21 mag 2019

COMUNICAZIONE DI EFFETTO E ASSOLUTISMO PROFETICO

di vincenzo cacopardo

-Saper percepire l'importanza di certe riforme istituzionali capaci di far procedere l'apparato della politica verso un utile funzionamento - Saper comprendere che senza una giustizia efficiente non vi potrà mai essere una base di costruzione per una vera legalità - Capire quanta importanza oggi ha l'entità territoriale come quella di un meridione..ormai del tutto abbandonato da ogni utile studio per il suo naturale sviluppo ed a cui necessita un vero progetto infra regionale - Capacità di realizzare vere riforme innovative per lo sviluppo e la crescita di nuove piccole aziende per prodotti e servizi di qualità - Spingersi verso formule fiscali più corrette in soccorso delle aziende - Imporsi verso un'Europa con giusto tono diplomatico e non in osservanza a formule che ci penalizzano costantemente -  Progettare un futuro con il dono della semplicità e la giusta attenzione verso una società civile che si vuole più equa e sobriamente integrata....E si potrebbe continuare..

Ieri Renzi ...oggi Salvini, (con un Di Maio che in realtà appare molto più pacato e moderato del suo avverso alleato rimanendo in bilico all'interno di un Movimento che ancora deve crescere e ravvedersi sulla struttura organizzativa ed alcuni principi)
Quello che oggi constatiamo, senza pregiudizi nei confronti di chi ci ha governato o si impone ancora oggi con tono assai sprezzante, è l'assolutismo profetico di chi pensa che, spingendo al massimo ogni riordino in modo deciso, pragmatico e frettoloso, si possa riscontrare un domani un risultato utile: E' quello che oggi in tono assai convenzionale si suol chiamare “efficientamento” (ossia un neologismo assai di moda che vorrebbe significare il miglioramento dell'efficienza). Ma per ottenere un miglioramento bisogna che almeno un metodo efficiente ed una soluzione ponderata nel merito vi siano!
La direzione più giusta rimane sempre quella di una ricerca più attenta ed utile verso un rinnovamento che dovrebbe dirigerci verso una più utile funzionalità del sistema politico ed una fattiva innovazione senza una imposizione di tagli lineari..persino in termini di democrazia.

Forse è difficile poter fare comprendere questi concetti a chi non guarda in profondità la politica.. ma non v'è dubbio che oggi tutta l'attività politica di Salvini che corre nel paese con i suoi variopinti camiciotti, pare muoversi verso un vecchio dialogo di “contrapposizione” tra chi è con lui e chi, non essendolo, rimane contrario al rinnovamento. Il vicepremier usa appositamente questa antitesi ( come del resto..sebbene in altro modo.. lo fece Renzi) nel dialogo verso il popolo attraverso una forma comunicativa che suona quasi ricattatoria e di reazione...”Chi non è con le loro riforme è un nemico di esse”.

La speranza di ogni possibile sintesi tra chi ci governa rimane ormai assai lontana!



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