28 mar 2013

Le bugie e gli alibi del "mito" Silvio



Da un articolo di Giovanni Sartori nel Corriere della Sera nel febbraio di quest’anno:
“è interessante capire come è che il Cavaliere batte qualsiasi rivale nell'arte della «bugia continua», tale perché ogni volta viene creduta. Il suo genio è stato di inventare un alibi perfetto: la favola che il nostro capo del governo è impotente, che la Costituzione non gli consente di fare nulla. Questo alibi è falso; ma come fa il grosso pubblico a saperlo? Eppure nelle cose che interessano lui e i suoi interessi il nostro Cavaliere non si è mai lasciato fermare da nessuno. Ha persino imposto alla sua maggioranza in Parlamento di votare che lui riteneva in buona fede che Rubi «rubacuori» fosse egiziana, e anche nipote di Mubarak! Impotente o strapotente? La verità è che se l'alibi di Berlusconi è fasullo, è anche vero, ad onor del vero, che il grosso dei nostri costituzionalisti propone da tempo piccoli e facili rimedi atti a rafforzare i poteri del capo del governo per quel tanto che sarebbe utile e anche necessario. Ma il Cavaliere non è interessato. Per dare credibilità al suo alibi ci racconta che è tutta la Costituzione che va rifatta. Proprio no. Anche io l'ho scritto e spiegato non so quante volte. Ma il Cavaliere non legge, e il suo pubblico nemmeno. Per di più, il Cavaliere si è anche munito, per il futuro, di un secondo alibi: è l'Europa che gli lega le mani, è la Germania che lo vuole fare fuori. Ma se il suo potere è così impotente, la domanda è: perché ci tiene tanto? Lui lo sa. Credo di saperlo anch'io. Ma è tempo che anche gli elettori lo scoprano. Sennò, peggio anche per loro”.
G.Sartori
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Se è vero ciò che ha scritto Giovanni Sartori poco prima delle elezioni, subito dopo i risultati… la politica del paese ha disegnato un quadro di difficile governabilità destando non poca  impressione la crescita repentina che ha avuto il partito di Berlusconi che si è affermato con un successo inaspettato a danno di una sinistra che non ha saputo impegnarsi per mantenere il precedente distacco. Persino la strana  condotta del movimento di Grillo, ha finito con l’agevolare la politica del cavaliere.

Quello che però, più ha meravigliato è stato tutto quel popolo che ancora si barcamena intorno al leader Berlusconi aderendo con estremo servilismo alla sua comunicazione ricca di sogni e bugie e, quando Sartori afferma che il suo pubblico non legge…vorrebbe in sé spingere la folta massa di adepti del cavaliere a percepire principalmente l’importanza di una conoscenza delle regole, non insistendo in modo ottuso..col sostenere il loro Silvio.. solo ed unicamente per un sentimento ostile verso chi lo giudica in altra maniera.

Quando poi.. si tirano fuori gli alibi, come quelli evidenziati nell’articolo: è l'Europa che gli lega le mani, è la Germania che lo vuole fare fuori, si dimostra pienamente come Berlusconi abbia un’innata capacità di appigliarsi a qualunque pretesto, pur di raggiungere il suo scopo.
I suoi comizi di piazza fanno tanto pensare alla figura mista del Duce e quella di Totò…Sarà forse questo che affascina gran parte dei nostri cittadini? Ma con tutta la simpatia che potrebbero ispirare il suo sorriso e le battute... i suoi continui attacchi suonano ormai monotoni e stancanti ed appaiono davvero strani se sferrati da chi, come lui, ha governato per quattro intensi e duraturi mandati, senza aver creato l’ombra di uno sviluppo.

Il suo gregge non riesce a percepire…poiché vive con occhi chiusi ...abbindolato nell’adorazione celestiale per il divino Silvio. E’ un gregge che ha bisogno di crearsi “il mito”…qualcuno a cui credere.. a prescindere da un proprio pensiero. Bisognerebbe che questo gregge si scuotesse da una visione così monolitica e si accorgesse del bisogno di un vero cambiamento… correndo verso nuovi pascoli.
vincenzo Cacopardo

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