12 mag 2013

Berlusconi ed il suo "Tribunale di piazza".




Credo che chi..come me.. appassionato, si propone di analizzare le vicende della politica  attraverso lo studio e la ricerca, non potrebbe mai pensare di schierarsi o attaccare chiunque la voglia esercitare, ma può sentire l'esigenza di approfondire  meglio le cause, il merito ed il contenuto della comunicazione, in termini di vera politica.

Per quanto riguarda Berlusconi ..il mio giudizio sarà sempre indirizzato verso l’espressione politica del suo percorso e nel pieno rispetto della sua figura umana.

Non dobbiamo dimenticare quanto è costato alla Sinistra, nell’ultima campagna elettorale, aver proceduto in direzione di un’ossessiva lotta verso la personale figura (da smacchiare), tralasciando i fondamentali dettagli concernenti il metodo delle sue azioni politiche.

Non mi posso comunque esimere dall’esprimere una valutazione sull’ultimo messaggio di classico stampo “Berlusconiano” nella Piazza di Brescia: -Più che un messaggio politico…una continua offesa alla magistratura ed una precisa difesa in quello che pareva essere un improvvisato “Tribunale di piazza” che ha messo in evidenza un autentico tifo da stadio.

Importante un suo passaggio su una riforma della giustizia che si proporrebbe di dividere i ruoli tra il giudice ed il magistrato requirente. Una riforma che potrebbe di sicuro aiutare a distinguere meglio le carriere  per far sì che non vi possano essere scambi di interessi ed influenze sui giudizi. Se non fosse che proprio la politica…prima di toccare un simile argomento, dovrebbe ricercare e mettere mano ad una più marcata divisione dei ruoli tra il parlamentare e chi siede nell’esecutivo, onde evitare altrettanti, se non peggiori, compromessi

L’atteggiamento comunicativo del Cavaliere, sebbene sempre da astuto venditore, rimane costantemente diretto a protezione di se stesso più che alla difesa di un Partito…e non esprime una vera politica sociale, soffermandosi ad un personalissimo contesto giudiziario.

Il messaggio racchiuso in una stretta critica contro la magistratura (qualcuno gridava Bocassini a casa) ha teso  a confondere i tanti ascoltatori, allorquando ha paragonato la propria figura di perseguitato…con quella di Enzo Tortora e dei tanti..sicuramente vittime degli errori della giustizia.  Ma questo ambiguo raffronto non potrà mai convincere tanti di coloro che, a conoscenza dei fatti, comprendono perfettamente la differenza dei "casi"(non dimentichiamo il carcere che ha subito Tortora e le spontanee dimissioni da deputato europeo)..Come potrebbe mai porsi un paragone?

Ancora una volta il Cavaliere usa la piazza come un Tribunale e lo fa aizzando i tanti manifestanti in una tifoseria pari a quella di uno Stadio..dove assai spesso si esaltano certe demenziali emozioni e non si individuano i confini con la ragione e la cultura.

La sua.. sembra l’evidente volontà di chi…non essendo in grado di poter dimostrare la propria innocenza in un Tribunale, usa la piazza cercando di emozionare gli animi dei tanti che ignorano ..o preferiscono ignorare…le regole di una società comune.

Al di là dell’assurda e, quanto mai, discutibile presenza in tale manifestazione, di un Ministro degli Interni..(suo discepolo e seguace da sempre....ed oggi figura istituzionale neutra di Governo),  continua a diffondersi un costante pericolo provocato dalla  fuorviante ed ingannatoria comunicazione del Berlusconi politico...il quale, mettendo ancora in evidenza le vecchie contrapposizioni, genera (come avvenuto a Brescia) scontri assai pericolosi in presenza di un Ministro che dovrebbe..preferibilmente.. occuparsi di ordine pubblico.

Il Cavaliere continua…dunque, a spaccare il Paese in un pericolosissimo gioco delle parti e lo fa ormai più sicuro..forte di una personale posizione che oggi pare essere determinante per la sopravvivenza dello stesso Governo.

Se questa tifoseria espressa nelle piazze ed ancor più esaltata dalla mitizzazione della figura, sarà ciò che continueremo a vedere nel prossimo futuro e… se persino .. viene messa in relazione con i numeri delle recenti proiezioni che vedono salire in modo esponenziale un consenso in suo favore,….sarà davvero impossibile veder crescere il Paese e ci si potrà solo illudere di assaporare un vero cambiamento.

Impossibile…se non attraverso una profonda cultura ed una vera conoscenza, cambiare le grezze posizioni dei tanti che oggi vedono in lui un idolo.. come per qualcuno che vi fu nel passato:- Non sarà mai Berlusconi il vero problema …ma quella mentalità radicata del “berlusconismo” e la folta schiera di idolatri che gli girano intorno. 
Vincenzo Cacopardo  

Nessun commento:

Posta un commento