Sarà
anche un dato di fatto che il Movimento 5Stelle nelle regionali della
Basilicata non ha ottenuto una maggioranza, ma non c'entra proprio
nulla il paragone che ci si ostina a fare con le politiche del 2018!
Non si sottolinea il fatto che proprio in ambito regionale il
Movimento 5Stelle ha più che raddoppiato i suoi consensi..ed è il
primo partito della regione!
di vincenzo cacopardo
Una
certa stampa incalza per comodo sull'argomento... e guai a
contraddire la stampa e gli sfegatati che guardano con astio i nuovi
arrivati...poiché si finisce sempre per passare come ferventi
adulatori dei pentastellati e non come attenti analisti della
politica e del metodo delle elezioni!
La
verità che si vuole nascondere ai cittadini meno esperti è quella
di confondere la diversa tipologia delle elezioni. Ma chi conosce
questi argomenti sa bene che le lezioni Politiche non hanno nulla a
che spartire con quelle regionali dove le liste civetta sollecitano e
restano fondamentali per fare salire l'intera lista con i Partiti
tradizionali. Ciononostante non è detto che se si votasse per le
politiche oggi una consistente emorragia di voti per i Cinquestelle
potrebbe esserci!
Quello
che di certo emerge è il fatto che un partito di opposizione, che
con un nuovo segretario vorrebbe presentarsi rinnovato, è riuscito a
portare
in Consiglio Regionale Marcello Pittella, ex presidente della Regione
coinvolto nello scandalo della sanità lucana. Dimostrandosi ancora
una volta che malgrado il bisogno di una opposizione... questi
Partiti non riescono ad avversare politicamente questa maggioranza
se non attraverso figure indagate che operano con il loro stesso
consenso.
Le
ultime tre elezioni regionali manifestano anche la voglia di
ritornare ad un nuovo bipolarismo...se non addirittura un
bipartitismo..in completa avversione con una legge elettorale spinta
sul proporzionale che per adesso ne complica ogni formazione. La
circostanza è anche supportata dall'odierno accordo governativo..
che si è costruito malgrado le tante differenze tra gli alleati..e
che rimane il frutto di uno strano sistema elettorale proporzionale
non esattamente definito nei ruoli. Destinato nel futuro a tendere
quasi meccanicamente a ricostruire un altro sistema bipolare
attraverso la forza di un maggioritario a cui tanti aspirano.
Non
avendo messo al centro dell'attività politica il fondamentale ruolo
parlamentare e bay-passandolo di continuo..non si potrà mai rendere
forza allo stesso principio proporzionale.
Tutti
gli sforzi per ricostruire il nuovo sistema secondo le giuste
logiche.. sembrerebbero perciò risultati vani e la politica
continuerà a rincorrere il sistema bipolare contenendo le posizioni
dei cittadini nell'ambito delle due monolitiche posizioni e tagliando
in due il pensiero politico.
Cambiare
non vuol dire sempre innovare!
Tanti
errori da parte di tutti!..Da parte di una politica che non ha
percepito il momento favorevole per il cambiamento e non ha inteso
proiettarsi con buon senso verso le analisi e la ricerca del
nuovo..attraverso nuove idee di innovazione.
Quella
di oggi tra il M5S e la Lega non è esattamente una sintesi, ma una
precisa spartizione di regole e principi che spesso contrastano..Sebbene alcuni
risultati potranno sembrare positivi, le differenze insite nello
stesso contratto di governo nel tempo verranno al pettine.
E'
un legame che prima o dopo esploderà per ricostruire un “futuro”
che sembrerebbe destinato a tornare nel “passato”.