14 gen 2017

BANCHE E POLITICA..tra interessi e debiti insanabili

A vincere è sempre il più furbo..a pagare il più debole! La politica assente o complice!

di vincenzo cacopardo

Oramai sembra proprio un'abitudine quella dei grandi imprenditori( si fa per dire) di accreditarsi presso le grandi Banche, lasciando successivamente enormi buchi difficili da saturare sulle spalle degli ignari cittadini! Il caso MPS rimane ancora una volta emblematico di un sistema che si continua ad operare nel nostro Paese! Un caso che dimostra una totale mancanza da parte di uno Stato di affrettarsi in una logica di prevenzione che tarda sempre per comodo di una politica che ne rimane compromessa per interessi specifici o per favorire i furbi imprenditori .

I debitori insolventi del Monte dei Paschi..ai quali sono stati concessi prestiti di grossa taglia, sono stati autorizzati dai direttori di filiale con la sicura complicità di chi amministrava grazie anche  a chi gestisce il potere politico locale . Sono state autorizzate operazioni, frutto di relazioni coltivate da chi ha sempre controllato l'istituto e da chi lo ha guidato in senso operativo. Sappiamo ormai tutti che.. nel caso di Mps non è stata solo la politica locale a muoversi durante la gestione dell'ex presidente Giuseppe Mussari, ma la longa manus della Fondazione Mps che allora controllava la banca. Persino Confindustria pare vi abbia contratto interesse. E' ormai risaputo che molte delle relazioni di Confindustria con Siena si sono tradotte in poltrone ben remunerate.

I rapporti si sono continuati a consolidare poi negli anni in cui Montepaschi marciava tranquilla fino all'acquisto di Antonveneta. Da quel momento sembra che vi sia stata una serie di prestiti sopra ogni limite, non certamente tutti insolventi, ma molti, quelli più grossi, senza una reale visione di possibile rientro che ha destabilizzato l'equilibrio dell'istituto. Ricordiamo, in proposito... che la Banca lo scorso dicembre è stata salvata da un intervento pubblico per la terza volta in poco tempo (cioè con un intervento a debito che i cittadini dovranno sostenere) per la difficoltà di poter ricevere indietro i grandi affidamenti operati: È un elenco incompleto di alcuni dei principali detentori di “crediti deteriorati”, cioè prestiti che la banca ha concesso ma che ora ha difficoltà a recuperare. Si parla di 27 miliardi circa di crediti.

Ma la ragione è solo una e cioè che la maggior parte di questi crediti sono stati concessi sulla base approssimativa delle superficiali logiche politiche o per fare favori ad amici e alleati.

Oggi Banca Mps, nelle sue divisioni Capital Service ed ex Banca Antonveneta, ha chiesto un risarcimento di circa oltre 48 milioni di euro ai costruttori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, più altri co-imputati nel processo sul crac dell'ex Credito Cooperativo Fiorentino a Firenze. Mps è anche parte civile nel processo . Altre richieste di risarcimento sono arrivate dal liquidatore del Ccf e Bnl, Unipol, BPVi e Mb... Ma il problema rimane ed è sicuramente di matrice politica.. poiché se si è permesso ad imprenditori come De Benedetti, ad altri costruttori e complici finanzieri..di poter far uso di ogni possibile prestito al di là di un possibile progetto di sicuro rientro, non si è mai permesso di fare lo stesso con un qualsiasi piccolo imprenditore che nella sua più modesta richiesta di prestito (persino meglio garantita), non avendo alcun appoggio politico forte, gli è stato difficilmente concesso. Ma non basta! Il crac dell'istituto dovrà essere risarcito persino da chi nella popolazione non ha avuto ne arte né parte con tale istituto bancario.

Quale prevenzione ha mai fatto la politica di questi ultimi anni? Quale azione ha promosso in difesa dei risparmiatori un governo che oggi si alza in netto ritardo a difensore degli interessi dei cittadini e dei sani risparmiatori ai quali si impone contemporaneamente di compensare a loro spese il debito voluto da voraci imprenditori e finanzieri? Che ha fatto tale politica per ovviare a tutto ciò?..Si è cullata per anni ed anni senza alcuna proposta per difendere preventivamente i cittadini risparmiatori dai subdoli interessi dei potenti legati alla stessa politica dei grandi Partiti.


Questo è già di per sé uno dei più validi motivi che dovrebbe spingerci a non credere più a tali Partiti che hanno solo parlato e promesso senza effettivi provvedimenti: A quei contenitori di consensi vecchi, radicati ancora nel territorio, che hanno solo costruito propaganda a loro favore facendo uso di Banche per spolpare i risparmiatori e prendendo in giro un popolo che ovviamente non può più sentirsi protetto da un tale modo di far politica.  

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