2 set 2015

I decreti del governo...e le competenze regionali

di vincenzo cacopardo

Quello strano decreto sugli inceneritori

Le recenti notizie parlano di un decreto del premier Renzi all'interno dello Sblocca Italia: Il decreto impone di costruire 12 nuovi inceneritori nel territorio nazionale malgrado gli elettori si siano già espressi chiaramente contro la costruzione di tali impianti. Per queste strutture verranno coinvolte quasi tutte le regioni, ma pare che gli inceneritori non li voglia proprio nessuno.

Il testo del governo stabilisce la realizzazione di 12 nuovi impianti di incenerimento dei rifiuti in 10 Regioni: Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania e Puglia, due in Toscana e Sicilia. La cosa appare alquanto strana anche in coincidenza del fatto che oltre ad essere poco economici, essi appaiono alternativi al metodo della raccolta differenziata già in essere. Inoltre il notevole impatto ambientale potrebbe ancora scatenare vistose proteste da parte delle comunità cittadine.

Oltre al presidente della Puglia Michele Emiliano  e Sergio Chiamparino, presidente della regione Piemonte, che rimangono del tutto determinati contro tali impianti, persino la regione campana di Vincenzo De Luca (assai vicino al premier) pare restare negativa. Mentre il nostro presidente Rosario Crocetta è più che mai deciso contro ogni loro realizzazione nel territorio siciliano. ...Il governatore ribadisce il piano rifiuti è ..e resta di pertinenza propria.

Non sembra perciò esservi in tutto il territorio nazionale alcun governatore in favore degli inceneritori del piano del governo Renzi.

Ma cosa dice in breve l’articolo 35 dello Sblocca Italia: Il decreto definisce i termovalorizzatori “infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale ai fini della tutela della salute e dell’ambiente”. Ma il comma 7 stabilisce altresì l’applicazione del “potere sostitutivo”... (se le Regioni negano il consenso all’impianto o “perdono tempo”, il Consiglio dei ministri può decidere di scavalcarle).

Ciò crea un certo disagio oltre ad una ulteriore conflittualità.. non di poca importanza.. che viene ad unirsi alle altre che in questo periodo si accavallano nel merito delle competenze tra le regioni ed il governo.


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