22 lug 2013

Una tensione… simile al caos


In questi giorni la tensione in seno al governo sale anche per via della attesa sentenza della Cassazione sul caso Mediaset.
Il partito di Silvio Berlusconi incalza parlando di rialzo e promuovendo un “riequilibrio” nel governo..ossia di aumentare i propri ministri nella squadra al pari di quelli del PD. Renato Brunetta fa appello ad una "pari dignità" tra i partiti.  Ad ogni fibrillazione del Pdl, Letta intende rispondere sul piano di concreti rimedi.
Il Presidente del Consiglio sembra voler procedere su Imu, Iva, esodati e lotta alla corruzione, sottolineando che il suo lavoro non intende sostenere scambi di poltrone ma assicurare, un lavoro serio di Palazzo Chigi. Difficile però, non percepire una forte tensione destinata ad aumentare in attesa della sentenza della Cassazione il 30 Luglio che deciderà sulla se conferma della condanna al Cavaliere per il caso Mediaset.  
Alfano aggiunge che "non c'è una terza via tra questo esecutivo e il disordine" e conferma  una volontà dello stesso Berlusconi di tenere in piedi questo governo di servizio al paese.
In questo caos che avanza ognuno se la prende contro l’avversario:  Il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta, trova anche il tempo per attaccare il sindaco di Firenze Matteo Renzi sostenendo che, “al suo popolo bue lui dice di andare in giro con il camper, ma in realtà viaggia con jet privati e dorme in Hotel a cinque stelle". Ma se Renzi ha un suo popolo bue…non di meno si può dire di Berlusconi che.. nel suo folto “gregge” trova in Brunetta una delle “pecore” più devote.
Una fibrillazione che sembra presagire ad un vero caos istituzionale! Ancora una volta si tende ad offendere ed attaccare l’avversario politico.. senza immedesimarsi con più impegno verso le soluzioni di cui si avrebbe bisogno. Malgrado i continui ottimismi del Presidente Letta, nulla pare procedere verso la risoluzione delle innumerevoli problematiche.
La politica ha più che mai bisogno di trovare strade innovative, non soltanto con la presenza delle nuove figure, ma con l’uso delle nuove idee che possano offrire un nuovo percorso per il cambiamento globale di tutto l’impianto istituzionale.

Vedere avanti con un nuovo spirito di costruzione ed una nuova “forma mentis” (staccata da un pensiero politico del passato) in grado di leggere in lungimiranza le idee per la crescita. In una  futura logica di sviluppo.non vi possono essere altre alternative per la politica…
vincenzo cacopardo        
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