16 set 2015

Senato...avanti tutta!


di vincenzo cacopardo
Si va avanti...si va avanti!...dichiara le ministra Boschi..in riferimento alla legge del Senato.

Come è dato capire tutto passerà alla faccia della faciloneria e della inettitudine di chi oggi è in politica solo per semplificare ed a beneficio di alcuni che si prestano a vendere il loro pensiero per non perdere una poltrona comoda e quanto mai remunerativa. In fondo cosa può importare come cambierà una Camera ad alcuni politici oggi seduti in queste confortevoli poltrone ..quando .. il complesso di tutte queste leggi costituzionali .. consente di poter restare incollati al velluto rosso delle sedute per almeno altri due anni. Un Senato che per storia ha sempre rappresentato una sorta di Camera alta e che oggi viene completamente svuotato da un ruolo di grande importanza.

E' inutile forzare su quella che sarebbe stata una idea più funzionale e cioè .. la volontà di renderla più utile.. non concorrenziale all'altra Camera...senza per questo restituirla praticamente inutile e persino rappresentata da un insieme di persone fin troppo diverse indicate da chi oggi siede al comando dei Partiti più forti. Ma è il complesso d'insieme di tutte queste riforme che desta inquietudine anche se si vuole fare intendere che ciò viene fatto in nome di una semplificazione utile per rendere più facile il percorso della definizione delle leggi.

Oggi si sottovaluta questa riforma del Senato...asserendo che i cittadini se ne fregano poiché i loro problemi sono concentrati sui temi del lavoro e del loro sostentamento. Ma chi conosce in profondità questi aspetti istituzionali.. non può non soffermarsi sull'importanza che tali riforme hanno sulla conduzione di una politica governativa che determina in seguito..tutto il resto. La tecnica di sottovalutare questo tema è subdola e mira a distrarre l'attenzione che ogni cittadino dovrebbe evere sulla questione.

Oltre al discusso articolo 2 (composizione del Senato)..un altro articolo che tende a sottovalutarsi è quello dell'art 1 (ossia le sue vere funzioni) che attualmente sembrano poco chiare e per niente funzionali. Nell'esame degli emendamenti alle riforme costituzionali in Commissione Affari costituzionali, saranno considerati inammissibili gli emendamenti all'Articolo 2, tranne il comma 5 modificato dalla Camera, a meno che non ci sia un accordo politico da parte di tutti i gruppi...( un accordo politico che..in realtà.. potrebbe suonare come una posizione di convenienza.. più che di pensiero)

In Commissione è iniziata l'illustrazione degli emendamenti da parte dei presentatori.

Quello che si intuisce e che gli emendamenti all'Articolo 2 del ddl Boschi saranno considerati inammissibili perché esso è stato votato in doppia lettura conforme sia dal Senato che alla Camera. L'Articolo 104 del regolamento di Palazzo Madama permette di presentare emendamenti solo nelle parti del testo toccate da modifiche della Camera. Per questo motivo verranno ammessi gli emendamenti solo al comma 5 dell'Articolo 2. Le modifiche ai testi approvati con doppia seduta conforme, sembrano modificabili solo se c'è l'accordo di tutti i gruppi parlamentari, secondo il principio del diritto parlamentare.

Tutto pare essere in mano delle decisioni del presidente del Senato..ed in queste ore sapremo come si svilupperà l'intera faccenda, ma quello che si intuisce e preoccupa è la costante indecisione di chi, pur non condividendo tale riforma, continuerà a vendersi ad un voto per una comune logica di convenienza personale.


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