10 ott 2016

I Partiti.... tra nomine e preferenze


di vincenzo cacopardo

I Partiti politici hanno un ruolo decisamente importante nella ricerca di nuovi percorsi della politica. 
La Costituzione Italiana riconosce il loro ruolo  quando scrive, all’art. 49, che «tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale» In realtà dovrebbero occuparsi dei Partiti solo coloro che appartengono a quel lavoro di ricerca e di analisi dottrinale legato all’attività parlamentare in dialogo con la società civile. Lavoro che possa istruire in continuità nuove idee e procedure per una politica più moderna. Un Partito dovrebbe quindi essere una vera e propria officina di studio in continua ricerca.

Nello stato attuale tutto ciò non esiste e queste organizzazioni finiscono col dipendere spesso dalle decisioni di pochi e dall'effettivo comando di un esecutivo. Il dibattito odierno vede oggi una netta contrapposizione tra chi pensa ad una nomina dettata dalla volontà dei Partiti che scelgono le figure e da altri (oggi in maggioranza) che preferirebbero una diretta preferenza per il ruolo parlamentare.

Ma la scelta su nominati o preferenze sta tutta proprio nella volontà di volere dare ordine e disciplina a queste organizzazioni! Non esiste il fatto che una delle due scelte possa essere giusta e l'altra sbagliata, quando si prescinde da un cambiamento che si potrebbe operare in favore di un utile funzionamento all'interno di queste organizzazioni politiche!

Se si intende lavorare in favore di un funzionamento dei Partiti attraverso regole in senso positivo, ogni nomina Parlamentare potrebbe essere effettuata con equilibrio ed in base a capacità e predisposizioni...poichè il Partito stesso potrebbe valutarne l'integrità e le capacità. Se altrimenti si lasciano i Partiti così come attualmente sono, cioè privi di regole precise e disciplina conseguente, resta chiaro che le nomine non potrebbero mai soddisfare.. se non a beneficio delle più desiderate preferenze!

Ma nelle preferenze resta comunque un grosso handicup..Rimane il dubbio delle figure dietro la quali potrebbero nascondersi personaggi votati non esattamente per le loro capacità, ma per favoritismi o sconsiderati opportunismi dettati da manovre poco corrette...Proprio per il fatto che meno si conoscono! Inoltre ciò, in un modo o in un altro, finisce col favorire sempre più spesso personalità facoltose a discapito dei tanti che potrebbero apportare migliori risultati per capacità ed inventiva. E' quindi necessario dare ordine ed efficacia all'articolo 49 della Costituzione che in sé rimane fin troppo generico.



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