23 set 2019

L'EGO INNATO DEI DUE MATTEI



Un ego irrefrenabile quello dei due Mattei che non pongono limite alle menzogne costruite sulla loro capacità di saper mettere ordine sul complesso stato della politica del paese e delle sue istituzioni.

di vincenzo cacopardo

Dovrebbero sparire completamente dal quadro politico poiché hanno gia' espresso le loro limitate capacità creando tutto il danno possibile..La stampa di parte che li esalta e li protegge non fa che magnificare ed ampliare la competizione dell'uno contro l'altro in una inutile scontro a danno del paese...una contesa che trova l'interesse dei tanti cittadini amanti delle competizioni agonistiche.

Se riguardo a Salvini si è palesata una vuota e pericolosa retorica espressa quotidianamente sul forte integralismo dell'uomo che ha preteso di avere i poteri assoluti in un quadro democratico di una Repubblica parlamentare che non la può certamente ammettere...riguardo al ritorno di Renzi.. che in questi giorni si sta incoronando come “mito di una politica moderna strategica e carismatica”, ci si è già dimenticati di tutto il danno creato nel passato: Detrimenti che sono costati parecchio al suo stesso Partito ed al Paese.. sia come tempo..che come risorse. Ma quello che colpisce di più e che i cittadini hanno dimenticato e messo da parte tutte le questioni riguardanti le plausibili bancarotte fraudolente che riportano alla sua figura.. legate ad alcuni componenti della sua famiglia ...Insomma tutto dimenticato in nome della sua sapiente figura!
Non essendo mai stata mia abitudine entrare nel merito delle faccende legali del personaggio oggi di nuovo in auge... ne avendone la competenza, posso almeno affermare una qualche sorpresa nel mettere in evidenza certe strategie del senatore fiorentino che, giravolta dopo giravolta, appare come il rinato “messia” della politica nazionale.

Il leader della Lega continua a correre avanti ed indietro per il nostro paese in una continua campagna elettorale seguito dai tanti che oggi lo idolatrano e lo hanno eletto come il loro “capitano”: Se pare aver capito su come far presa nel popolo.. non altrettanto può dirsi nella realizzazione dei suoi compiti e cioè.. nei termini in cui le sue parole durante il governo hanno avuto un vero riscontro con le continue promesse.
La similitudine con Renzi non può sfuggire ai più preparati ..l'uno (Salvini) è certamente furbo, ma più grossolano nell'esprimersi, ama le campagne elettorali tra selfie e strette di mano urlando sempre contro il sistema e l'Europa..dimostrando infine di essere capace di realizzare solo con le parole. L'altro (Renzi) ugualmente furbo...anche lui legato a campagne elettorali e selfie..ma più abile nel linguaggio.. ha finito col dimostrare i suoi limiti in una misura alquanto provinciale della politica stringendosi intorno una platea di collaboratori nel ristretto territorio della sua toscana: Sebbene aiutato da un linguaggio più forbito... ha finito anche lui, a causa di una forte ambizione ed una sfrontata saccenteria, di non saper guardare in lungimiranza, ma di arrestarsi nell'affermazione di un proprio ego.

Un “capitano” ed un “messia”..ambedue ingannevoli nel linguaggio..ambedue idolatrati da un popolo che in politica pretende ancora il vano becero agonismo tra le figure!





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