Un
palese insulto di natura razzista!.. rinvigorito dalla senatrice grillina
Serenella Fucksia, sono le irrispettose
frasi del vicepresidente del senato Calderoli…
Per
la senatrice, quelle di Calderoli… sono solo “strumentalizzazioni
che fanno parte di un razzismo al contrario”e quando le si domanda se il
ministro assomiglia a un “orango”,
la senatrice risponde: "Ci potrebbe
stare" precisando: "Io
credo che se qualcuno avesse definito Calderoli un maiale nessuno gli avrebbe dato del razzista".
Povera
italia!... e meschina la politica italiana.. che persevera negli insulti per l’ovvia
incapacità di sapersi esprimere in termini di costruzione positiva per il funzionamento delle istituzioni. ...Invece di guardare positivamente all’importante
ruolo che potrebbe svolgere un ministero per l’integrazione, ci si preoccupa, in
modo assai sfrontato ed irrispettoso, della figura e del colore di chi si
propone nel difficile compito.
Sarà
infine.. il segretario del Carroccio, Roberto Maroni, a chiudere la questione,
ritenendo sufficiente che Calderoli abbia chiesto scusa al ministro
dell'Integrazione Cécile Kyenge, per averla paragonata a un orango.
Malgrado ogni scusa, le offese di un Senatore persino
vicepresidente del Senato, suonano come quelle di chi sottovaluta le basi essenziali
di ogni etica politica ed ignora il percorso di una cittadina ormai italiana che: Esercita
la professione di medico oculista. Che
si è laureata in medicina e chirurgia all'Università Cattolica del Sacro
Cuore di Roma… discutendo una tesi in pediatria, per poi specializzarsi in oculistica presso l'Università di Modena e Reggio Emilia. Che dal settembre 2010 è portavoce
nazionale della rete “Primo
Marzo” ..che si occupa di
promuovere i diritti dei migranti. Che si è impegnata, collaborando con enti e
associazioni, in campagne nazionali sui diritti di cittadinanza. Che ha collaborato
con la rivista Combonifem e con Corriere Immigrazione. Che ha promosso e
coordinato il progetto AFIA per la formazione di medici specialisti in Congo in
collaborazione con l'Università di Lubumbashi. Ed inoltre ha collaborato alla
formazione di operatori sanitari nel campo della medicina dell’immigrazione.
Tramite il progetto “Diaspora Africana”, di cui è stata coordinatrice per il
Nord Italia, si è impegnata nella promozione della piena cittadinanza degli
immigrati.
Un curriculum di tutto rispetto che, solo per l’ostinata
volontà ed la personale motivazione di rendersi utile all'umanità, supera di molto.. quello del suo sciocco denigratore.
La
caratteristica “prerogativa razzista” nelle parole di Calderoli, si evidenzia per lo stesso colore della pelle dell’avversata Ministra…che, se fosse stata bianca, non
avrebbe mai ricevuto un simile termine di paragone.
Connotazioni
insolenti che sono una ulteriore vergogna per l’immagince del nostro Paese! Quale esempio per gli altri Paesi emergenti?..
Vincenzo Cacopardo
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