14 apr 2016

Referendum: L'autocrazia che definisce una comoda governabilità



A ottobre l'importante referendum in materia costituzionale: In realtà l'arrogante progetto di una politica che mira a sostenere ancora questo insensato sistema politico
di vincenzo cacopardo

Cosa vuol dire cambiamento… quando con tanta forza si vogliono imporre riforme additando chi non le condivide come un anti riformista? Cosa significa cambiare in meglio..quando si tende a voler escludere la voce dei tanti opponendovi una fermezza ed una determinazione che poco si sposano con una politica che si dovrebbe democratica? Ed infine..come si può pretendere una collaborazione da parte dei cittadini..quando saranno proprio loro gli eterni esclusi da un qualunque consenso sulle regole del gioco di cui tanto parla Matteo Renzi?

Quando il furbo premier, continuando a parlare con slogan e con adulazione verso i cittadini, predica in favore delle riforme costituzionali, sembra sottovalutare l’importanza di una utile funzione che la politica deve avere per raggiungere il risultato primario del suo stesso compito: Qualunque riforma, se non coerente ed utile allo scopo, non potrà che risultare superflua se non addirittura ritorcersi contro il funzionamento delle stesse istituzioni..potendo persino.. arrecare maggiori danni.

Tutte le riforme del superbo sindaco d’Italia sono studiate ad arte per chiudere definitivamente la strada ad una politica più libera nel pensiero e questo.. proprio per salvaguardare una governabilità sicura: Sostenere che cambiare è necessario operando in tal modo chiudendo le strade ad una vera rappresentanza democratica..è sicuramente peggio che non cambiare!

Perciò quando Renzi con estrema furbizia recita la solita ramanzina “chi è col cambiamento è con lui e chi non è con lui non vuole il cambiamento” ...non fa che prendersi gioco dei cittadini agendo su due punti che lui stesso conosce bene : L'uno quello di fare forza sull'ignoranza dei tanti che non riescono ad approfondire e comprendere l'argomento delle riforme costituzionali facendosi abbindolare dai termini “semplificazione e risparmio”, l'altro è la poca volontà di volersi recare alle urne per un ulteriore referendum.

Il suo processo di rinnovamento è simulato.. vestito di in una falsa democrazia, ma in realtà autocratico unicamente in favore di una governabilità..quando tutti dovremmo comprendere che governare è un logico fine e non potrà mai essere anteposto come assoluto principio: Si chiude definitivamente la strada ad una ricerca della politica dettata dai tanti movimenti oggi in essere e ad una innovazione dinamica che ogni politica libera nel pensiero dovrebbe rispettare. Non è difficile prevedere come ogni principio simile finirà col soffocare le idee per poi scoppiare per effetto di una cultura che non potrà più ammettere imposizioni assolute così poco democratiche.

É possibile che in tal modo la vittoria per Renzi potrebbe essere totale.. grazie soprattutto alla mancanza di una vera conoscenza sull'argomento da parte di tanti cittadini.. Se. la sua riforma passerà..il caos si rivelerà solo dopo qualche mese e cioè quando finalmente tutti si potranno rendere conto con i fatti in quale trappola si è cascati. Cambiare è più che necessario, ma fingere di cambiare simulando in peggio od in modo illogico, creerà maggior danno al processo di crescita dell’intero Paese e non darà più spazio alla forza delle idee.


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