A vincere è sempre il più furbo..a pagare il più debole! La politica assente o complice!
di vincenzo cacopardo
Oramai
sembra proprio un'abitudine quella dei grandi imprenditori( si fa
per dire) di accreditarsi presso le grandi Banche, lasciando
successivamente enormi buchi difficili da saturare sulle
spalle degli ignari cittadini! Il caso MPS rimane ancora una volta
emblematico di un sistema che si continua ad operare nel nostro
Paese! Un caso che dimostra una totale mancanza da parte di uno Stato
di affrettarsi in una logica di prevenzione che tarda sempre per comodo di una
politica che ne rimane compromessa per interessi specifici o per
favorire i furbi imprenditori .
I
debitori insolventi del Monte dei Paschi..ai quali sono stati
concessi prestiti di grossa taglia, sono stati autorizzati dai
direttori di filiale con la sicura complicità di chi amministrava grazie anche a chi gestisce il potere politico locale . Sono state
autorizzate operazioni, frutto di relazioni coltivate da chi ha
sempre controllato l'istituto e da chi lo ha guidato in senso
operativo. Sappiamo ormai tutti che.. nel caso di Mps non è stata solo
la politica locale a muoversi durante la gestione dell'ex presidente
Giuseppe Mussari, ma la longa manus della Fondazione Mps
che allora controllava la banca. Persino Confindustria pare vi abbia
contratto interesse. E' ormai risaputo che molte delle relazioni di
Confindustria con Siena si sono tradotte in poltrone ben remunerate.
I
rapporti si sono continuati a consolidare poi negli anni in cui
Montepaschi marciava tranquilla fino all'acquisto di Antonveneta. Da
quel momento sembra che vi sia stata una serie di prestiti sopra ogni
limite, non certamente tutti insolventi, ma molti, quelli più
grossi, senza una reale visione di possibile rientro che ha
destabilizzato l'equilibrio dell'istituto. Ricordiamo, in
proposito... che la Banca lo scorso
dicembre è stata salvata da un intervento pubblico per la terza
volta in poco tempo (cioè con un intervento a debito che i cittadini
dovranno sostenere) per la difficoltà di poter ricevere indietro i
grandi affidamenti operati: È un elenco incompleto di alcuni dei
principali detentori di “crediti deteriorati”, cioè prestiti che
la banca ha concesso ma che ora ha difficoltà a recuperare. Si parla
di 27 miliardi circa di crediti.
Ma
la ragione è solo una e cioè che la maggior parte di questi crediti
sono stati concessi sulla base approssimativa delle superficiali
logiche politiche o per fare favori ad amici e alleati.
Oggi
Banca Mps, nelle sue divisioni Capital Service ed ex Banca
Antonveneta, ha chiesto un risarcimento di circa oltre 48 milioni di
euro ai costruttori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, più altri
co-imputati nel processo sul crac dell'ex Credito Cooperativo
Fiorentino a Firenze. Mps è anche parte civile nel processo . Altre
richieste di risarcimento sono arrivate dal liquidatore del Ccf e
Bnl, Unipol, BPVi e Mb... Ma il problema rimane ed è
sicuramente di matrice politica.. poiché se si è permesso ad
imprenditori come De Benedetti, ad altri costruttori e complici
finanzieri..di poter far uso di ogni possibile prestito al di là di
un possibile progetto di sicuro rientro, non si è mai permesso di
fare lo stesso con un qualsiasi piccolo imprenditore che nella sua
più modesta richiesta di prestito (persino meglio garantita), non
avendo alcun appoggio politico forte, gli è stato difficilmente
concesso. Ma non basta! Il crac dell'istituto dovrà essere risarcito
persino da chi nella popolazione non ha avuto ne arte né parte con
tale istituto bancario.
Quale
prevenzione ha mai fatto la politica di questi ultimi anni? Quale
azione ha promosso in difesa dei risparmiatori un governo che oggi si
alza in netto ritardo a difensore degli interessi dei cittadini e dei
sani risparmiatori ai quali si impone contemporaneamente di
compensare a loro spese il debito voluto da voraci imprenditori e
finanzieri? Che ha fatto tale politica per ovviare a tutto ciò?..Si
è cullata per anni ed anni senza alcuna proposta per difendere
preventivamente i cittadini risparmiatori dai subdoli
interessi dei potenti legati alla stessa politica dei grandi Partiti.
Questo
è già di per sé uno dei più validi motivi che dovrebbe spingerci
a non credere più a tali Partiti che hanno solo parlato e promesso senza effettivi provvedimenti: A quei contenitori di consensi vecchi,
radicati ancora nel territorio, che hanno solo costruito propaganda a
loro favore facendo uso di Banche per spolpare i risparmiatori e
prendendo in giro un popolo che ovviamente non può più sentirsi
protetto da un tale modo di far politica.
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