1 mar 2013

Nuovi percorsi qualitativi per le riforme


Come al solito in questo Paese ..o non si fa niente …o si pretende di fare troppo senza alcun criterio!

Si parla continuamente di diminuzione dei Parlamentari e non si affronta il tema nell’ottica delle riforme istituzionali che dovrebbero meglio garantire, in senso qualitativo, un principio democratico di governo del popolo: Si vuole togliere la pulce di mezzo e non ci si accorge che esiste un elefante che ne ostacola il percorso!

Gli stessi grillini inseguono il sogno di dimezzare le figure parlamentari ed i loro compensi…e se questo può essere giusto sul piano di un certa etica …non risolve i veri problemi dell’efficienza democratica che dovrebbe infondere maggior sviluppo persino all’economia del Paese. Quando poi... si continua col voler togliere i finanziamenti ai Partiti …si capisce bene quanto pericolo si corre se si ignorano certi principi che dovrebbero garantire le regole imparziali di una fondamentale politica per tutti: Diminuire i finanziamenti garantirà sempre un pò di democrazia…toglierli premierà il potentato di chi le risorse le detiene!

Si casca ancora su questa sterile retorica senza percepire l’importanza di una equa sicurezza per tutti nella diffusione del messaggio politico. Se questa retorica parte poi da chi ..come i grillini…vorrebbero sperare in un vero cambiamento della politica a garanzia del cittadino..non si può che restare allibiti. Se ..al contrario, il messaggio è suggerito da una volpe come il Cavaliere ..si riesce benissimo ad intuirne lo scopo.

Quindi…se i grillini volessero non finanziare i Partiti…dovrebbero forse toglierli di mezzo…e qualora.. si proponessero di farlo...come penserebbero di costruire un contatto tra i cittadini e le istituzioni politiche: tramite il Web?

Attraverso il Web…Grillo è riuscito a creare un facile consenso per entrare nel Parlamento…consenso supportato da una chiara decadenza della politica…ma mi riesce davvero difficile immaginare che questa schiera di parlamentari (tra l’altro mai rapportatisi tra loro) possano operare costruttivamente attraverso il solo uso di internet. 
Si pensa davvero che si possa operare senza un concreto organo logistico che possa garantire dialogo e partecipazione?  La loro demagogica democrazia diretta non potrà mai portare alcuno scambio e nessuna reale costruzione positiva in termini politici. Se altrimenti…i Partiti…riuscissero a riformarsi e fornirsi di regole precise, si potrebbe individuare un innovativo percorso in direzione di azioni positive per gli scopi fondamentali di una migliore politica territoriale non compromessa.

Bisogna capire che la metamorfosi desiderata dal popolo dei grillini, non potrà mai realizzarsi senza un primario cambiamento delle regole istituzionali. Solo dopo potremo vedere sviluppo del lavoro, equità, crescità, giustizia e sicurezza. Ma se lo stesso processo delle riforme non guarderà alla qualità ed al metodo…ci ritroveremo al medesimo punto o.. in un regime simulato che potrà solo apparire una reale democrazia. 
A poco vale oggi l’esigenza di una legge elettorale se il suo scopo…attraverso l’uso di un premio di maggioranza, sarà quello di soffocare una democrazia popolare….ed è veramente strano che il Movimento 5stelle non consideri ciò e si imbarchi in una semplice lotta per la diminuzione dei parlamentari…Pensiamo davvero che qualche seggio in meno ed un migliaio di voti in più possano determinare una maggioranza in un Paese che conta quasi sessantamilioni di cittadini?

Se la nostra governabilità dovrà ancora essere vista sotto forma di una principio bipolare…con l’uso di queste regole…avremo di sicuro una maggioranza ed una sicurezza quantitativa, ma ci mancherà sempre quell’essenziale qualità che è il vero valore da custodire a difesa di una più logica democrazia popolare.  

Bisognerebbe guardare oltre…

1) fornire regole precise ai nuovi Partiti ( officine delle idee)

2)Assicurare, con essi, un consenso attraverso un programma politico diretto insieme al cittadino.

3) Dividere in modo netto i ruoli della politica (parlamentare - amministrativa)

4) Dirigere il consenso attraverso due votazioni distinte (ideativa di programma-tecnica di merito)

Un percorso… sicuramente impegnativo, ma di migliore qualità per un Paese come il nostro che non può guardare solo in senso esterofilo...ma fornirsi di forze creative che guardino alla politica in termini di innovazione ed idee.
vincenzo Cacopardo

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