Quello strano decreto sugli inceneritori
Le recenti notizie parlano di un decreto del premier Renzi all'interno dello Sblocca Italia: Il decreto impone di costruire 12 nuovi inceneritori nel territorio nazionale malgrado gli elettori si siano già espressi chiaramente contro la costruzione di tali impianti. Per queste strutture verranno coinvolte quasi tutte le regioni, ma pare che gli inceneritori non li voglia proprio nessuno.
Le recenti notizie parlano di un decreto del premier Renzi all'interno dello Sblocca Italia: Il decreto impone di costruire 12 nuovi inceneritori nel territorio nazionale malgrado gli elettori si siano già espressi chiaramente contro la costruzione di tali impianti. Per queste strutture verranno coinvolte quasi tutte le regioni, ma pare che gli inceneritori non li voglia proprio nessuno.
Il testo del governo stabilisce la
realizzazione di 12 nuovi impianti di incenerimento dei rifiuti in 10
Regioni: Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo,
Campania e Puglia, due in Toscana e Sicilia. La cosa appare alquanto
strana anche in coincidenza del fatto che oltre ad essere poco
economici, essi appaiono alternativi al metodo della raccolta
differenziata già in essere. Inoltre il notevole impatto ambientale
potrebbe ancora scatenare vistose proteste da parte delle comunità
cittadine.
Oltre
al presidente della Puglia Michele Emiliano e Sergio Chiamparino, presidente della regione Piemonte, che rimangono del tutto determinati contro tali impianti, persino la regione campana di Vincenzo De Luca (assai
vicino al premier)
pare restare negativa. Mentre
il nostro presidente Rosario Crocetta è più che mai deciso contro
ogni loro realizzazione nel territorio siciliano. ...Il governatore
ribadisce il piano rifiuti è ..e resta di pertinenza propria.
Non
sembra perciò esservi in tutto il territorio nazionale alcun
governatore in favore degli inceneritori del piano del governo
Renzi.
Ma
cosa dice in breve l’articolo 35 dello Sblocca
Italia: Il decreto definisce
i termovalorizzatori “infrastrutture e insediamenti strategici di
preminente interesse nazionale ai fini della tutela della salute e
dell’ambiente”. Ma il comma 7 stabilisce altresì
l’applicazione del “potere sostitutivo”... (se le Regioni
negano il consenso all’impianto o “perdono tempo”, il Consiglio
dei ministri può decidere di scavalcarle).
Ciò
crea un certo disagio oltre ad una ulteriore conflittualità.. non di
poca importanza.. che viene ad unirsi alle altre che in questo
periodo si accavallano nel merito delle competenze tra le regioni ed
il governo.
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