17 set 2015

Tra illegalità e mancanza di infrastrutture..


IL SUD MERITA DI PIU'

La legalità è sicuramente un principio sul quale lavorare, ma è sopratutto un valore da ricercare..poiché, se è vero che senza un principio di legalità non cresce sviluppo, è anche vero che senza un funzionale sviluppo.. non potrà mai affermarsi un giusto processo di legalità.”

Quando si pensa in modo assai approssimativo che il problema possa essere nella testa e nel cuore dei cittadini che vivono al sud... napoletani, siciliani, calabresi, i quali fino a quando non decideranno di diventare italiani ed europei abbandonando il crimine.. non ci potrà mai essere forza pubblica capace di batterlo e di rimuoverlo, non si fa altro che generalizzare un problema che ha inizio soprattutto dalla evidente mancanza di un progresso che già da tempo doveva partire da un impegno da parte dello Stato in direzione delle indispensabili infrastrutture. Mancando queste ed il lavoro che vi gira intorno... non si potrà mai mettere in moto un progresso e non potranno mai essere le piccole evidenze locali private a far progredire un territorio che necessita di un compito che nessun politico da anni ha mai considerato con attenzione e vero interesse sociale.
Al contrario.. al nord, malgrado le innumerevoli illegalità sulle grandi opere, non si è mai trascurato tale impegno!

Quando si parla del Sud..il riferimento è sempre quello dell'illegalità...A differenza che per la magistratura..per un vero politico, il funzionamento del sistema dovrebbe essere visto come un principio fondamentale anteposto a quello della legalità. Un pensiero che non può essere interpretato in modo diverso se non attraverso un’ottica che tende a porre la legalità come il fine costruttivo di un valore ed il funzionamento del sistema come mezzo per dare corpo allo stesso principio. Attenzione..dunque..ogni pretesa di “legalità”, per quanto giusta possa essere in linea di principio, non potrà che camminare di pari passo con il buon funzionamento di una società...insomma: non si potrà mai pretendere dai cittadini di un territorio il vero rispetto per un sistema quando lo stesso, mal funzionante, finisce col frustrare altri e più importanti principi come quelli del lavoro..della giustizia e di una vera democrazia. La legalità è sicuramente un principio sul quale lavorare, ma è sopratutto un valore da ricercare..poiché, se è vero che senza un principio di legalità non cresce sviluppo, è anche vero che senza un funzionale sviluppo.. non potrà mai affermarsi un giusto processo di legalità.

Detto questo..il problema che attanaglia da decine d'anni tutto il meridione..non è mai stato affrontato col giusto metodo e le giuste idee. Se nel passato l’arretratezza del meridione era in parte dovuta alle difficoltà ambientali e concrete che dovevano affrontare i suoi abitanti, come i terreni argillosi e cretosi, le lunghe siccità, la malaria e l’isolamento geografico. Con la comparsa dell’apposita Cassa del Mezzogiorno, che fu creata per una migliore progettazione e una spesa controllata e che avrebbe potuto avere un ruolo importantissimo ancora oggi, si è ha finito con arrecare maggior danno all’economia del Sud del Paese. Essa andava sicuramente ridisegnata per una migliore efficienza ed una minor presenza politica che ha finito, nel tempo, col crearvi un forte centro di potere. Ciò ha generato la costruzione di opere non del tutto utili per lo sviluppo del territorio. Per il Sud abbiamo diverse volte assistito ad un falso e non appropriato sviluppo nel settore petrolchimico, o supportato da una new economy spesso instabile dove sarebbero dovute servire strutture e conoscenze più adatte. Infine si sono sfruttate spesso agevolazioni senza un vero arricchimento per il territorio. Agevolazioni prestate a puro scopo speculativo.

Dopo l’ingresso del nostro Paese in Europa, il problema del Mezzogiorno non può che essere affrontato nel contesto più ampio di un Parlamento ed di un Governo Internazionale. Un problema che avrebbe, già da tempo, dovuto impegnare meglio le forze politiche governative del nostro Paese col fine di riuscire a soddisfare un primario bisogno di occupazione. I forti contrasti regionali del nostro variopinto Paese hanno sempre richiesto una distinta autonomia locale attraverso l’uso di un federalismo amministrativo suggerito da un pensiero politico più completo. Questa è anche la ragione per la quale può sembrare anomalo impegnarsi oggi in un federalismo fiscale trascurando l’aspetto amministrativo storico culturale di un sistema regionalizzato come il nostro. Alcune Regioni del sud del Paese si trovano oggi in netto svantaggio rispetto ad altre e questo divario si sarebbe dovuto ridurre, sicuramente prima dell’ingresso del nostro Paese in Europa, con un’azione politica nazionale logicamente coordinata con le amministrazioni locali.

Ritornando quindi alle responsabilità..non possiamo, in tono approssimativo, responsabilizzare in pieno il Sud per l'aumento del crimine e dell'illegalità senza legarci ad un visione globale che ha visto uno Stato (e la sua incapace politica) trascurare l'interesse per lo sviluppo del meridione e operare con metodologie inadeguate..generando al contrario un accrescimento dell'illegalità che non poteva che essere previsto. Una cattiva politica che ha influenzato e condizionato il pensiero delle stesse politiche regionali del meridione edificatasi di conseguenza su un percorso che ha visto crescere incapacità e convenienze personali.

Oggi la percezione di una mancanza di infrastrutture si evidenzia in modo lampante per affrontare la concorrenza con le altre regioni del Paese e con l'intero panorama internazionale.La responsabilità dell'impoverimento del meridione non può mai prescindere da una visione di una impotente politica nazionale... così come l'incremento dell'illegalità di un territorio è sempre proporzionale alla mancanza di un impegno per il suo funzionale sviluppo.



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