Riporto
qui sotto una analisi del Comitato toscano promossa recentemente da
mio cugino Augusto Cacopardo su FB in riferimento al referendum sul
taglio dei parlamentari. Una valutazione attenta e precisa che mette a conoscenza le evidenti contraddizioni di un simile provvedimento per
il nostro sistema basato principalmente su una rappresentanza parlamentare.
Se si può essere più che d'accordo sulla riduzione
dei privilegi sui parlamentari non si può accettare di diminuire
ancora di più una rappresentatività fondamentale per l'intero Paese.
Una critica più appropriata dovrebbe basarsi sulla mancanza di una
qualità di coloro che vengono eletti e non sul numero. Sono tagli
lineari che non possono avere alcuna inerenza con un principale
bisogno di rapporto più diretto dei cittadini con la stessa classe
politica.
vincenzo cacopardo
Il
29 marzo si decide sul taglio del Parlamento, di seguito alcune
considerazioni dal Comitato toscano per il No:
PERCHE’ NO
PERCHE’ NO
A
cosa NON serve il taglio del Parlamento (o cosa si potrebbe fare
meglio):
NON
SERVE A RISPARMIARE SUI COSTI
Il taglio del 37% dei parlamentari comporta una economia calcolata da Cottarelli nello 0,007% del bilancio; cioè circa un caffè all’anno per ogni Italiano/a.
Il taglio del 37% dei parlamentari comporta una economia calcolata da Cottarelli nello 0,007% del bilancio; cioè circa un caffè all’anno per ogni Italiano/a.
NON
SERVE A RIDURRE I TEMPI DI APPROVAZIONE DELLE LEGGI
Il nostro Parlamento approva già anche troppe leggi, e comunque gli interventi nel merito sono sempre un numero ridotto rispetto al totale dei parlamentari, che non cambierebbe per il taglio. L’obiettivo non può essere fare leggi velocemente, ma fare buone lleggi.
Il nostro Parlamento approva già anche troppe leggi, e comunque gli interventi nel merito sono sempre un numero ridotto rispetto al totale dei parlamentari, che non cambierebbe per il taglio. L’obiettivo non può essere fare leggi velocemente, ma fare buone lleggi.
NON
MIGLIOREREBBE LA QUALITA’ ETICA E LA COMPETENZA DEI
PARLAMENTARI
Solo una legge elettorale che restituisca agli elettori/elettrici il potere di scegliere i propri rappresentanti e giudicarne il comportamento può ridurre i troppi episodi di malcostume (o addirittura di criminalità) che tolgono credibilità alla politica.
Solo una legge elettorale che restituisca agli elettori/elettrici il potere di scegliere i propri rappresentanti e giudicarne il comportamento può ridurre i troppi episodi di malcostume (o addirittura di criminalità) che tolgono credibilità alla politica.
QUALI
CONSEGUENZE AVREBBE IL TAGLIO
ALLONTANEREBBE
ANCORA DI PIU’ I PARLAMENTARI DAGLI ELETTORI
Ci sarebbe un deputato ogni 150.000 abitanti circa e un senatore ogni 300.000; saremmo uno dei Paesi col peggior rapporto in Europa. Sarebbe più difficile conoscere i candidati e aumenterebbe il potere di designazione dall’alto delle segreterie di partito.
Ci sarebbe un deputato ogni 150.000 abitanti circa e un senatore ogni 300.000; saremmo uno dei Paesi col peggior rapporto in Europa. Sarebbe più difficile conoscere i candidati e aumenterebbe il potere di designazione dall’alto delle segreterie di partito.
SI
RIDURREBBE IL PLURALISMO Eleggere un parlamentare sarebbe più
difficile, impedendo la nascita di nuove formazioni politiche e
cancellando le minoranze. In alcune aree del Paese verrebbero eletti
solo i rappresentanti del partito di maggioranza relativa, mentre
viene privilegiato solo il Trentino.
SI
RIDURREBBE LA RAPPRESENTATIVITA’ DEL PARLAMENTO
Con l’attuale legge elettorale il taglio escluderebbe dalla rappresentanza parlamentare milioni di elettori/elettrici.
Con l’attuale legge elettorale il taglio escluderebbe dalla rappresentanza parlamentare milioni di elettori/elettrici.
FERMIAMO
QUESTO NUOVO ATTACCO ALLA SOVRANITA’ POPOLARE
PRETENDIAMO
INVECE
Il
recupero della centralità del Parlamento, sede del dibattito
politico e del potere legislativo
Una
nuova legge elettorale proporzionale, con la possibilità per gli
elettori/elettrici di scegliere i propri rappresentanti
La
riduzione degli attuali ingiustificati privilegi dei parlamentari
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