11 set 2015

La realtà manipolata e la percezione del tempo


Non esiste una realtà assoluta. Esiste la ricerca costante di ciò che può essere utile e tangibile momento per momento.. e quindi anche mutevole in base al bisogno ed alla capacità di saper percepire il tempo “

di vincenzo cacopardo
Uno dei più sconosciuti storici della Rivoluzione francese, Augustin Cochin, ... sostenne come l’utopismo ideologico (fondamentale per la storia del pensiero) sia permeato dal sospetto sistematico nei confronti della realtà.

Secondo lui, la Rivoluzione francese sarebbe stato un colpo di Stato organizzato da alcune che lui stesso definiva “società di pensiero” che avrebbero previsto ed orchestrato la propria presa di potere, e non da un movimento popolare spontaneo. Per questa ed altre ragioni, egli fece leva sul metodo sociologico cercando di eliminare il “determinismo”. La sua tesi principale era che la democrazia moderna fosse nata dalla presa di potere di un genere radicalmente nuovo, caratterizzato dalla dualità tra la realtà dei rapporti politici.. e la loro complessa rappresentazione sociale.

Oggi sono in molti ad affermare che proprio dalla realtà, dobbiamo partire. Ma la realtà è davvero quello che appare?... O forse e' determinata da fatti dovuti all'uomo stesso? Insomma..è lecito pensare che alcuni fatti improvvisi ed involuti possano definire i contorni di una realtà in senso oggettivo, senza che l' uomo stesso non li veicoli o non ne influenzi il percorso?

Sono altrettanti a pensare che ..dovendo partire da una realtà, bisogna sapersi muovere di conseguenza e quindi procedere attraverso le logiche ad essa legate: E' una osservazione che rimane assai limitativa..poichè ci si dimentica spesso di come, tali logiche, siano state elaborate negli anni da noi stessi ..dal nostro pensiero ..dal  criterio mentale..da una cultura irrorata giorno per giorno su un presupposto di difficile convivenza sociale che ha portato conflitti e compromessi che.. di per sé.. rendono la stessa realtà manipolata e quindi mai un dogma assoluto.

Se la realtà..in assoluto.. si definisce attraverso ciò che esiste effettivamente e risulta concreto, si potrebbero comunque avere dubbi su una effettiva manipolazione di questa.. quando.. per opportunità o convenienza.. la si distorce, anche inconsapevolmente, per motivi politici e sociali di interesse strumentale. In base a ciò e per non restare troppo limitati nei meandri della complessa filosofia...potremmo definire la realtà come qualcosa da scoprire momento per momento..qualcosa che la si definisce nello scorrere del tempo...qualcosa di mutevole e quindi meno concreto di quanto possa pensarsi.

Basterebbe questo per aprire il pensiero dei tanti che ancora precepiscono una certa realtà come un cammino da seguire ed al quale sottostare senza alternative. Sarebbe sufficiente allargare la mente su queste considerazioni per accorgersi di quanto spazio vi è in ognuno di noi per mutare in parte una realtà che sembra esserci imposta. Non è lontana da questi principi la politica alla quale bisognerebbe accostarsi con un particolare occhio..con la forza di un proprio pensiero e senza occludere la propria vista in forza di una visione realistica che spesso viene manipolata.

Non esiste una realtà politica assoluta. Esiste la ricerca costante di ciò che può essere utile e tangibile momento per momento.. e quindi anche mutevole in base al bisogno ed alla capacità di saper percepire il tempo .

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