Oggi il PD sembra liquefarsi nelle complesse decisioni da operare nell'immediato. Il difficile percorso di recupero sembra obbligarlo nelle posizioni, ma lo colpevolizza sul piano delle responsabilità per le scelte operate in questi anni.
di vincenzo cacopardo
Non vi è altra via per il PD che mettersi da parte e sostenere una politica di opposizione? Ma opposizione a chi se non si scorgono altre vie governative!
Sia
che il Partito si leghi al carro del programma dei pentastellati
sostenendolo dall'esterno..sia che non lo faccia ..dovrà subire un
ulteriore calo di consensi.
Più che ad un bivio il PD sembra avviarsi al collasso!
Se
anche il centrodestra avesse l'incarico di provvedere ad un possibile
governo non avrebbe possibilità di trovare i circa sessanta seggi
occorrenti alla Camera se non con lo stesso PD in un impossibile
legame con la politica di Salvini..che impatta inequivocabilmente con
ogni politica di centrosinistra.
Una
metafora odierna del PD potrebbe interpretarsi in quella di un uomo disperso nel
mare.. che non scorge terraferma ..nei flutti di una vera tempesta..
con onde gigantesche senza alcun appoggio sul quale fare
affidamento..Stremato e sballottato rischia di affogare!
Un
paragone triste che vede nel Partito che ha avuto un suo apice fino a
qualche anno fa.. avviarsi verso il triste epilogo per gli errori
ripetuti dal suo presuntuoso segretario. Un segretario che di
certo è riuscito a ricavarsi uno spazio al suo interno.. circondato da
accoliti per lo più toscani.
Renzi
ha usato il PD come palestra per costruirsi una propria immagine
dettando una linea quasi assoluta ed allontanando sempre più un
dibattito interno:
Un leader costruito dallo stesso Partito che oggi ne paga le
conseguenze
con la mediocre mentalità di guardare a certe figure che emergono in
forza della loro furbizia, della fermezza e dell'arroganza.. Un
pensiero che è ancora insito in tanti cittadini che non riescono a
comprendere l'importanza di un necessario rispetto che si deve alla politica...
Questo
è il modo in cui il Renzismo ha voluto imporsi a tutti i costi..
contrapponendo le parti di un pensiero al fine di spaccare in due il
Paese (chi è con lui e chi no): Tipico delle persone assolute
che si compiacciono nel brodo della propria ambizione. Ma
questo, in buona parte, è anche ciò che merita un Paese che
interpreta ancora la politica come una partita di calcio in cui vi
sono due squadre che combattono per difendere un pallone!…
E'
il concetto di chi guarda la politica in termini di semplificazione e
di accanimento verso “il nemico” che sta dall'altra parte:Un modo
assai ristretto di concepire la guida politica governativa che ha
coinvolto ed accecato l'intero Partito Democratico!.. In questi anni
il Partito non pare aver saputo leggere l'importanza del
pensiero di chi guardava alla politica con maggiore umiltà in
termini di funzionamento e di innovazione ed in favore di utilità
verso la propria società.
La
semplificazione imposta dal metodo Renziano non è mai stata quella
di facilitare un percorso di rinnovamento, ma di renderlo banale e
privo di qualità.. E' stata quella di tagliare un nodo poiché non
si era capaci di scioglierlo e perchè ciò avrebbe fatto perdere
troppo tempo!..E' stata quella di parlare tanto.. senza essere capaci
di guardare in lungimiranza!
Nonostante
questo.. Matteo Renzi all'interno del suo Partito è stato continuamente osannato
come un grande stratega! Lo ha fatto persino la politica
internazionale solo ed esclusivamente perchè ha messo mano alle
riforme..Se poi queste riforme
rispecchiavano idee costruttive e di funzionamento al
sistema..portando bene sociale ed equità..meno importava ai soloni
di quella politica internazionale che hanno sempre guardato
esclusivamente ai parametri di una economia finanziaria globalizzata
e fin troppo costringente.
Oggi
il PD sembra liquefarsi per le complesse scelte da operare
nell'immediato. La sua difficile strada di recupero
sembra obbligarlo nelle posizioni, ma lo colpevolizza sul piano delle
responsabilità per le tante scelte operate in questi anni.
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