14 dic 2016

PALERMO: I valori di una città ormai silente

si avvicinano le amministrative
di vincenzo cacopardo

La città di Palermo appare ormai addormentata e succube..E' stata più volte violentata nell'immagine e disfatta nelle sue potenziali risorse.. sia artistiche che culturali: Non sembra per niente essere stata la culla di una civiltà e di quella cultura che ha visto nascere la lingua italiana sotto il regno normanno di Federico secondo.

Le ultime amministrazioni non sembrano aver dato vita...nè risvegliato il compiacimento di una città che vanta e detiene un patrimonio artistico e di bellezze naturali particolari, ma ..al contrario, ha sprecato tutto ciò attraverso la costruzione selvaggia di edifici sempre più volgari nell'architettura e persino devastanti nella imbarazzante varietà delle sue facciate: Immobili mal disposti sul piano urbanistico come vi fosse stata una selvaggia edificazione che ha visto sempre più un prevalere del cattivo gusto. Inoltre i colori variopinti dei palazzi costruiti dopo gli anni settanta.. senza alcun criterio e la dovuta sobrietà, ne hanno caratterizzato in peggio l'aspetto.

Oggi Palermo rimane una città silente... chiusa in se stessa..persino cinica..nella inutile attesa che qualcosa possa cambiare..Che possa essere amministrata in favore di un cambiamento che davvero le spetterebbe. Che possa mettere in risalto le sue bellezze attraverso un rispetto che è dovuto agli stessi cittadini che la vivono..Che possa offrire al turismo tutta l'arte e la cultura contenuta nelle sue nascoste bellezze.

Come in tanti fanno osservare... oggi si tratta di cambiare questa città facendo appello alla ragione ed al buon senso, ma anche ad un metodo. Se per quanto riguarda un cambiamento sembra impellente curarsi di più dell'aspetto di una politica locale che metta al centro le priorità e le valenze della città alienandosi da una visione politica nazionale che non le potrà mai rendere il merito necessario, sul piano del metodo resta indispensabile unire le forze e stringere un'alleanza con le realtà autonome ed i movimenti locali che vogliono davvero proteggere e far crescere questa città a beneficio della sua innata forza naturale.

Palermo è la quinta metropoli dell’intera Repubblica e la più grande città della nostra regione. Vi sono questioni da affrontare per farla rinascere con coerenza in direzione di uno sviluppo qualitativo e non di scopiazzatura di quelle metropoli asettiche del Nord legate ad una industrializzazione ed una realtà di crescita ben diversa. Come qualcuno afferma:Non occorre un generico impegno per la cultura come risorsa, ma promuovere iniziative concrete idonee al recupero di una profonda identità cittadina..riconquistando quell'’orgoglio.. ormai perso.. di essere palermitani.

Bisogna anche comprendere che, la nota mentalità fatta di prepotenza e di mancanza del senso civico, non potrà mai combattersi con esclusive azioni repressive. Occorrerà offrire ai cittadini una idonea convivenza, rendendo i servizi più utili e funzionali, al fine di stroncare la mentalità della prepotenza e della sopraffazione. Se da un lato bisognerà far crescere una cultura della legalità, dall'altro.. bisognerà anche presentarsi con un progetto che possa prevedere una migliore funzionalità dei servizi, dell'ordine e di severi controlli.


Ma anche qui..occorre partire dai valori per un riscontro più utile con i principi! Per una più che giustificata motivazione che ci deve spingere a credere in un futuro migliore e per una città che non vogliamo per niente vedere soccombere ad un immobilismo congenito, a volte fin troppo radicato, dobbiamo inevitabilmente far forza sulle idee e sull'impegno stesso della cittadinanza. Ecco perchè oggi occorre una sindacatura più consapevole del proprio ruolo... non attaccata ai concetti dei grandi Partiti, ma concentrata sulle forze reali nel territorio.. che vedono in quei cittadini che amano questa città.. un impegno chiaro sulle questioni più inerenti in difesa del patrimonio e del meglio della propria cultura.  

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