Un
amico con il quale a volte mi scambio sui temi della politica mi
invia un documento relativo ad una considerazione del
Costituzionalista Mortati circa lo scioglimento anticipato delle
Camere. Nel testo si evince una posizione del Costituzionalista in
favore dello scioglimento anticipato relativo al governo in carica.
di vincenzo cacopardo
Non
essendo io un costituzionalista ..ne arrogandomi la capacità e la
conoscenza pari a quella di Mortati, posso solo esprimermi nei
termini definiti dalla nostra Carta: Le mie considerazioni rimangono
quindi racchiuse nel ristretto ambito della mia conoscenza e di ciò
che esprime la Costituzione attraverso le sue regole al di là di
ogni personale considerazione politica... che in realtà non
dovrebbe appartenere nemmeno ad un costituzionalista: Solo la
politica può cambiare tali regole e può sempre farlo con il voto in
Aula dei due terzi dell'assemblea.
Tuttavia
ad oggi le cose stanno così!
Potrei
portare considerazioni di altri illustri Costituzionalisti che danno
una interpretazione ben diversa da quella di Costantino Mortati. Ma
sarebbe persino inutile poiché quello che conta è quello che stabilisce la Costituzione..e cioè.. che lo scioglimento delle Camere spetta al Capo dello Stato
qualora non si evincesse più una maggioranza ...ovvero solo e quando
l'intero Parlamento pone in minoranza il governo in carica.
La
disciplina costituzionale attualmente vigente in materia (art. 88
della Costituzione) prevede che il Presidente della Repubblica possa
sciogliere anticipatamente una o entrambe le Camere, sentiti i loro
Presidenti. Tutto il resto è solo pura
considerazione politica personale che può essere messa in atto solo
qualora la Costituzione nei termini si volesse cambiare.
Il
costituzionalista Mortati in relazione all'attività governativa in
atto parla di “Accertamento della sua reale fondatezza”
secondo cui “occorre affidare ad un organo Indipendente dal
Parlamento diretto alla constatazione di eventuali disarmonie tra
corpo elettorale e Parlamento” .
Ma
possiamo davvero immaginare cosa vorrebbe dire affidare un compito
cosi' delicato ad un organo indipendente?..Quanto
potere e convenienza si potrebbe costruirvi sopra.
Non
vi può essere risposta a tale domanda se non quella già espressa dalla
nostra Costituzione.
Il
sistema voluto dalla Carta identifica la legislatura per una durata
di cinque anni. Oggi
la responsabilità appartiene al Capo dello Stato che ha la facoltà di
agire “attraverso l'impiego dell'istituto dello
scioglimento anticipato, quando vi siano elementi tali da renderlo
necessario” ..cosa
che nella fattispecie non esiste fino a quando il governo non ha più
una maggioranza che lo sorregga.
Inoltre
vi è già un organo definito dalla stessa costituzione: Si sa che
l’attribuzione
spetti al Senato nel suo ruolo prevalentemente di controllo e di
garanzia e comporta la sua sottrazione alle ipotesi di scioglimento
anticipato.
Il
Senato come
"Camera delle garanzie",
proprio in virtù del suo ruolo, ha una "durata fissa"
garantita dalla stessa Costituzione. Questa differenziazione è
pertanto coerente con l’adozione di un sistema parlamentare a
"bicameralismo
differenziato".
il
Senato come "Camera delle garanzie", proprio in virtù del
suo ruolo, ha una "durata fissa" garantita dalla
Costituzione.
Tutto ciò è persino coerente con l’adozione di un sistema
parlamentare a "bicameralismo
differenziato"e fornisce maggiore garanzie
Con
tutto il rispetto del Costituzionalista Mortati e di chiunque la
pensi come lui, le analisi da lui esposte sembrano portate più da
una personale considerazione di visione politica..e non da una
relazione stretta con le regole della Costituzione, che, ripetiamo,
può anche essere cambiata..ma solo nel rispetto delle sue stesse
regole.
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