10 mag 2013

La retorica comunicazione di un Cavaliere disarmato



Qualcuno come Grillo pensa che ormai faranno di tutto per promuoverlo Senatore a vita!

C’è silenzio.. ma anche tanta rabbia dopo la sentenza dei giudici della seconda Corte d'Appello di Milano che, mercoledì pomeriggio, hanno confermato la condanna a 4 anni di reclusione per il Cavaliere. Berlusconi è stato accusato di frode fiscale nell'ambito del processo sulla compravendita dei diritti tv Mediaset.

La collera di Berlusconi…forse comprensibile, (ma non tanto giustificata) per l’ «accanimento» da parte della magistratura che, a suo dire.. vorrebbe eliminarlo dalla politica, non riesce a contenersi.

Tutto il suo partito...da Renato Schifani a Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera, hanno  indicato tale vicenda come una delle consuete azioni assurde inflitte a chi si oppone ad un potere della magistratura fortemente condizionato politicamente. Daniela Santanchè..irritata, parla di una sentenza vergognosa e scellerata e non degna di un Paese civile.

Ancora una volta Renato Brunetta ha parlato di «accanimento disgustoso» rimarcando la “sentenza politica” come un disegno disgregatorio a danno del Paese. …Una sentenza che non aiuta un certo clima di necessaria pacificazione. ..etc ..etc..

Quello che oggi si teme sono le possibili ripercussioni sul governo.



Qualcuno più saggiamente ha consigliato ai ministri del governo di non esprimere alcuna dichiarazione ufficiale…affermando.. tra l’altro.. che tale sentenza era già attesa. Si è voluto in tal modo tenere fuori il governo appena insediato, ma non il PDL..che si è scatenato in un accusa durissima sullo strapotere della magistratura “politicizzata” che continua a castigare un uomo politico in una persecuzione senza limiti.

Se si può comprendere il dolore di quest'uomo per una sentenza riconfermata in appello, senza nessuno sconto di pena e con la conferma all'interdizione dai pubblici uffici, non si può certamente restare assenti da una valutazione che vede oggi il politico Berlusconi, ancora seduto nel nostro Parlamento: -Se al posto del Cavaliere oggi, nel suo scranno, sedesse un politico qualunque..non avrebbe più alcuna possibilità di partecipare ai lavori  dell’Aula, poiché il proprio Partito non glielo permetterebbe.

Io credo che non sia l’uomo che si deve valutare e giudicare, ma la figura politica in sé che…ormai, da troppo tempo compromessa..non dovrebbe più avere la qualifica per esercitare una qualunque politica parlamentare.

Il  Pdl è già a conoscenza del nuovo rinvio a giudizio per la compravendita dei senatori, come sa anche.. che tra una o due settimane, quando anche il processo Ruby andrà a sentenza, questi fatti si ripeteranno: Ed è proprio per questo che già urlano ad “un'altra condanna già scritta”.

Difficile prevedere quale sarà il futuro del Governo, ma è fin troppo facile capire che ne sarà del PDL quando la figura predominante del suo idolo sarà costretta ad abbandonare…Nel bene e nel male…nessuno dei servili seguaci sarà in grado di sopperire alla mancanza della figura egemonica del loro leader.
vincenzo Cacopardo

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