31 gen 2017

Una faccenda dai risvolti pericolosi..(le rischiose determinazioni di Trump)



di vincenzo cacopardo
C'è qualcosa che unisce a dismisura il cattivo gusto nell'arredamento della casa e dell'aereo privato di Trump con le sue esasperate delibere sugli immigrati e le scelte politiche radicali di protezionismo a favore della sua Nazione: E' la necessaria mancanza di equilibrio che sfocia in scelte assolute e sgradevoli..è quella sobrietà mancante che ogni capo di Stato dovrebbe mantenere nel contegno di un ruolo così difficile e delicato!

Le scelte di Trump.. tanto ricche di decisionismo..peccano di una visione lungimirante che potrebbe destinare il suo Paese in una chiusura con il resto del mondo, condannandolo in una orrenda lotta per la naturale reazione di atti di terrorismo molto più pericolosi ed ulteriori reazioni contrarie per soffocarli.. Abbiamo avuto prova nel Quebec dell'influenza negativa di chi esalta tali decisioni..da parte di un giovanissimo studente che ha celebrato con la morte di innocenti le affrettate scelte promosse dal neo presidente degli USA.

Un rischio fortissimo è quello di non riuscire un domani a fermare l'onda lunga del pericoloso effetto di reazione per una simile decisione che, sebbene si sarebbe potuta elaborare con equilibrio ed i tempi necessari attraverso una regolamentazione appropriata, non poteva di certo essere presa così di fretta e senza considerare le reazioni di replica della stessa popolazione americana. Una decisione che ha creato persino disagi e preoccupazioni di familiari già residenti negli stessi Stati federati americani.

Un Popolo ormai decisamente spaccato che non può accettare simili devastanti decisioni da colui che ha vinto una campagna elettorale con uno scarto di tremilioni di voti in meno: Se le decisioni in proposito fossero venute fuori con meno immediatezza, più saggezza, maggior equilibrio e metodo per una regolamentazione..il Paese americano non avrebbe reagito in tal modo ed il mondo intero non vivrebbe la fondata angoscia costruita più su un principio assoluto e quasi di prepotenza: Una visione globale che non può non comprendere le problematiche generate anche dal sistema imperialista americano che ha influito nella zona mediorientale.

Oggi il neo presidente americano pensa di poter risolvere con principi assoluti questo problema tanto declamato nella sua campagna elettorale ( le cui colpe ricadono anche sulla gestione politica internazionale condotta da Obama e dalla Clinton) e lo fa discriminando alcuni Paesi... lasciando fuori l'Arabia saudita che, come ormai sappiamo, è un popolo che finanzia l'acquisto delle armi fornite dagli USA..Che senso può quindi avere questa selezione in un contesto che continua a premiare chi finanzia e che avrebbe dovuto vedere  nell'elezione di Trump, l'uomo nuovo contro il sistema?

Malgrado in tanti non manifestino preoccupazione..la faccenda appare seriamente compromessa e pericolosa, piena di contraddizioni oltre che di discriminazioni poco utili e decisamente pericolose per la pace internazionale, poichè potrebbe espandersi a macchia d'olio. Non è solo il Paese americano quello spaccato, ma potrebbe esserlo il mondo intero!



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