Credo che chi..come me..
appassionato, si propone di analizzare le vicende della politica attraverso lo studio e la ricerca, non potrebbe
mai pensare di schierarsi o attaccare chiunque la voglia esercitare, ma può sentire l'esigenza di approfondire meglio le cause, il merito
ed il contenuto della comunicazione, in termini
di vera politica.
Per quanto riguarda
Berlusconi ..il mio giudizio sarà sempre indirizzato verso l’espressione
politica del suo percorso e nel pieno rispetto della sua figura umana.
Non dobbiamo dimenticare
quanto è costato alla Sinistra, nell’ultima campagna elettorale, aver proceduto
in direzione di un’ossessiva lotta verso la personale figura (da smacchiare),
tralasciando i fondamentali dettagli concernenti il metodo delle sue
azioni politiche.
Non mi posso comunque esimere
dall’esprimere una valutazione sull’ultimo messaggio di classico stampo
“Berlusconiano” nella Piazza di Brescia: -Più che un messaggio politico…una
continua offesa alla magistratura ed una precisa difesa in quello che pareva
essere un improvvisato “Tribunale di piazza” che ha messo in evidenza un
autentico tifo da stadio.
Importante un suo passaggio
su una riforma della giustizia che si proporrebbe di dividere i ruoli tra il
giudice ed il magistrato requirente. Una riforma che potrebbe di sicuro aiutare
a distinguere meglio le carriere per far
sì che non vi possano essere scambi di interessi ed influenze sui giudizi. Se
non fosse che proprio la politica…prima di toccare un simile argomento,
dovrebbe ricercare e mettere mano ad una più marcata divisione dei ruoli tra il
parlamentare e chi siede nell’esecutivo, onde evitare altrettanti, se non peggiori,
compromessi.
L’atteggiamento comunicativo
del Cavaliere, sebbene sempre da astuto venditore, rimane costantemente diretto
a protezione di se stesso più che alla difesa di un Partito…e non esprime una
vera politica sociale, soffermandosi ad un personalissimo contesto giudiziario.
Il messaggio racchiuso in
una stretta critica contro la magistratura (qualcuno gridava Bocassini a casa)
ha teso a confondere i tanti ascoltatori,
allorquando ha paragonato la propria figura di perseguitato…con quella di Enzo
Tortora e dei tanti..sicuramente vittime degli errori della giustizia. Ma questo ambiguo raffronto non potrà mai
convincere tanti di coloro che, a conoscenza dei fatti, comprendono
perfettamente la differenza dei "casi"(non dimentichiamo il carcere che ha subito Tortora e le spontanee dimissioni da deputato europeo)..Come potrebbe mai porsi un paragone?
Ancora una volta il
Cavaliere usa la piazza come un Tribunale e lo fa aizzando i tanti manifestanti
in una tifoseria pari a quella di uno Stadio..dove assai spesso si esaltano
certe demenziali emozioni e non si individuano i confini con la ragione e la
cultura.
La sua.. sembra l’evidente
volontà di chi…non essendo in grado di poter dimostrare la propria innocenza in
un Tribunale, usa la piazza cercando di emozionare gli animi dei tanti che
ignorano ..o preferiscono ignorare…le regole di una società comune.
Al di là dell’assurda e,
quanto mai, discutibile presenza in tale manifestazione, di un Ministro degli
Interni..(suo discepolo e seguace da sempre....ed oggi figura istituzionale neutra di
Governo), continua a diffondersi un costante
pericolo provocato dalla fuorviante ed
ingannatoria comunicazione del Berlusconi politico...il quale, mettendo ancora in
evidenza le vecchie contrapposizioni, genera (come avvenuto a Brescia) scontri assai
pericolosi in presenza di un Ministro che dovrebbe..preferibilmente.. occuparsi
di ordine pubblico.
Il Cavaliere
continua…dunque, a spaccare il Paese in un pericolosissimo gioco delle parti e
lo fa ormai più sicuro..forte di una personale posizione che oggi pare essere
determinante per la sopravvivenza dello stesso Governo.
Se questa tifoseria espressa
nelle piazze ed ancor più esaltata dalla mitizzazione della figura, sarà ciò che
continueremo a vedere nel prossimo futuro e… se persino .. viene messa in
relazione con i numeri delle recenti proiezioni che vedono salire in modo
esponenziale un consenso in suo favore,….sarà davvero impossibile veder
crescere il Paese e ci si potrà solo illudere di assaporare un vero
cambiamento.
Impossibile…se non
attraverso una profonda cultura ed una vera conoscenza, cambiare le grezze
posizioni dei tanti che oggi vedono in lui un idolo.. come per qualcuno che vi
fu nel passato:- Non sarà mai Berlusconi il vero problema …ma quella mentalità
radicata del “berlusconismo” e la folta schiera di idolatri che gli girano
intorno.
Vincenzo
Cacopardo
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