di vincenzo cacopardo

Al
di là di queste diatribe di stampo politico..un dato di fatto resta
certo: Chiunque si è insediato al Governo ha sempre sottovalutato
questo rischio legato al territorio non fornendo una adeguata
protezione attraverso uno studio preventivo e le rispettive risorse
adeguate. I danni provocati dall'acqua dello scorrere dei fiumi in
piena.. provocano danni immensi ben superiori alle spese occorrenti
per prevenirli...E allora?...persino una figura poco esperta farebbe i
suoi conti prevedendo interventi appropriati, limitando la
cementificazione, ed adoprandosi per far defluire i fiumi nel modo
più intelligente e sicuro...Non sembra mai esservi nemmeno una
costruttiva intesa tra le amministrazioni e l'attività governativa.

Oggi
il sindaco d'Italia si preoccupa asserendo che «C'è bisogno di
sbloccare i cantieri - e superare la logica dei ricorsi e
controricorsi che rendono gli appalti più utili agli avvocati che
non ai cittadini, come abbiamo previsto con il disegno di legge
delega sulla Pubblica amministrazione». Un 'altra delle sue
frasi opportuniste ad hoc ...persino controproducente... perché
suggerita in forte ritardo.. Quello che fa rabbia e rende i cittadini
sempre più inviperiti...(soprattutto coloro che toccano con mano la
tragedia), è il fatto di non trovare mai responsabili. Ancora più
forte la rabbia di costoro che dovrebbero, ormai senza alcuna
esitazione, sentirsi offrire un supporto economico immediato e
sicuro.
Tutto
ciò rende ancora più forte e netta l'insensibilità di uno Stato
che dovrebbe, al contrario, rassicurare tempestivamente e con i fatti
la popolazione sofferente colpita. Genova è un forte esempio, ma non
è l'unico... la questione è.. e rimane di livello
nazionale..essendo gran parte del territorio a rischio. Occorre
soprattutto un piano circostanziato dei luoghi più a rischio...ma
soprattutto fronteggiare con giusta prevenzione i pericolosi
imprevisti.Cosa si fa in proposito?...Si aspetta forse un ulteriore
catastrofe?
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