Nell’attesa
di una difficile soluzione per la governabilità del Paese affidata al
segretario del PD Bersani..non ci si può esimere da esprimere un pensiero su ciò
che oggi sarebbe essenziale per mettere fine ad un pericoloso teatro della
politica che pone il nostro Paese in uno stato di allarme non comune.
Se il
pallino…sembra ormai tornare in mano al Presidente Napolitano, non possiamo che
sperare, vista l’impossibilità da parte di qualunque forza politica….che il Capo
dello Stato…prima di abbandonare il suo posto, promuovesse un Governo di scopo o di transizione con figure di alto
profilo giuridico amministrativo e costituzionale…per la costruzione delle
riforme necessarie che riescano a fornire sicurezza al Paese ed all’Europa. Si
potrà successivamente sperare di tornare alle urne non prima di un anno. Conosciamo le difficoltà di alcune di queste che, essendo di carattere costituzionale...potrebbero impiegare tempi lunghi e difficili passaggi.
Non v’è
dubbio che il nostro Presidente, in questi ultimi anni, ha dimostrato un intuito politico non comune
rispetto ad una vecchia classe politica a cui appartiene e si è sempre spinto a
parlare di cambiamento con discorsi che hanno messo in evidenza l’importanza
delle riforme…sottolineando, da perfetto Capo di Stato, il bisogno di poterle
ricercare tenendo unito il Paese. Questo
giustifica e mette in evidenza l’odierna opportunità di un suo deciso
intervento in proposito.
Una preoccupazione…quella
di dover riformare…che il Presidente Napolitano ha sempre sollecitato con
evidenza proprio perché si sarebbe potuta temere una risposta non appropriata nel percorso
di una innovazione..con mutamenti che avrebbero potuto provocare pesanti reazioni sulla
cultura politica dell'intero Paese.
Napolitano… ha
sempre desiderato e sperato nelle riforme ed in una collaborazione piena e
comune della politica senza le solite accentuazioni litigiose generate dalle
vecchie contrapposizioni. Un ovvio richiamo ai Partiti affinché potessero
operare per costruire e non per replicare inefficacemente alle notevoli
problematiche esistenti nella Nazione da lui rappresentata..
I suoi
ripetuti messaggi..diversamente da quello che si poteva credere…mettono oggi in
risalto la figura del nostro anziano Presidente, come la figura di un
inaspettato ed ispirato innovatore.
La
particolare dicotomia che si evince tra la figura del nostro attempato
Presidente rispetto al suo giovane modo di pensare, mi porta sicuramente a
stimarlo ed a sperare che nel breve futuro vi possa essere un altrettanto
rinnovatore al suo posto.
Sappiamo
bene che i poteri del nostro Presidente sono limitati..ma possiamo e dobbiamo
sempre immaginarlo come una guida che promuove un cambiamento poiché, oggi…legittimamente
infastidito dal degrado della nostra politica...
Un Capo
dello Stato che rimane oltre che un attento controllore, anche un inedito
stimolatore, per una Nazione che deve integrarsi con l’Europa .
Vincenzo Cacopardo
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