DICHIARAZIONE DEI PRINCIPI
Questo movimento ritiene asse portante di ogni sua
iniziativa e scelta, il ristabilire la centralità all'interno del sistema
sociale, dell'uomo inteso come facente parte di un collettivo.
A tal proposito si impegna a non prendere iniziative politiche singole che danneggino, umilino e discriminino l'uomo e tutto ciò senza distinzione di nazionalità, razza, religione, sesso e censo. In tal senso saranno attivate, pur tenendo conto dell'individuo, iniziative rivolte a favorire la crescita globale della collettività e non di sottoinsiemi della collettività stessa.
A tal proposito si impegna a non prendere iniziative politiche singole che danneggino, umilino e discriminino l'uomo e tutto ciò senza distinzione di nazionalità, razza, religione, sesso e censo. In tal senso saranno attivate, pur tenendo conto dell'individuo, iniziative rivolte a favorire la crescita globale della collettività e non di sottoinsiemi della collettività stessa.
Si ritiene infatti che, pur ritenendo fondamentale
qualsivoglia discorso di tipo etico e morale, sia necessario, per la crescita
di qualsiasi organizzazione umana, lo sviluppo armonico di tutte le sue
componenti, dal singolo individuo fino a tutti i sottoinsiemi che compongono
l'organizzazione stessa.
Per raggiungere dei traguardi bisogna agire con
coraggio, insistere, essere concreti, saper tornare sulle proprie decisioni e
ascoltare gli altri con umile intelligenza. Si vince provando e riprovando
senza mai arrendersi. Il nostro successo sarà' nel fare cose che non fan tutti,
farle in modo migliore, con tempestività, con trasparenza e in forma più
originale per ottenere miglioramenti per la nostra Italia.
- Riduzione del numero dei senatori, deputati, consiglieri, regionali, provinciali comunali, nazionali (tutte le cariche amministrative elettive). Tutto ciò, fatto anche per Regioni e Province a Statuto speciale, porterebbe ad un effettivo risparmio sui costi ed a una semplificazione e consolidamento delle procedure di comunicazione e votazione;
- Incompatibilità a candidature per chi ha conflitti
di interesse con organi e istituzioni dello Stato (Presidenti, Ministri,
Assessori,...), di chi gode di finanziamenti da parte dello Stato: editoria e
televisione;
- Abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti in ogni ordine di elezioni: locali, regionali, politiche, europee. Riteniamo che abolendo i rimborsi elettorali si possano reintrodurre finanziamenti contenuti, con dei paletti chiari, le cui spese vengano rendicontate semestralmente in maniera precisa e dettagliata e verificati da parte degli organi competenti;
- Obbligo di sospensione temporanea a qualsiasi attività e professione da parte dei soggetti eletti in Senato e Parlamento. Obbligo di sospensione temporanea a qualsiasi attività e professione da parte dei soggetti chiamati a fare parte del Governo;
- Riduzione a soli due mandati parlamentari (non necessariamente consecutivi), inelegibilità dopo i due mandati (non importa se le legislature sono cadute anticipatamente);
- Non candidabilità per i condannati in (assemblee
elettive ma solo condanne passate in giudicato) Parlamento, indipendentemente
dal tipo di condanna penale, e in tutte le Istituzioni Pubbliche. In primis per
candidati del Movimento;
- Introduzione del quorum per elezioni politiche
nazionali;
- Reintroduzione delle preferenze su liste, divieto ai
partiti di nomine in listini;
- Obbligo di presenza in Aula, non importa se
comunali, provinciali, regionali, con decadenza immediata dall'incarico per chi
supera le tre assenze non giustificate o il 50% del numero di possibili
presenze;
- Obbligo di pubblicazione online dei bilanci dei
partiti, dei gruppi parlamentari;
- Controllo dei bilanci dei partiti da parte della
Corte dei Conti perché i partiti usufruiscono di soldi pubblici per finalità
politiche;
- Riduzione drastica delle auto blu auto blu usate in
maniera impropria, anche presso enti pubblici;
- Riduzione dei costi della politica, tagli sugli
sprechi e pubblicazione online dei bilanci di ogni Ministero: riduzione costi
non produttivi dei palazzi di rappresentanza (palazzo Quirinale ecc...); vendita
a breve termine del patrimonio dello stato;
riduzione della spesa pubblica (Province, Enti municipalizzate, ecc..);
riduzione della spesa pubblica (Province, Enti municipalizzate, ecc..);
- riforma retroattiva cancellando tutti i privilegi di parlamentari ed ex parlamentari; cancellazione dei doppi vitalizi dei politici;
costi standard per le retribuzioni, su piano nazionale, delle cariche pubbliche, politiche e militari (allineandoli a quelli europei);
cancellazione dei rimborsi ai partiti e/o effettivi rimborsi di spesa sostenuta con controllo da parte della Corte dei Conti;
-riduzione delle spese militari e riorganizzazione
delle strutture;
cancellazione dei contributi ai giornali;
cancellazione dei contributi ai giornali;
-abolizione dei costi riservati e delle spese di rappresentanza previste
per le alte autorità civili e militari;
revisione dei canoni di affitto per palazzi storici, ville ed abitazioni di
vario tipo adibite ad alloggi di servizio/rappresentanza per le autorità civili
e militari.
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