1 apr 2014

Il nuovo monarca di una politica in decadenza


di vincenzo cacopardo

Ormai Matteo Renzi  può muoversi con estrema libertà impartendo le sue disposizioni assolute nel difficile percorso delle riforme. Nessuno può più ostacolarlo, nessuno può permettersi di contrastarlo in qualunque decisione. Non lo fa Berlusconi perché non ha alcuna necessità di cambiare le cose  (anche in considerazione che per alcune trasformazioni avrà sempre bisogno di lui, potendone ricavare vantaggi)….Non lo fa Alfano che ha solo interesse a reggere le sorti di un neonato partito attaccato al potere nelle istituzioni… non lo fa il partito stesso di Renzi.. dove nessuno osa mettersi contro.. avendo il segretario stesso, posto un aut-aut chiaro che ne condiziona ogni orientamento critico. 
Immaginiamoci cosa accadrebbe se all’interno del suo partito.. una corrente, che mal lo sopporta, dovesse togliergli l’appoggio: Chi potrebbe assumersi la responsabilità di una fuoriuscita di Renzi  di fronte ad un opinione pubblica?. Chi potrebbe andare contro un simile venditore di sogni  dopo i lunghi anni di una politica dormiente inattiva?
I suoi sono ormai solo diktat! Ancor più contrastanti se consideriamo che la sua crescita nel governo del Paese non è mai stata suffragata da un voto….
Da buon e scaltro venditore, il furbo monarca, sa di avere questo vantaggio che gli permette di superare con tranquillità ogni diatriba fuori ed all’interno del suo partito…offrendogli, peraltro, quella sembianza serena che in molti, data l’estrema difficoltà del compito, non riescono ancora a comprendere. 
Il suo modo un po’ sfacciato di affrontare le riforme piace al popolo che non desidera approfondire alcuna tematica di rispetto verso le logiche di una democrazia ormai ampiamente superate nel metodo e persino nel merito: Poco importa purchè una figura decisionista riesca a mettere ordine nella politica sporca ed incapace di questi anni!
Il Paese è a terrà!…si urla. Almeno vi è una persona determinata che vuole tagliare gli sperperi e gli alti costi della politica!..Questa è la frase più comune in questi giorni… D’altronde si sa che.. quando un sistema e le sue istituzioni non funzionano, si allarga la forma mentis di quel comune pragmatismo che giunge fino ai confini di una esasperata fermezza.  
Ma le riforme attraverso i tagli secchi e decisi della politica indicata da chi impera, non è detto che nel tempo possano portare quei riscontri positivi soprattutto in termini di fattiva funzionalità. La grande fretta, i tagli secchi ed una approssimativo riscontro con la pratica, potrebbero arrecare ulteriori danni… oggi forse meno visibili... Da' tanto l'impressione di un voler sfoltire un campo pieno di sterpaglie ed erbacce, ma di non capire bene come renderlo produttivo in mancanza  di una necessaria scelta della semina. 


Quello che si percepisce bene.. è il vuoto di un Partito come il PD che pare totalmente asservito al volere di chi, nel bene o nel male, si propone come un vero monarca.. non avvantaggiando alcun dialogo positivo per il futuro percorso delle regole. 

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