di
vincenzo cacopardo
Il
Partito Alternativa popolare di Alfano, edificato su una politica
ambigua del centrismo moderno.. pronto ad allearsi con chiunque
gestisca il potere, sembra ormai allo sbando con spaccature che
determineranno decise rotture all'interno: Se Alfano sembra per il
momento essersi schierato col PD, Lupi pare volersi giocare una
partita diversa di attesa per le prossime elezioni.
Un
partito destinato a sgretolarsi quanto prima poiché fondato solo per
manovre di potere..dove lo stesso Alfano ha potuto fare il buono ed
il cattivo tempo restando comunque aggrappato alla guida dei più
importanti ministeri!
Questo
è ormai l'emblema di una Italia politicamente carente dove si
costruiscono partiti e movimenti occasionali e di opportunità, ma
mai di innovazione in favore di una crescita sociale! La
contraddizione sta proprio nel fatto che AP è stato sfruttato per
anni per tenere in piedi un governo dagli stessi deputati che oggi
non risultano per nulla influenti e che corrono alla ricerca di nuove
posizioni in vista delle prossime elezioni...Che senso può mai avere
tutto questo?
E
mentre Grasso..il nuovo arrivato.. pare voler mettere in difficoltà
Renzi ponendo all'ordine del giorno lo “ius soli”, la Boschi si
ritrova sempre più in difficoltà con la storia della Banca Etruria
che coinvolge il suo babbo...Insomma..un bel po' di rogne su Renzi
che porta avanti il suo malridotto Partito.
Ne
approfitta “il divo” Berlusconi che sminuisce sempre di più la
figura contrapposta dell'avversario della sinistra..lavorando
alacremente per la formazione di un'ampia coalizione come quella di
un passato che fu: il quadro si ripete con vecchi personaggi come
Matteoli e Gasparri e buona parte del vecchio UDC come
Lorenzo
Cesa, Paolo Cirino Pomicino, Raffaele Fitto,
Clemente Mastella, Saverio Romano etc...Insomma ..Berlusconi (come
già fatto in Sicilia) raccatta tutto il vecchio di una
volta..affidando nuovamente le sorti della politica ai suoi vecchi
compagni del passato !
Nulla
di nuovo dunque sui volti nuovi che il resuscitato cavaliere aveva
promesso! Se il Paese guarda a Berlusconi solo come un principio di
alternativa alla sinistra riponendo le stesse pedine nello scacchiere
e senza una strategia di programma concreto, non potrà portare
alcuna innovazione alla politica!
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