13 mar 2013

Lettera ai fiancheggiatori "grillini"



“Attuale” non può solo essere l’uso di un computer o dei servizi messi a disposizione dalla moderna rete internet, ma un’innovazione di tipo culturale profonda che solo i pensieri e le idee possono dettare. 

Questa è una delle ragioni per le quali…pur credendo ad un cambiamento…trovo illogico e non edificante oltre che poco istruttivo, costruire  una reale metamorfosi politica attraverso l’uso di tali mezzi. 

Dai commenti ricevuti sul blog e sulla mia personale mail.. mi viene, con frequenza, contestata una presa di posizione contraria al nuovo Movimento5S. Mi riesce perciò difficile non rispondere mettendo in evidenza in modo chiaro il mio pensiero in proposito.

Non potrà mai essere messo in dubbio il mio spirito ed il desiderio di cambiamento evidenziato in modo netto ed inequivocabile nel mio libro pubblicato nel lontano 1999 (la politica ed il cambiamento), nel quale venivano messe in luce le esigenze di un Paese che non avrebbe più potuto attendere il vero rinnovamento politico e dove venivano persino poste idee innovative in proposito.

Solo per questo…potrei già essere riconosciuto come un vero precursore…assai prima di quanto non lo sia stato Grillo. Ma…oltre a ciò..nel mio blog..ho elaborato diversi post che parlano in modo esteso di "cambiamento" e di un bisogno di rottura col passato. Non mi si può quindi tacciare aprioristicamente di essere un qualunque critico di parte!

Ma se le mie valutazioni sono assai positive in direzione di un mutamento del sistema…non è detto che possano sempre esserle in termini di metodo e di idee.

Con queste premesse vorrei far comprendere a chi ..a volte in tono assai critico..si irrita per ciò che sottolineo avverso il Movimento 5S…che il mio pensiero non potrà mai sposare in toto un’azione di rottura senza una base costruttiva di innovazione dettata da progetti sani ed equilibrati in favore del desiderato rinnovamento…né.. si può restare inermi quando, in modo troppo generico, si sostiene che…per il futuro ci si penserà!

Se si vuole rompere…si deve, con gran senso di responsabilità, poter chiarire prima ciò che si vuole determinare senza eccessi o assolutismi non del tutto corrispondenti ad un modello di vera democrazia.

Cambiare è giusto... ma altrettanto difficile! Non mi sentirò quindi…mai trasportato favorevolmente nei confronti di chi ostenta una spropositata opera di rottura contrapposta alla minuscola risorsa di equilibrio e di idee per la ricerca di un’ indispensabile innovazione.

vincenzo Cacopardo  

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