18 set 2015

Riforme: la furbizia comunicativa di un Premier che trascura sempre nel merito



di vincenzo cacopardo
Qualcuno dice che nella riforma del Senato andiamo troppo di fretta...ora...questa riforma aspetta da circa settant'anni” declamando queste parole con abile furbizia comunicativa ..il premier Renzi la gira a suo vantaggio. Quando..chi è attento.. sa bene che non si tratta di questa riforma, ma della peculiarità stessa della riforma...cioè che quello che si contesta non è una riforma, ma il merito di quella che lui pretende debba essere approvata. Ha sempre proceduto in questo senso il percorso del sindaco d'Italia mettendosi contro chi contesta il merito.. oltre che il metodo.. con cui affrontano le sue riforme coprendosi con una comunicazione faziosa e facinorosa. In tal modo glissando ogni altro dialogo in proposito...

Come si trattasse di cambiare una gomma dell'auto..Per lui...cavalcare le riforme sembra essere un gioco..in forza del fatto che oggi rappresenta una politica assoluta.. godendo dell'esagerata doppia carica di segretario di Partito e Presidente del Consiglio..(tema sul quale dovrebbe affrontarsi l'illogico conflitto persino all'interno del suo Partito) senza alcun passaggio di elezioni politiche e che gli consente persino di nominare un presidente della Repubblica. Questa della riforma del Senato che, l'ormai monocorde, Salvini vuole fare apparire come una discussione a cui i cittadini non devono prestare una giusta attenzione, rappresenta, al contrario, un considerevole riordino istituzionale al quale bisogna prestare la dovuta attenzione, poiché da questo riordino partono le leggi che influenzano sulla conduzione del Paese. Salvini ormai batte unicamente su una più comoda strada della riforma Fornero.. trascurando una riorganizzazione che influenzerà persino sulla stessa autonomia delle regioni.

Tutto ormai sembra deciso dall'alto... dalla stessa Europa che indica in Renzi il vero riformatore di un Paese ormai perso nei rivoli di una politica allo sbando. Ciò si evidenzia anche attraverso la sicumera e la supponenza dello stesso premier. Sono in molti in politica a vendersi al sistema invece di modificarlo...e lo fanno attraverso comode riforme che chiuderanno nel futuro ogni rispetto per un fondamentale principio di democrazia.

Ci si mette pure Confindustria ad esaltare i dati della crescita di cui Renzi si fa portatore..quando è del tutto evidente che il forte calo del petrolio e il Q.I. di Draghi ha offerto logici benefici all'economia del Paese...Ma quello che fa pensare è la continua enfasi su uno sviluppo che nella realtà non appare: In un contesto internazionale in cui tutta l'Europa stenta a crescere ...giusto il nostro martoriato Paese riesce a farlo!... Con un Sud ridotto al lumicino ..la crescente corruzione..il costo della progressiva invasione di immigrati..una giustizia ancora non riformata..e tutto il resto......Auguriamoci che tutto ciò sia vero e non sia la voce di coloro che guidano la società attraverso una forza economica finanziaria che impone un falso e conveniente ottimismo. L'ottimismo potrebbe andare bene se poi nella realtà non vi fossero nel futuro risvolti negativi che potrebbero arrecare maggiori danni ad una società ormai del tutto impoverita.

Al Senato intanto tutto andrà come già stabilito..Renzi trionferà per l'interesse di coloro che pur non d'accordo con questa riforma, hanno stabilito per un proprio interesse di assecondarlo, ma trionfare in questa politica non significa vincere!   

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