11 set 2015

Sicilia:dove è finita la forza dell'Autonomia?

di vincenzo cacopardo

La speranza di una regione che trae forza dal proprio statuto

Sappiamo che la Sicilia ebbe il suo Statuto speciale con d. lgs. lgt. 455 del 15 maggio 1946, dunque prima del referendum istituzionale del 46 oltre che della Costituzione. Sappiamo anche che le particolari forme e condizioni di autonomia di una Regione a statuto speciale sono fissate dallo stesso Statuto regionale. 
Lo Statuto di una Regione come la Sicilia è quindi detto “Statuto speciale” poichè disciplina le competenze esclusive concesse alla propria Regione.

La riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 ha, successivamente, accresciuto i poteri delle Regioni a statuto ordinario, soprattutto per un aumento delle materie con competenza in concorrenza tra Stato e Regione. Per le Regioni e le Province a Statuto speciale ha continuato a valere, anche dopo la riforma del Titolo V, il cosiddetto "parallelismo delle funzioni", per cui la Regione continua a mantenere la competenza amministrativa nelle materie in cui esercita la potestà legislativa. Pertanto la competenza amministrativa generale non è attribuita ai Comuni, come invece accade nelle Regioni a Statuto ordinario, ma continua a valere il modello della "amministrazione indiretta necessaria, ovvero della delega di esercizio agli enti locali da parte delle Regioni. 

Le Regioni e Province ad autonomia speciale hanno sempre goduto della possibilità di istituire con legge tributi propri, possibilità prevista, ma di fatto negata, prima della riforma del Titolo V, alle altre Regioni .

Nella sostra regione Sicilia l'intero gettito dei tributi erariali spetta alla Regione, ed è lo Stato a compartecipare. Attualmente, in seguito alle riforme del 2001, la differenza tra Regioni speciali ed ordinarie si è attenuata anche in questo campo. La principale differenza tra lo statuto speciale e lo Statuto regionale di una Regione a statuto ordinario, è che... mentre lo statuto ordinario è adottato e modificato con legge regionale, lo statuto speciale è adottato con legge costituzionale, italiana.

Queste precisazioni sono utili per percepire l'importanza di uno Statuto Autonomo in confronto con uno Statuto ordinario. Detto ciò non possiamo sottolineare la stravagante offensiva opportunista lanciata in questi giorni da Renzi in combinazione con le ultime forze del partito di Berlusconi a danno della autonomia della Sicilia. E pare essere proprio Ferrandelli il giovane politico su cui costoro vorrebbero incentrare la loro partita, dimenticando l'importanza di un'Autonomia che non riesce mai ad essere applicata integralmente.

La recente campagna politica contro l'Autonomia, sembra prendere più corpo in questi giorni.. ed è strano che i siciliani stessi non si accorgano di come tutto ciò non potrà di certo aiutare i vantaggi stessi che uno Statuto Autonomo può apportare..e quale forza essa può portare..se usata con capacità e lungimiranza.

All'orizzonte, quindi, una nuova guerra politica di principi ( forse più sciocca..che politica) voluta da chi pare schierarsi in una posizione a difesa dei propri interessi e non del popolo siciliano. Difficile..dalle nuove manovre.. non percepire l'interesse da parte dello Stato italiano e dello stesso governo Renzi a favore di ciò che potrebbe negare grandi opportunità ad una terra come la Sicilia ed è ancora una volta quasi insopportabile constatare una simile lotta contro la propria terra per una personale carriera politica che in realtà di politico non ha nulla!

Oggi.. con un presidente della Regione Crocetta.. che pare elemosinare ogni cosa ad un governo centrale..la Sicilia appare un canovaccio sottomessa al potere di uno Stato. Non riesce a trarre forza da uno Statuto...malgrado le possibilità di esercitare una propria forza politica istituzionale che potrebbe renderle nuove energie ed iniziative. L”esclusività” si avvia a divenire una “normalità”: La consuetudine di una politica trainata da un potere centralistico e sempre meno contrastata dall'inerzia delle incapaci figure presenti nella Regione che sembrano operare solo per precisi interessi personali.

E' quindi logico poter pensare che un domani senza la forza di un proprio Statuto Autonomo..lo stesso Stato potrebbe condannare la Sicilia ad una condizione di indigenza peggiore che, unito alla enorme mancanza di lavoro e di infrastrutture necessarie, rimarrà definitivamente condannata.

Lo Statuto siciliano sarà vecchio, ma lo è anche la Costituzione! 
Se dunque c'è da riformare..si riformi! Ma non si abbandoni una strada che potrebbe aiutare un processo di crescita senza che uno Stato ci obblighi a chiudere ospedali e scuole..o uffici giudiziari ed altro..Persino la politica sui rifiuti sembra oggi voler essere guidata a livello centrale non lasciando spazio a chi nel territorio potrebbe avere maggior cura nel poterla gestire cautelando il proprio territorio.

Ma di chi è la colpa! Oltre all'arroganza di un potere centrale e l'interesse di qualche personalità politica regionale.. non possiamo escludere una certa indifferenza da parte di una società siciliana che pare seguire pedissequamente la politica locale ad esclusivo interesse di opportunità personali..tranne lamentarsene subito dopo e ripetere continuamente lo stesso errore!
Bisogna.. invece.. sostenere un'Autonomia locale accompagnadola con l'elezione di figure più capaci ed in grado di renderla utile e funzionale. Non certo per interessi personali, ma proprio perchè in essa potrebbe scorgersi un futuro di speranza per la crescita della nostra regione. 

3 commenti:

  1. Buongiorno, sono Alfio Di Costa, Presidente del Movimento Insieme Si Può e mi volevo congratulare con l'Autore sia del blog che dell'Articolo sul Nostro Statuto Speciale e volevo invitarVi a leggere:
    Il nostro Movimento, Insieme Si Può, è a favore dello Statuto e vi spiego perché. http://www.insiemesipuo.info/insieme-si-puo-a-favore-dello-…
    ‪#‎InsiemeSiPuò‬ ‪#‎Sicilia‬

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  2. Grazie Alfio per il tuo commento! Nessuno meglio di te e del tuo giovane movimento "INSIEME SI PUO'", potrebbe comprendere l'importanza di uno Statuto che dia più forza all'autonomia della nostra terra. Rimane incomprensibile l'atteggiamento delle forze politiche locali e resta, al contrario, stimabile ed unico il tuo sforzo espresso con vera passione in favore dei valori della nostra terra. Quell'Autonomia che il tuo Movimento promuove, se messa a buon frutto, potrebbe riaccendere la speranza per tanti giovani che da questa terra rifuggono.
    Vincenzo

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  3. Se amiamo la nostra terra, Vogliamo fare qualcosa? Se la ‪#‎casta‬ politica non fa nulla, pensiamoci noi: ognuno con poco può contribuire al cambiamento.
    Il nostro Movimento nasce proprio per questo. Ripartiamo da noi e dalla ‪#‎Sicilia‬. Per sostenerci, date un'occhiata sul nostro sito e se volete, dateci una mano!!!

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