Ricordiamoci
in quanti andarono a votare per il referendum sulle riforme
costituzionali (oltre il 65%). Un numero che dovrebbe essere posto a
confronto con chi oggi va al voto per eleggere personaggi imposti e
programmi indefiniti. Per il referendum si toccava un argomento che premeva sui valori
della nostra società!
Come
si fa a parlare ancora di democrazia quando ormai in quasi tutti
i paesi va a votare il 50% degli aventi diritto? Quando in Francia
Macron vince le legislative col voto del 47% ed il conseguente
ballottaggio con appena il 30?..Quando in tante città Italiane va al
voto meno della metà della gente?Quando a Palermo per l'elezione del
sindaco viene posto il limite di soglia al 40% per evitare il
ballottaggio ed i votanti sono poco più del 50%?
Si
capisce bene che questi risultati non ottengono alcuna reale
maggioranza in seno al Paese ed il popolo sembra condannato ad
abbassare la testa ad un sistema imposto dettato da chi detiene da
tempo il potere e non vuole mollare la presa: Se la metà ed oltre
dei cittadini non vuole votare..la risposta è solo una: Lo
scontento, l'insoddisfazione..persino il disgusto di chi governa con
questi metodi!..Chi viene eletto dovrebbe tenerne conto?.Non sarebbe il caso porre dei limiti diretti ad allargare la platea democratica?
E'
chiaro che chi ha deciso di non andare più al voto è frustrato
da un sistema che impone per lo più solo figure..Venditori di fumo
ai quali rimane sempre più difficile affidarsi. Ma vi è anche una
ragione di metodo... poiché è proprio il paradigma stesso imposto del
sistema di elezione che non funziona più! Almeno che non si voglia
confondere di proposito un principio di democrazia, il sistema che
oggi appare.. è solo un criterio assoluto..categorico ed oligarchico,
dettato dalla forza del denaro...Una finanza che comanda persino sui
sistemi di elezione da imporre!
La
politica soggiace e non si impone sia per comodità che per
incapacità e mancanza di idee: C'è chi preferisce farsi trasportare
dai vecchi sistemi contrapposti..c'è invece chi manca totalmente di
vedute lungimiranti preferendo analizzare il tutto in una visione
pragmatica che..però.. non potrà offrirgli alcuna alternativa. Nel
contesto di tale sistema nulla mai cambierà e le disuguaglianze
aumenteranno a dismisura.. realizzando una forbice assai più aperta
e l'assoluta mancanza di quel benessere sociale che rende ogni
comunità più ricca in termini di convivenza, solidarietà e servizi
civili. Lo stesso regno della finanza avrà poco da sorridere perchè se muore un sistema.. muore tutto..non potendo più trarre profitto dal nulla!
Non
è catastrofismo, intendiamoci, ma solo espressione di
sensibilità nell'accorgersi di come questo muro dell'insipienza non
potrà che condurci verso vie sempre più ristrette o aridi percorsi
dove la figura umana conterà meno di un numero e dove la prepotenza
e l'arroganza di una politica trionferanno di fronte ad ogni
giustizia sociale. I principi assoluti e pragmatici uccideranno ogni
valore...Ma solo sui valori si può costruire una società sana e
prosperosa!..
I
valori della nostra società dovrebbero esprimersi attraverso un
sistema di democrazia corretto. Se questo viene a mancare sin dall'inizio.. non potrà mai esservi speranza per tutto il resto! Il
nostro Paese pare essersi adagiato sposando principi e culture che
non gli appartengono.. sovvertendo in tal modo ogni giusto percorso
democratico: E' il chiaro sintomo di una democrazia che si allontana!...
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