Matteo Renzi sembra manifestare impazienza…non vuole farsi impallinare
dai grandi vecchi capicorrente del Pd. Asserisce che tutti gli promettono la candidatura a
premier…. consigliandogli, con una certa ipocrisia, di stare calmo.
Persino da Massimo D'Alema, pare essere arrivato un nuovo e durissimo
affondo: -“Matteo passi il turno e scenda
in campo solo quando si scegliera' il candidato per Palazzo Chigi”. D’Alema
continua:- "Aspetti le primarie per
il leader del centrosinistra e ci consenta adesso di eleggere il segretario del
partito, altrimenti rischiamo di logorare un buon candidato e di prendere un
cattivo segretario".
Un consiglio che Renzi difficilmente potrà accogliere.. ricordando che
già da parecchio tempo ha chiesto ai vertici del Partito di indicare una
precisa data per il congresso. Nel Pd insistono che lui dovrebbe immedesimarsi
di più sui problemi del Paese senza giocare con le alchimie delle regole.
Anche sul fronte bersaniano non sono
tanto piaciute le provocazioni del giovane Renzi e qualcuno ha affermato che
appare assai strano sentir parlare di una necessità di superare le correnti da
parte di chi una sua corrente l’ha di sicuro creata solida ed estesa: “Se questo Partito non lo convince…che si
sfili e non pensi mai di poter usare il Pd per arrivare a palazzo Chigi.”
Sono parole dure che suonano come un monito.. che vedono da una parte i
vecchi leoni in difesa di una inviolabile roccaforte e dall’altro una giovane
forza che ravvisa questi vecchi capicorrente come degli incapaci per l’innovazione
di un Partito.
Ma una cosa è certa: le parole di D’Alema suonano..non casualmente..
come un segnale che sembra mettere un deciso punto nel processo degli stessi
ruoli della politica e che evidenzia, in qualche misura, l’importanza di non
condizionare l’iter della politica di un Partito con l’esigenza di un ruolo
governativo…Sono un richiamo alle diverse esigenze che portano ad un più deciso
percorso di separazione anche in termini di “carriere”.
Sono in molti a pensare che Renzi non può mai sperare di usare il Pd
come trampolino di lancio per una sua incoronazione governativa..e che se vorrà
farlo, dovrà comunque essere più convincente in senso dialettico all’interno
del suo stesso Partito.
Questo ulteriore episodio rafforza la mia
percezione sulla divisione netta dei ruoli che sembra prendere ogni giorno più
consistenza.
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