l'incompetenza e ed il dilattentismo avanzano e fanno il gioco degli appetiti dei pochi. Ma per lui la rassegnazione non dovrebbe esistere... bisogna perciò difendersi e non arrendersi: occorre più realismo e forza di volontà! La salvezza viene dalla conoscenza. Per Sartori occorre quindi la cultura e l'istruzione ...più che la speranza.

Non si può che essere d'accordo col pensiero e l'analisi del Professore Sartori... anche se in certi termini si esprime in toni forti ed assoluti. Sono argomenti trattati diverse volte in questo blog.  Ma alla fondata ricerca del realismo e la forza di volontà mi permetterei di aggiungere la forza delle idee che spesso poco collima col realismo di coloro che tendono ad imporre con forza pragamtismi perentori dando spesso prova di non saper leggere in lungimiranza.  

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