19 nov 2018

PD: Minniti.. e gli altri...



PD: come si gira...spuntano sempre gli stessi …con l'immagine ricercata del riformismo e dell'innovazione..
di vincenzo cacopardo


Adesso anche Marco Minniti si dichiara autonomo rispetto al passato governo! L’ex titolare del Viminale pare rinascere dalle ceneri di un passato che non gli appartiene.. .rivelandosi come colui che ritiene di avere la giusta immagine e le buone intenzioni.per poter sedere a capo del PD ..Un politico senza mezzi termini e tutto d'un pezzo che rimarca il fatto (assai poco credibile) di non essere un candidato Renziano.
Minniti azzarda novità in seno ad un Partito ormai in uno stato confusionale, dichiarando col suo rituale tono energico.. che non ammetterà più correnti. Di fronte a Lucia Annunziata che lo intervista ribadisce «Compito di tutti quanti noi è far sì che qualcuno arrivi al 51 per cento”

Il nuovo aspirante alla carica di segretario del PD.. in realtà tanto nuovo non appare... anche in considerazione della lunga vita politica e governativa intrapresa tra un sottosegretariato e l'altro ..per finire come ministro nel governo Gentiloni.

Se pur riesce veramente difficile pensare che la candidatura non sia sostenuta dai Renziani, dalle sue parole non è difficile intuire la abituale doppiezza politica, tipica ed infusa in questi ultimi anni in un Partito che di sinistra sembra aver conservato ben poco.
Nei suoi annunci, Minniti, ha sottolineato vigorosamente che non è più tempo di sottovalutare i problemi in cui vive il Paese.. lo stato di disuguaglianze è tale da non poter non esser preso in considerazione da un Partito che sembra aver dimenticato ogni problematica sociale rivolta verso l'equità. Anche se non proprio queste parole usate durante l'intervista, lo è stato il senso in cui si è espresso..quasi a voler incantare un pubblico su una innovazione rispetto al recente passato in cui ha comunque lungamente governato all'interno del suo Partito.

Dopo Zingaretti e Richetti, Damiano, Boccia e forse anche Martina, il Pd ha ufficialmente un nuovo aspirante segretario che fa di tutto per apparire l'uomo nuovo: Il politico che ha compreso e si è del tutto compreso nelle problematiche sociali che da anni tormentano il Paese. Minniti.. come gli altri candidati... spera di poter sparigliare e disperdere le correnti. Tuttavia in questo suo cammino verso la segreteria, emerge una personalità politica ormai vecchia che... dopo intensi anni di governo in un PD (non di certo attento nei riguardi delle macroscopiche disuguaglianze formatesi).. vorrebbe riprendere un'ulteriore stagione del riformismo per fare come lui afferma : di un Pd “ripiegato su se stesso e assente.. una forza schierata con i deboli, non aristocratica”.
Che dire?.. Meglio tardi che mai!

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