Si
va avanti...si va avanti!...dichiara le ministra Boschi..in
riferimento alla legge del Senato.
Come
è dato capire tutto passerà alla faccia della faciloneria e della
inettitudine di chi oggi è in politica solo per semplificare ed a
beneficio di alcuni che si prestano a vendere il loro pensiero per
non perdere una poltrona comoda e quanto mai remunerativa. In fondo
cosa può importare come cambierà una Camera ad alcuni politici oggi
seduti in queste confortevoli poltrone ..quando .. il complesso di
tutte queste leggi costituzionali .. consente di poter restare
incollati al velluto rosso delle sedute per almeno altri due anni. Un
Senato che per storia ha sempre rappresentato una sorta di Camera
alta e che oggi viene completamente svuotato da un ruolo di grande
importanza.
E'
inutile forzare su quella che sarebbe stata una idea più funzionale
e cioè .. la volontà di renderla più utile.. non concorrenziale
all'altra Camera...senza per questo restituirla
praticamente inutile e persino rappresentata da un insieme di persone
fin troppo diverse indicate da chi oggi siede al comando dei Partiti
più forti. Ma è il complesso d'insieme di tutte queste riforme che
desta inquietudine anche se si vuole fare intendere che ciò viene
fatto in nome di una semplificazione utile per rendere più facile il
percorso della definizione delle leggi.
Oggi
si sottovaluta questa riforma del Senato...asserendo che i cittadini
se ne fregano poiché i loro problemi sono concentrati sui temi del
lavoro e del loro sostentamento. Ma chi conosce in profondità questi
aspetti istituzionali.. non può non soffermarsi sull'importanza che
tali riforme hanno sulla conduzione di una politica governativa che
determina in seguito..tutto il resto. La tecnica di sottovalutare
questo tema è subdola e mira a distrarre l'attenzione che ogni
cittadino dovrebbe evere sulla questione.
Oltre
al discusso articolo 2 (composizione del Senato)..un altro articolo
che tende a sottovalutarsi è quello dell'art 1 (ossia le sue vere
funzioni) che attualmente sembrano poco chiare e per niente
funzionali. Nell'esame degli emendamenti alle riforme costituzionali
in Commissione Affari costituzionali, saranno considerati
inammissibili gli emendamenti all'Articolo 2, tranne il comma 5
modificato dalla Camera, a meno che non ci sia un accordo politico da
parte di tutti i gruppi...( un accordo politico che..in realtà..
potrebbe suonare come una posizione di convenienza.. più che di
pensiero)
In
Commissione è iniziata l'illustrazione degli emendamenti da parte
dei presentatori.
Quello
che si intuisce e che gli emendamenti all'Articolo 2 del ddl Boschi
saranno considerati inammissibili perché esso è stato votato in
doppia lettura conforme sia dal Senato che alla Camera. L'Articolo
104 del regolamento di Palazzo Madama permette di presentare
emendamenti solo nelle parti del testo toccate da modifiche della
Camera. Per questo motivo verranno ammessi gli emendamenti solo al
comma 5 dell'Articolo 2. Le modifiche ai testi approvati con doppia
seduta conforme, sembrano modificabili solo se c'è l'accordo di
tutti i gruppi parlamentari, secondo il principio del diritto
parlamentare.
Tutto
pare essere in mano delle decisioni del presidente del Senato..ed in
queste ore sapremo come si svilupperà l'intera faccenda, ma quello
che si intuisce e preoccupa è la costante indecisione di chi, pur
non condividendo tale riforma, continuerà a vendersi ad un voto per
una comune logica di convenienza personale.
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