di vincenzo cacopardo
( tratto dal libro "la politica ed il cambiamento di vcacopardo del 99)
Ciò
che accade oggi nel mondo intero è un lento, ma progressivo
cambiamento del sistema politico spinto da una visione più completa
di una società che aveva già da tempo incanalato gli asettici
principi delle disuguaglianze infischiandosene delle scontate
conseguenze che oggi sembrano manifestarsi sempre più animatamente.
Nel
nostro Paese la necessità di nuove organizzazioni politiche che
potessero dare una svolta ad un sistema fin troppo ricco nei
principi ed assai meno fondato sui giusti valori era nell'aria
già da tempo subito dopo i governi succedutisi dopo mani pulite.
Possiamo
cominciare una breve analisi ricordando quel 96..con la difficile
fase di un governo tecnico guidato da Dini, appoggiato dalla sinistra
e dalla Lega, quando.. subito dopo.. si ritornò a votare per le politiche: Un nuovo
polo, sotto la sponsorizzazione delle foglie di un ulivo, riuscì ad
unire una frastagliata sinistra vincendo le elezioni, ma dovette
vivere con forti contraddizioni la sua lunga fase governativa,
sforzandosi non poco nell'adattare una certa ideologia ad un sistema
sempre più competitivo e liberista. Per certi versi.. quel
governo..sembrava più diretto a costruire accordi con una
opposizione per un maggior quieto vivere e per realizzare il sogno di
un più efficace ingresso in Europa. Di fatto subito dopo si passò
al governo Berlusconi con l'uso del sistema bipolare basato
sull'alternativa dei due poli opposti.
Malgrado
la politica del Palazzo marciasse in questa direzione per una buona
parte dei cittadini furono proprio quelli gli anni in cui si cominciò
a dubitare di un sistema costruito sulla retorica delle ideologie
del passato che avrebbe spinto alle reazioni. Molti avevano creduto
alle elezioni attraverso il “maggioritario” e ad un sistema
governativo bipolare capace di togliere di mezzo le vecchie forze di
centro. Tuttavia nessuno aveva realmente percepito quanto avrebbe
inciso nel quadro politico questa mancanza repentina delle forze
moderate che per decenni avevano amministrato il paese.
Il
palazzo si era chiuso e la politica pensava molto a se stessa con
poco spazio dedito alle vere esigenze di chi guarda alla politica
come funzione sociale. Era perciò scontato che progressivamente si
sarebbero formate organizzazioni politiche con manifestazioni di
piazza. Era anche previsto che un Movimento formatosi in reazione ad
una politica di palazzo costruita attraverso il gioco delle
contrapposizioni dovesse prima i poi insorgere...(qualunque fosse)...
Per di più in forza ad un mutamento sociale che aveva cominciato
ad investire il mondo intero per via di una globalizzazione che non
sembrava lasciare alcuno spazio a idee, qualità e valori a cui
quella stessa politica non poneva alcuna resistenza
Oggi.. nel mondo intero..senza quella essenziale politica lungimirante.. questa trasformazione ha raggiunto anche valori più alti e
difficili da contenere come quelli ambientali..quelli di una
sovrappopolazione e della emigrazione. Nel nostro Paese anche quella di porre minori disuguaglianze e di ridurre il
macroscopico divario Nord – Sud.
Nessuno
ha la sfera di cristallo per leggere il futuro..nessuno sa se un
Movimento come quello dei 5 Stelle, con tutte le sue contraddizioni,
sarà in grado..anche solo in parte.. di mettere ordine nel nostro paese attraverso un
solido equilibrio politico, nessuno è in grado di sapere se ne
verranno altri di nuovi.. più preparati e convincenti .. ma di certo
non ci si può meravigliare del bisogno di un “cambiamento”
perfino quando questo non sembra esser guidato nel senso giusto ed in
modo in cui vorremmo, poiché ogni cambiamento pone anche limiti e dubbi che solo il tempo potra' dissolvere. Tuttavia.. in qualunque modo finirà ..si
saranno aperte nuove strade...
In
politica la speranza di poter chiudere una porta a beneficio di
un'altra che poi nel tempo ne aprirà un'altra ancora ..è sempre
utile alla sua dinamica..di certo più utile e costruttiva che dovere
restare immobili e schiavi di vecchie figure e delle logiche di un
passato.
Nessun commento:
Posta un commento