20 mag 2014

Grillo da Vespa..spettacolo e propositi



PIU’ IRONICO E SOBRIO…CHE SANGUINARIO
 di vincenzo cacopardo

Non c’è ombra del sanguinario e malefico uomo del male nello studio di Vespa, quando Grillo, ormai fuori dagli studi della Rai dal 1993, appare di fronte agli schermi. Forte delle innate capacità teatrali… camminando per lo studio e richiamando l’attenzione del pubblico. è apparso subito ironico e sobrio, ma sicuramente molto distante dal pericoloso personaggio che le forze politiche opposte vorrebbero far credere.
Il suo è sempre uno spettacolo: gli appellativi ai vari personaggi ( ebetino, gargamella, psiconano, rigor montis..etc) condiscono in modo ironico e divertente ogni suo dialogo politico che si esprime tra il serio ed il faceto..non stancando mai l’ascoltatore.   I suoi discorsi, sebbene con qualche eccezione in alcuni tratti, sono sembrati conseguenti ad una conoscenza tutt’altro che strampalata. Il confronto col giornalista è stato di sicuro ricco di spunti molto interessanti.
Dalla modifica della Costituzione attraverso un referendum propositivo, all’Europa con la quale bisogna confrontarsi con forza e determinazione..da un referendum (un po’ meno chiaro) sull’Euro..al bisogno reale di una onestà della politica..Dai fatti del Montepaschi che ha coinvolto 30.000 risparmiatori….a quelli dell’ultima vergogna dell’Expo..fino alle collusioni profonde col sistema di una certa criminalità legalizzata…e l’insorgenza dei nuovi volti della mafia costruiti dallo stesso sistema malato attraverso una politica tendente ad operare in complicità.
In riferimento allExpo, Grillo ha esordito dicendo che sarebbe stato meraviglioso, ma che si è persa un’occasione quando 22 milioni di persone che arrivano a Rho, trovano solo autostrade ed inceneritori. Il progetto doveva per lui essere quello di portare i visitatori in giro per l’Italia e non una mera speculazione cementizia di destra e di sinistra…E’ forse questa la visione di un fanatico sanguinario? ..Poi conclude il suo dialogo affermando che il voto del 25 maggio è un voto che ha una fortissima valenza politica..e questa dichiarazione la dice lunga sul fatto di come prepari le basi per una prossima campagna elettorale per le politiche sempre più vicina. L’unica nota stonata, ancorchè esagerata, è quella mossa con insistenza contro il nostro Capo dello Stato, reo di continuare ad assecondare un sistema,  ma che in realtà di responsabilità ne ha molto meno di quanto gliene si vogliano dare, essendo queste concentrate su una inadeguatezza dei Partiti sempre incapaci di utili riforme.

Grillo ha comunque toccato una lunga serie di argomenti dimostrando molta passionalità, ma non certamente brutale istigazione alla violenza. La sua estrema foga nell’esprimersi, il suo accalorarsi sul dialogo, offrono ai suoi avversari politici un continuo pretesto per ostacolarlo oltre ogni ragione, ma la sua non è nient’altro che una maniera espressiva che gli appartiene di natura.. per mettere con evidenza la lunga serie di anomalie appartenenti a questo sistema. A differenza di Renzi non si riscontra in lui alcuna ipocrisia subdola in merito alle avverse regole di un sistema da cambiare.

Tuttavia le sue soluzioni appaiono ancora un po’ confuse.. molte delle sue idee non sono ben definite e concluse… altre lasciano perplessi. Sembra che la sua marcia voglia proseguire passo dopo passo definendosi nel cammino. Ciò mette di sicuro ansia e paura ad una buona parte dei cittadini…soprattutto di classe agiata. Inoltre il suo modo di ricercare una democrazia diretta attraverso il sistema dei computer..e quella della ricerca della rappresentanza senza un vero dialogo di base tra di essi, pone moltissimi dubbi sulla formazione parlamentare:  Entrano da sconosciuti in ruoli delicati senza una congrua e stabilita conoscenza… persino tra essi .
Le perplessità rimangono sempre su una funzionale capacità governativa e di ricerca delle riforme in un sistema interno ad un movimento virtuale che si muove con troppo assolutismo sulla sua figura e quella del socio Casaleggio.. creando ancora molti dubbi.   






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