di
vincenzo cacopardo
La
prima fase del reddito di cittadinanza sembra procedere: Quella
relativa ad una carta con la quale i cittadini che entrano a far
parte di coloro che ne hanno i requisiti, possano essere in grado di
acquistare beni di necessità per garantirsi un po' di serenità
economica.
Non
è di certo la panacea!.. Ma in fondo si dà ai disagiati un minimo
di sostentamento al fine di rendergli la vita più sopportabile.
Inoltre, forse anche in minima parte, si offre un mantenimento a
qualche giovane che altrimenti potrebbe ricorrere a spacciare o a
commettere qualche piccolo furto. Tuttavia nulla è scontato! Si può
di certo affermare che la prima parte di questa particolare riforma
aiuta a movimentare denaro e rendere più agevole la vita di qualche
poveretto.
Ma
il reddito di cittadinanza ha una seconda fase che è quella più
importante e che rimane l'anima stessa del progetto: Quella di dover
immettere costoro nel mondo del lavoro altrimenti il disegno stesso
della riforma rimane monco e non del tutto convincente secondo i fini
promessi: E' quello di rimettere in piedi i centri
dell'impiego..quello di attivarsi per interconnettere il lavoratore
con le aziende..quello di formarli alla tipologia del lavoro..e' il
complesso lavoro dei “navigator” che verranno impiegati a tempo
determinato e che dovranno essere in grado di espletare bene e con
logica questo lavoro: Una strada che appare molto più difficile
della stessa complicata azione per mettere su la farraginosa manovra
iniziale del progetto.
Di
Maio ha dimostrato in proposito una grande volontà..apprezzabile di
certo, ma il compito difficile inizia adesso poiché trattandosi di
“reddito” e non di “sostentamento” l'occupazione per questi
milioni di cittadini dovrà trovarsi... il momento storico non è per
nulla favorevole e lo stesso progetto rimane assai lungo nell' espletamento. ..Qualcuno
potrebbe anche chiedersi: Se il governo (già di per sé
disarmonico ed instabile)... dopo le elezioni europee... dovesse
cadere..chi prenderà in mano le redini di questo progetto..chi potrà
garantire che tale lavoro iniziato potrà essere portato avanti?
be è una esstta analisi che però regge finché il governo sttuale regge, ecco perché trovo eccessive e pericolose per la sua tenuta gli attachi di Di Majo a Siri anche fossero giusti li riterrei inopportuni per il buon vivere del governo che, tta l'altro è l unico che può continuare a portare avanti il progetto di cui parliamo.dunque penso che per il bene del paese tutto alcuni ragionamenti/ pensieri dei 5stelle debbano passare necessariamente in secondo piano affinché nella lunga gittata si possano e debbano apprezzare i risultati del progetto in esame e non, viceversa, rischiare di vanificarli.ernesto agnese
RispondiEliminaSi ..è una strategia..tuttavia bisogna considerare anche che vi sono dei principi sui quali non si può scherzare per non farsi ridere in faccia! Personalmente avrei preferito un'altra manovra..Il RDT..pur distribuendo risorse a chi ne potrebbe avere bisogno.. è un piano fin troppo difficile...lungo... dispersivo e persino incerto.
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