di vincenzo cacopardo
Non è facile..nè tanto digeribile sopportare il saccente sindaco d'Italia intervistato dal bravo, ma servile Vespa nel suo studio di Porta a Porta. Con la solita disinvoltura il Premier fa uscire dal suo cilindro l'annoso ed irrisolto problema delle pensioni e fa entrare il Sud (senza tra l'altro accennare ad alcuna idea in proposito ..ma con le solite vecchie proposte sulle diminuzioni fiscali).
Non è facile..nè tanto digeribile sopportare il saccente sindaco d'Italia intervistato dal bravo, ma servile Vespa nel suo studio di Porta a Porta. Con la solita disinvoltura il Premier fa uscire dal suo cilindro l'annoso ed irrisolto problema delle pensioni e fa entrare il Sud (senza tra l'altro accennare ad alcuna idea in proposito ..ma con le solite vecchie proposte sulle diminuzioni fiscali).
L'atteggiamento
del primo ministro sembra rimanere identico nei mesi che
trascorrono...non mostra un briciolo di umiltà e continua a parlare
con disinvoltura di promesse per il futuro. Con la capacità di far
apparire una novità tutto ciò di cui nel passato non si è
occupato..prosegue rapido con l'uso di una comunicazione faziosa e
stancante (Sullo sfondo slice che contengono dati Istat alquanto
inverosimili riferiti alla crescita del sud.)
Secondo
Renzi nella legge di stabilità non c'è spazio per tutto e per
tutti! Per cui oggi tira fuori il problema del Sud.. al quale in
quasi due anni non si è mai dedicato. Come fosse uno scherzo
accenna:
"Per
la flessibilità in uscita, c'è un evidente problema di risorse
oltreché di merito. Quindi .. si è deciso di destinare i
soldi altrove”...aggiungendo che si sta lavorando di dare
quanti più fondi al Sud e allo sviluppo...Si! ..ma a quale
sviluppo?..Quali idee in proposito.. da chi non si è mai messo ad
analizzare seriamente i problemi inerenti il Mezzogiorno? Si
continua su proposte vecchie come il credito di imposta e c'è chi
suggerisce di far proseguire nel Mezzogiorno la decontribuzione per i
nuovi assunti al Sud per un altro anno..Tutte belle cose, ma che...
come per il jobs act... mancano della fondamentale idea.. e cioè
quella di aiutare la ricerca di nuove iniziative, poiché se il
lavoro manca, non può avere alcun senso trovare regole fiscali e
crediti di imposte.
Per
quanto concerne le pensioni..il premier dichiara che si sta studiando
un meccanismo che sia a costo zero per chi volesse uscire dal lavoro
in anticipo rispetto all'età di vecchiaia. E' di sicuro una buona
idea... e già da tempo che se ne parla, ma ancora nulla pare
scorgersi all'orizonte: A tal proposito appare evidente e del tutto
incomprensibile (ovvero forse politicamente fin troppo comprensibile)
come Renzi abbia preferito aiutare attraverso il bonus degli ottanta
euro solo una fascia di impiegati a sfavore di chi ancora oggi in
pensione rimane sulla evidente soglia della povertà. Anche le
speranze di inserire nella legge di stabilità una norma sulle
pensioni per correggere l'innalzamento dovuto al provvedimento
Fornero, sembrano disattese.
“Con
ogni probabilità, bisognerà aspettare” spiega il premier,
"sulle pensioni non siamo nemmeno partiti per un principio di
buon senso: negli ultimi anni passati tutti gli hanno messo mano
sulle pensioni”..facendo intendere che il suo governo metterà
mano solo quando sarà sicuro di poterlo fare! In sostanza, non si
possono spostare risorse aggiuntive verso la previdenza..e
cioè..ancora nulla!.
Secondo
Renzi la necessità primaria adesso è il Meridione...come si fosse
accesa all'improvviso una lampada!.Ma anche qui...malgrado il ritardo
sulla questione abbandonata.. il tempo trascorre e le idee non si
scorgono..quando resta evidente per questo territorio, un impegno
verso un piano infrastrutturale da esporre con logica e funzionalità.
Il
sindaco d'Italia, con l'ipocrisia che lo distingue, ripete che il
suo scopo è quello
fare un Paese più semplice. "Non
entro nelle tecnicalità, dico solo che con le riforme dobbiamo
farle..
punto!”.
Entro
il 15 Ottobre si decide al Senato. E poi, dopo sei letture
parlamentari, saranno gli italiani a decidere con un referendum sì o
no. E poi dicono che non è un processo democratico, alla faccia...".
Con ciò dimostrando palesemente quel “semplicismo” di cui si è
sempre parlato..espresso da chi non intende entrare nel merito di
argomenti che, al contrario, dovrebbero trovare riscontro in uno
scambio per la ricerca di un vero funzionamento del sistema.
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