28 mar 2013

Il necessario atto di un solerte innovatore



Nell’attesa di una difficile soluzione per la governabilità del Paese affidata al segretario del PD Bersani..non ci si può esimere da esprimere un pensiero su ciò che oggi sarebbe essenziale per mettere fine ad un pericoloso teatro della politica che pone il nostro Paese in uno stato di allarme non comune.
Se il pallino…sembra ormai tornare in mano al Presidente Napolitano, non possiamo che sperare, vista l’impossibilità da parte di qualunque forza politica….che il Capo dello Stato…prima di abbandonare il suo posto, promuovesse un Governo di scopo o di transizione con figure di alto profilo giuridico amministrativo e costituzionale…per la costruzione delle riforme necessarie che riescano a fornire sicurezza al Paese ed all’Europa. Si potrà successivamente sperare di tornare alle urne non prima di un anno. Conosciamo le difficoltà di alcune di queste che, essendo di carattere costituzionale...potrebbero impiegare tempi lunghi e difficili passaggi.
Non v’è dubbio che il nostro Presidente, in questi ultimi anni, ha dimostrato un intuito politico non comune rispetto ad una vecchia classe politica a cui appartiene e si è sempre spinto a parlare di cambiamento con discorsi che hanno messo in evidenza l’importanza delle riforme…sottolineando, da perfetto Capo di Stato, il bisogno di poterle ricercare tenendo unito il Paese. Questo giustifica e mette in evidenza l’odierna opportunità di un suo deciso intervento in proposito.  
Una preoccupazione…quella di dover riformare…che il Presidente Napolitano ha sempre sollecitato con evidenza proprio perché si sarebbe potuta temere una risposta non appropriata nel percorso di una innovazione..con mutamenti che avrebbero potuto provocare pesanti reazioni sulla cultura politica dell'intero Paese. 

Napolitano… ha sempre desiderato e sperato nelle riforme ed in una collaborazione piena e comune della politica senza le solite accentuazioni litigiose generate dalle vecchie contrapposizioni. Un ovvio richiamo ai Partiti affinché potessero operare per costruire e non per replicare inefficacemente alle notevoli problematiche esistenti nella Nazione da lui rappresentata..
I suoi ripetuti messaggi..diversamente da quello che si poteva credere…mettono oggi in risalto la figura del nostro anziano Presidente, come la figura di un inaspettato ed ispirato innovatore.
La particolare dicotomia che si evince tra la figura del nostro attempato Presidente rispetto al suo giovane modo di pensare, mi porta sicuramente a stimarlo ed a sperare che nel breve futuro vi possa essere un altrettanto rinnovatore al suo posto.
Sappiamo bene che i poteri del nostro Presidente sono limitati..ma possiamo e dobbiamo sempre immaginarlo come una guida che promuove un cambiamento poiché, oggi…legittimamente  infastidito dal degrado della nostra politica...
Un Capo dello Stato che rimane oltre che un attento controllore, anche un inedito stimolatore,  per una Nazione che deve integrarsi con l’Europa .
Vincenzo Cacopardo   

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