Più la politica sbaglia…ruba
e inganna… è maggiore è il desiderio di far fronte al principio di legalità. Già
da molto tempo, sulla legalità si sono però, costruite posizioni di forza e di
interesse: Con il pretesto di una legalità si sono edificate posizioni
politiche notevoli che, con la forza di questo principio, hanno dominato,
scalzando il principio ancor più sano dell’evidente bisogno di funzionalità del
sistema.
La legalità è soprattutto un
fine!… e, dunque, un valore da poter riscontrare solo se un sistema funziona:
in tal senso oggi possiamo pretendere il suo principio solo da chi amministra
la cosa pubblica e non certamente da chi si propone per la ricerca di un cambiamento e quindi si
avvicina al terreno della politica con movimenti o partiti.
La
legalità è sicuramente un principio sul quale lavorare, ma è sopratutto un
valore da ricercare. Poiché, se è vero che senza un principio di
legalità non cresce sviluppo, è anche vero che senza un funzionale sviluppo non
potrà mai affermarsi un giusto processo di legalità. Per un vero politico,
quindi, il funzionamento del sistema dovrebbe essere visto come un principio
fondamentale anteposto a quello della legalità.
E’
fin troppo logico che, in linea di principio, tutti vorrebbero il rispetto per
una legalità! Ma politicamente sarebbe più utile agire per il suo fine e quindi
per un valore da ricercare attraverso un vero funzionamento delle regole. non
si potrà mai pretendere dai cittadini il vero rispetto per un sistema quando lo
stesso, mal funzionante, finisce col frustrare altri e più importanti principi
come quelli della giustizia e di una vera democrazia.
Questa mia critica scaturisce
dalle tante proposte di cambiamento che si moltiplicano nel paese sotto l’immagine
della legalità…Una di questa vede la costruzione di un nuovo movimento civico
denominato “cambiare si può”. Il
movimento vanta la presenza di Antonio
Ingroia e del sindaco di Napoli Luigi
De Magistris e punta ad attrarre anche il sindaco Leoluca Orlando.
Senza aver nulla contro
questi stimabili personaggi..leggo che ll movimento propone la costituzione di
una “lista civica nazionale” ed una
“lista degli onesti”… Ma basterebbe
questo richiamo al principio dell’onestà a far pensare!…..Come se di base, l’onestà,
valutata da chi guida tale movimento, fosse di per sé un requisito speciale e
non una naturale dote di partenza!… Questa recriminazione l’abbiamo sentita
diverse volte…da chi, poi, in politica ha finito col far carriera…
Fa ancora più impressione leggere come,
la promotrice di tale Movimento, ponga tra gli elementi programmatici, la difesa
della Costituzione e il tema della giustizia…. Se per quanto attiene la
giustizia sembriamo davvero in alto mare, non si capisce con quale concetto si
possa, ancora oggi, tendere a proteggere una Costituzione vecchia di oltre
sessant’anni che avrebbe sicuramente necessità di essere rinnovata.
Il light motive.. del canto
di questo nuovo movimento, sembra lo stesso di quello di tanti altri che di
base pongono l’onestà (di per sé logica e lapalissiana, come fosse un dono riservato al loro
insindacabile giudizio) ed un attaccamento ai principi vecchi delle istituzioni
politiche che hanno ormai dimostrato il fallimento del sistema.
Ci si sarebbe aspettato
forse un vero cambiamento supportato da idee innovative soprattutto nel campo
di una giustizia che in sé non funziona affatto ma per la quale proprio i
componenti di tale Movimento, in relazione alla professione ed all’esperienza,
dovrebbero lavorare per apportare le dovute migliorie….
….Sembra sempre più agevole
la strada della politica per coloro che dovrebbero occuparsi della
ricerca di un cambiamento nell’ambito della giustizia..Qual è dunque
l’innovazione di questo movimento se non il solito retorico e demagogico
richiamo ai principi dell’onestà e della legalità ..già tanto richiamati nel
passato da chi.. poi,. non ha lavorato e costruito in favore di normative utili
per il funzionamento del sistema?
vincenzo cacopardo
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