30 apr 2019

SICILIA: LABORATORI E POTERE



Eccoli di nuovo! Un ex ministro..da lungo tempo manovratore di una certa politica in Sicilia e un forzista sempre dedito a nuovi indecifrabili laboratori. L'opportunismo politico continua a mantenerli insieme
di v. cacopardo


In Sicilia quando si comincia a perdere il consenso...la parola magica è sempre stata “Laboratorio”..Una parola piena di retorica ed usata come strategia per ritornare in campo...Ormai la conosciamo bene!
Si parla ancora di laboratori della politica quando è di tutta evidenza che voglia di elaborare analisi per metodi ed idee non ve ne è proprio. L'unica realtà è quella di individuare in queste pseudo officine le botteghe dove far confluire consensi attraverso legami di interesse per mantenere per anni ed anni una qualunque forza di potere politico.

Gianfranco Miccichè sempre legato a Silvio Berlusconi..al quale deve tutto e di più..sembra ferrato in questo tipo di laboratori del compromesso... come del resto lo è l'immortale Salvatore Cardinale ..esperto conoscitore della politica siciliana e di quei particolari gabinetti scientifici della politica .
Ed eccoli di nuovo insieme nel perenne teatrino di una politica che in Sicilia pare non voler cedere mai il passo all'innovazione!

In una intervista al Corriere della Sera Miccichè rammenta una sorta di nuovo Nazareno col PD.Rimane stupefacente che ancora oggi si rievochino queste alleanze tipiche di una vecchia politica dell'opportunismo: C’e’ una parte del Pd con cui ragioniamo”... “Abbiamo cominciato a ragionare con Sicilia Futura, con l’ex ministro Salvatore Cardinale.

Certo.. questo loro complesso ragionamento sarà anche ricco di una superiore cultura politica che noi poveretti non riusciamo a percepire e che solo loro, dall'alto della loro conoscenza, sembrano in grado di dettare.

Si ripetono questi vuoti laboratori e forse anche i vecchi patti ..(Quello dei ricci..delle seppie..dei polpi) che nel recente passato hanno visto la corrente renziana legare con quella di qualche politico di FI..In una Sicilia che non sembra voler mai cambiare ne figure, ne modalità di impostazione politica, tranne che in alcune cittadine dove i Movimenti civici lottano per una politica più sana e funzionale, e dove anche lì, il rischio di legarsi ai vecchi partiti tradizionali di queste esperte figure, permane.
Fino a quando i siciliani continueranno a dare il voto a questa politica del compromesso che non potra' far crescere un sano sviluppo?

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