6 lug 2015

Vince la democrazia...trema l'Europa economica

di vincenzo cacopardo

L''argomento più importante concernente la geopolitica di oggi rimane quello delle Grecia. Un Paese che, dopo il referendum e la vittoria dei no pone nuovi percorsi a tutto l'avvenire europeo. Se si deve portare rispetto per un voto democratico deciso da un popolo circondato da una miriade di problemi economici, si deve anche pensare che un simile risultato non era del tutto prevedibile e che ciò proietta, sia il governo di Atene, che l'Unione Europea verso nuovi scenari. Un cammino che dovrebbe portare (come già diverse volte sottolineato dal sottoscritto), un senso di responsabilità e visioni più lungimiranti in direzione di una nuova politica europea che non basi più il suo percorso su paradigmi economici estremi.
Dopo il referendum.. tutti sembrano per la Grecia!..
In tanti.. fino ad ieri duri e sprezzanti contro la Grecia ed il governo Tsipras..si porgono in tono più rispettoso e conciliante! Malgrado la Merkel fosse più convinta di una netta vittoria dei si per poter far fuori un governo scomodo tendente ad ostacolare un processo economico da lei sempre sostenuto, il voto ha messo in evidenza la vittoria dei principi democratici stigmatizzando l'esigenza primaria dei valori della solidarietà.

Nel frattempo sembrerebbe che Matteo Renzi possa rimanere escluso dalla disamina del voto europeo: Angela Merkel si vedrà con François Hollande in attesa dell'Eurogruppo. Questo turba il segretario del Pd..il quale ritiene che un tale risultato necessiterebbe di un incontro con la presenza del nostro Paese. Il nostro Premier parrebbe essersi svegliato solo adesso.. chiedendo un negoziato che guardi principalmente l'aspetto sociale e meno quello finanziario. Non bisognava essere un grande politico per poter capire come questo problema.. che ha messo in evidenza i guasti di una comunità europea, si sarebbe dovuto affrontare in un'ottica diversa... attraverso una sensibilità politica ed una visione in lungimiranza che è sempre mancata nel nostro Paese e nella formazione comunitaria della stessa Europa..

La Grecia oggi resta in attesa sulle nuove trattative...non può gioire , ma nemmeno nascondere un certo orgoglio per il risultato ottenuto. Invece l'Europa... potrà forse pensare che tutto finisca qui?

L'Europa ha voluto a tutti i costi questo referendum, caricandolo di un contenuto politico... trasfigurandolo in un referendum sull'euro, ma in realtà ha sperato in una vittoria per poter far fuori Tsipras ed il suo governo. Non è difficile ormai leggere la realtà, come non appare per niente conveniente per nessuno che la Grecia esca dall'Euro. Certo adesso l'euro si è reso più fragile e per il nostro Paese che ha un debito pubblico attorno al 132% del Pil, e un deficit di oltre il 3% ..le conseguenze continuano a non essere semplici..poichè occorreranno manovre correttive pesanti... risultando ben visibile che le misure finanziarie fin qui adottate dal sindaco d'Italia.. non hanno per nulla portato il Paese verso una crescita reale.

Tutti oggi sperano che la Grecia resti nell'Euro preoccupati per i crediti che avanzano .. i Paesi dell'Eurozona hanno da perdere, ma chi perde veramente è l'Euro stesso. La Grecia..col suo referendum.. ha messo in chiara evidenza la contrapposizione odierna tra la moneta europea ed i principi di una democrazia!

Il Fondo monetario premendo affinchè la Grecia resti nell'euro, ha maggiore probabilità che possa un domani lentamente pagare il suo debito. Persino per la Bce è meglio trattare con la Grecia per contrastare possibili ventate destabilizzanti. Il panorama appare inquietante e traumatico, ma sappiamo anche che dopo ogni trauma vi è la possibilità di cambiare in meglio. 

Di sicuro questa è una netta sconfitta della stragrande maggioranza dei leader di questa Europa costruita male e senza quei pricipi ed i valori cui faceva riferimento Robert Shuman.. un padre e protagonista dell'Unione..il cui pensiero tendeva solo ad unire e non ha dividere.




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