9 dic 2019

LA POLITICA TRA FINANZIAMENTO PRIVATO ED EQUITA' SOCIALE


L'IPOCRISIA DI CHI ANCORA PROFITTA”

C'è veramente tanto da pensare quando si affronta un tema  come quello del finanziamento alla politica: Non vi è mai una riflessione equilibrata che metta in luce le vere divergenze e la natura di un processo imparziale che dovrebbe guardare alla definizione di una democrazia suggerita dai consensi per il fine di un benessere pubblico.

"Malgrado ogni difesa in favore del finanziamento privato rimane indiscutibile il fatto che... anche qualora potesse essere controllato ritenendosi legale.. finirebbe col favorire solo chi possiede una ricchezza e quindi in conseguenza solo coloro che posseggono forti risorse finanziarie."

di vincenzo cacopardo

Quindi se deve perseguire un benessere pubblico non dovrebbe mai offrire vantaggi al privato!
Quando spesso si afferma che il finanziamento privato ai Partiti è oramai una consuetudine affermata negli altri Paesi come ad esempio gli Stati Uniti..si dimentica principalmente di sottolineare che proprio quel Paese, del quale spesso ed immotivatamente, si declama la democrazia.. è una confederazione di Stati soggetta ad un principio di presidenzialismo. Per certi versi costruita sulla ipocrisia di una democrazia dove solo la ricchezza primeggia, dove ogni candidato viene sostenuto esclusivamente dalla imponente e straordinaria forza del denaro e dove la propria salute ogni cittadino la paga a caro prezzo.

Nel nostro ordinamento democratico.. costruito ancora sulla forza di una democrazia parlamentare... non esiste il sistema presidenziale che dia poteri tali da determinare deliberazioni poiché il Parlamento resta sovrano: E' la nostra democrazia parlamentare che potrà di certo sembrare meno efficiente per altri motivi, ma di fatto resa più sicura! Tuttavia i membri che ne fanno parte vengono eletti dal popolo secondo campagne elettorali che, a differenza che nel passato, vengono sostenute da sistemi privatistici seppur soggetti a controlli non sempre facili da riscontrare.

Il recente caso delle Onlus ha messo in risalto un problema che non era difficile intuire già da prima: Non è tanto il modo con cui si finanzia un Partito anche se questi può restare immune da qualunque irregolarità..quanto il fatto che volente o nolente ogni finanziamento non potrebbe mai nascondere un qualsiasi tornaconto..Insomma la politica finanziata privatamente non potrà mai avere un qualsiasi riscontro con i principi di una sana democrazia poichè solo chi ha più risorse può trarre maggiori benefici.
Per questo questo determinante principio si perde quasi naturalmente ogni altro principio di equità che proprio nel nostro Paese difetta pretendendo poi di ricercarlo con la ipocrisia.. senza alcuna possibilità di riscontro: Impensabile che solo la ricchezza privata, contribuendo ad influire tramite un flusso di denaro, possa non trarne chiari benefici! 

Lo sappiamo ed è facile da comprendere!..La politica ha i suoi costi! Ciononostante questi dovrebbero essere equamente distribuiti attraverso la mano pubblica.. chiaramente controllati con metodo e scrupolo e solo attraverso precisi riscontri: Se nel passato si è finito con l'abusare... non è stato per errore del suo principio, ma a causa di chi non ha voluto controllare con metodo e scrupolo lasciando la politica profittare nell'uso di queste risorse. 
Persino il popolo non ha compreso votando per stravolgere il meccanismo del finanziamento pubblico..poichè il messaggio è stato travisato e non del tutto spiegato in modo corretto.

Malgrado ogni difesa in favore del finanziamento privato rimane indiscutibile il fatto che... anche qualora potesse essere controllato ritenendosi legale.. finirebbe col favorire solo chi possiede una ricchezza e quindi in conseguenza solo coloro che posseggono forti risorse finanziarie.

Quindi... a chiusura di questa disamina... sembra piuttosto ipocrita ritenere il finanziamento privato migliore di quello pubblico, non solo per l'aspetto di possibili conflitti personali e compromessi che potrebbero mettersi in evidenza anche per un finanziamento a controllo pubblico, ma soprattutto perchè tale principio non potrebbe che rimanere il fondamentale ostacolo della politica per un futuro riscontro di una equità sociale di cui tanto si chiacchiera e che tanto si finge di desiderare.



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