si avvicinano le amministrative
di vincenzo cacopardo
La
città di Palermo appare ormai addormentata e succube..E' stata più
volte violentata nell'immagine e disfatta nelle sue potenziali
risorse.. sia artistiche che culturali: Non sembra per niente essere
stata la culla di una civiltà e di quella cultura che ha visto
nascere la lingua italiana sotto il regno normanno di Federico
secondo.
Le
ultime amministrazioni non sembrano aver dato vita...nè risvegliato
il compiacimento di una città che vanta e detiene un patrimonio
artistico e di bellezze naturali particolari, ma ..al contrario, ha
sprecato tutto ciò attraverso la costruzione selvaggia di edifici
sempre più volgari nell'architettura e persino devastanti nella
imbarazzante varietà delle sue facciate: Immobili mal disposti sul
piano urbanistico come vi fosse stata una selvaggia edificazione che
ha visto sempre più un prevalere del cattivo gusto. Inoltre i colori
variopinti dei palazzi costruiti dopo gli anni settanta.. senza alcun
criterio e la dovuta sobrietà, ne hanno caratterizzato in peggio
l'aspetto.
Oggi
Palermo rimane una città silente... chiusa in se stessa..persino cinica..nella
inutile attesa che qualcosa possa cambiare..Che possa essere
amministrata in favore di un cambiamento che davvero le spetterebbe.
Che possa mettere in risalto le sue bellezze attraverso un rispetto
che è dovuto agli stessi cittadini che la vivono..Che possa offrire
al turismo tutta l'arte e la cultura contenuta nelle sue nascoste
bellezze.
Come
in tanti fanno osservare... oggi si tratta di cambiare questa città
facendo appello alla ragione ed al buon senso, ma anche ad un metodo.
Se per quanto riguarda un cambiamento sembra impellente curarsi di
più dell'aspetto di una politica locale che metta al centro le
priorità e le valenze della città alienandosi da una visione
politica nazionale che non le potrà mai rendere il merito
necessario, sul piano del metodo resta indispensabile unire le forze
e stringere un'alleanza con le realtà autonome ed i movimenti locali
che vogliono davvero proteggere e far crescere questa città a
beneficio della sua innata forza naturale.
Palermo
è la quinta metropoli dell’intera Repubblica e la più grande
città della nostra regione. Vi sono questioni da affrontare per
farla rinascere con coerenza in direzione di uno sviluppo qualitativo
e non di scopiazzatura di quelle metropoli asettiche del Nord legate
ad una industrializzazione ed una realtà di crescita ben diversa.
Come qualcuno afferma:Non occorre un generico impegno per la cultura
come risorsa, ma promuovere iniziative concrete idonee al recupero di
una profonda identità cittadina..riconquistando quell'’orgoglio..
ormai perso.. di essere palermitani.
Bisogna
anche comprendere che, la nota mentalità fatta di prepotenza e di
mancanza del senso civico, non potrà mai combattersi con esclusive
azioni repressive. Occorrerà offrire ai cittadini una idonea
convivenza, rendendo i servizi più utili e funzionali, al fine di
stroncare la mentalità della prepotenza e della sopraffazione. Se da
un lato bisognerà far crescere una cultura della legalità,
dall'altro.. bisognerà anche presentarsi con un progetto che possa
prevedere una migliore funzionalità dei servizi, dell'ordine e di
severi controlli.
Ma
anche qui..occorre partire dai valori per un riscontro più utile con
i principi! Per
una più che giustificata motivazione che ci deve spingere a credere
in un futuro migliore e per una città che non vogliamo per niente
vedere soccombere ad un immobilismo congenito, a volte fin troppo
radicato, dobbiamo inevitabilmente far forza sulle idee e
sull'impegno stesso della cittadinanza. Ecco perchè oggi
occorre una sindacatura più consapevole del proprio ruolo... non
attaccata ai concetti dei grandi Partiti, ma concentrata sulle forze
reali nel territorio.. che vedono in quei cittadini che amano questa
città.. un impegno chiaro sulle questioni più inerenti in difesa
del patrimonio e del meglio della propria cultura.
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