10 set 2015

semplificazione e fretta.. idiomi di un premier sprezzante



di vincenzo cacopardo
Se è vero che la produzione di ricchezza rimane l'unico strumento di sviluppo, dal quale solo può derivare una qualche forma di redistribuzione..è anche vero che bisognerebbe muoversi attraverso strade che non condannino la società in un processo continuo di iniquità. Nella sostanza bisognerebbe procedere attraverso regole più appropriate, meno semplificative e con logiche che possano differenziarsi nella fase esegetica ed interpretativa.

La superficialità con la quale il governo Renzi procede sulle riforme e sulla legge di stabilità è il risultato evidente di una politica che, non avendo alcuna capacità di offrire idee innovative, procede come uno schiacciasassi verso dannose azioni di semplificazione: E' l' evidente uso spregiudicato della doppiezza politica del sindaco d'Italia, segno della più totale insensibilità nei confronti di quei cittadini creduloni ed onesti. Con la soppressione della emblematica imposta sulla prima casa (da operare, come è singolare, attraverso l'uso della sua usuale semplificazione), Matteo Renzi ferisce persino anche il pensiero di tanti esponenti del suo stesso Partito, che vedono dissolversi ogni schema punitivo sulle proprietà.

Questa sulla soppressione della tassa sulla prima casa somiglia tanto ad uno scoop.. e sarà davvero interessante capire come avverrà..in considerazione delle proposte espletative del governo che sembrano seguire la facile e nociva strada lineare per tutti i proprietari. Ma persino difficile da comprendere se per le amministrazioni comunali vi sarà veramente un rimborso su una tassa che ..per logica..spetterebbe loro .

Come può facilmente leggersi ogni strada seguita dal governo Renzi pare assumere costantemente la via facile e semplificativa per cercare di trovare in fretta ogni soluzione. Soluzioni affrontate con superficialità.. che oggi.. si cercano anche sulla riforma del Senato attraverso la figura e la voce della "bella addormentata tra i Boschi"...braccio armato del governo in Parlamento. A tal proposito sembrerebbe che l'iter alla Camera dovrà subire un rinvio trasformando questo esame del Senato in una (seconda) prima lettura che rinvierà di almeno sei mesi la sua approvazione definitiva. Si potrà sperare in qualche cambiamento più utile al processo di trasformazione di questa Camera politica.

Quello che si evidenzia sempre più è la politica facilona di un Premier assai presuntuoso ..priva di vere idee innovative a beneficio di un utile processo di trasformazione che, al contrario, esalta attraverso una comunicazione tanto faziosa quanto ipocrita in forza di un assurdo e conflittuale doppio ruolo (segretario del partito di maggioranza- Capo del governo) che lo rende inequivocabilmente poco equilibrato rispetto ad una condotta istituzionale che dovrebbe meglio distinguere i ruoli ed offrire maggiore assetto democratico.

Riforma del Senato, legge elettorale, quella sulla pubblica amministrazione, quella sulla liberalizzazione delle professioni, sulla scuola, sul lavoro ..etc..sono tutte riforme che partono da due principi cari al sindaco d'Italia e cioè .."semplificare..e correre"! Il risultato nel futuro potrebbe essere quello di un risvolto che vedrà molta confusione e l'identificazione di procedure illogiche e persino pericolose.
La politica deve saper ponderare e procedere per logiche funzionali.



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