Il
vice-direttore del settimanale “Famiglia Cristiana”
,
responsabile dell’edizione online del giornale, specializzato sugli
avvenimenti Esteri, con questo articolo mette un punto deciso su una
realtà politica internazionale. Una politica estera spesso
manipolata a favore di quell'americanismo accentratore che pare voler
dominare ancora in un terrirorio mediorientale lontanissimo dai suoi
confini..Scaglione rappresenta quella che ancora oggi appare una
realtà dominante che continua a mettere da un lato il buono (gli
Stati Uniti con la Nato) contrapposto a quello cattivo denominato
impero del male (la Russia) . Lo fa con sottile ironia, ma anche con
dovuto rispetto nel quadro di una realtà ormai quasi difficile da
avversare, mettendo in evidenza tutta l'ipocrisia di un'Europa che..
restando immobile...riversa miliardi di Euro ad uno stato della Nato
di sicuro assai ambiguo.
Vincenzo
cacopardo
Noi
occidentali siamo proprio fortunati! Sappiamo che la Russia è
l'impero del male e che, quindi, nulla dalla Russia può venire che
non sia menzogna. Pensate che disastro, se non fosse così.
Se
non fosse così, dovremmo pensare che la Turchia, un Paese a cui
l'Unione Europea, per mano della signora Mogherini (appunto Alto
rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di
sicurezza, dicesi sicurezza!) vorrebbe
consegnare 3 miliardi per controllare i confini e impedire che i
profughi siriani si riversino verso l'Europa, usa
uno dei suoi confini, quello con la Siria, per fare affari con i
jihadisti che mettono a ferro e fuoco la Siria, producendo appunto
quei profughi. Un bellissimo sistema, quello turco, per guadagnare
tre volte su un'unica tragedia: comprando petrolio e opere d'arte
dall'Isis; vendendo all'Isis armi e altre attrezzature e facendo
passare i foreign
fighters che
vanno a rinforzare le sue file; infine, obbligandoci a versare
milioni se non vogliamo veder arrivare i profughi.Certo, l'impero del
male ha prodotto foto e testimonianze.
E
anche chi scrive, visitando il Kurdistan iracheno, non ha mancato di
notare le
centinaia e centinaia di autobotti che ogni giorno partono per la
Turchia, cariche di petrolio "clandestino", quello che il
Kurdistandovrebbe
vendere attraverso il ministero del Petrolio di Baghdad e invece
vende per conto proprio. Qualche tempo fa, inoltre, Hisham
al-Brifkani, iracheno e presidente della commissione Energia della
provincia di Ninive, aveva pubblicamente detto che le forniture di
petrolio contrabbandato dall’Isis in Turchia avevano raggiunto un
massimo di 10 mila barili al giorno, per assestarsi poi sui 2 mila
barili, anche se molti altri esperti parlavano di un potenziale da
250 mila barili al giorno.
Ma
non importa, per fortuna l'ha detto l'impero del male e noi sappiamo
che son tutte frottole. Il che ci tranquillizza a cascata. Perchè se
la Turchia è amica dell'Isis, che cosa sono gli amici della Turchia?
Barack Obama, per esempio. Il
superdemocratico Nobel per la Pace che, quando la Turchia abbatte un
aereo russo dice "la Turchia ha diritto a difendere i suoi
confini" come se la Turchia fosse stata attaccata,
e
quando i russi mostrano le foto dei traffici al confine ribatte "la
Turchia non c'entra"? Se non sapessimo che l'impero del male
mente sempre, potremmo persino pensare che è Obama a mentire. E'
Obama che spalleggia gli amici dei terroristi. E' Obama che finge di
combattere l'Isis, lasciandogli invece aperte tutte le porte di
rifornimento: quelle della Turchia, certo, ma anche quelle del Golfo
Persico, le cui monarchie continuano imperterrite a distribuire
quattrini e armi ai jihadisti.Dovremmo
persino pensare (ma qui siamo proprio al colmo) che i
satelliti del Pentagono hanno qualche disfunzione. Se
un aereo russo esplode sul Sinai, dopo un paio d'ora sanno dirti per
filo e per segno che cos'è successo. Ma se lunghissime colonne di
autobotti attraversano il deserto (o una non meno lunga colonna di
mezzi e blindati carichi di miliziani solca per ore il deserto per
raggiungere Palmira) non vedono nulla. Misteri della tecnologia.
Non
è dunque una gran fortuna sapere che l'impero del male mente sempre?
E che sospiro di sollievo sapere che in ogni caso, a tenerlo a bada,
c'è la Nato. L'Alleanza
militare che per due anni ha taciuto sui maneggi della Turchia, e sul
transito di armi e foreign
fighters verso
la Siria, ma
si è tanto tanto preoccupata dei bombardamenti russi sui ribelli. E
che adesso, di fronte al generale smandrappamento dei suoi amici, e
al "liberi tutti" nell'intervento anti-Isis in Siria
(Germania, Francia e Gran Bretagna perché l'opinione pubblica non
sopporta più le ciance, la Cina in nome di vecchi alleanze), non sa
far altro che organizzare qualche provocazione a base di aerei
abbattuti, Governi ucraini all'attacco e inviti al Montenegro.
Quindi
che gran fortuna che l'impero del male menta sempre. Se no, sai
quanto ci dovremmo preoccupare?
Fulvio Scaglione
Nessun commento:
Posta un commento