17 apr 2020

VIRUS:LE DUE STRADE DELLA SCIENZA



di vincenzo cacopardo

A differenza di un normale decreto emanato dal governo... un decreto ministriale, nell'ordinamento giuridico italiano, è un atto amministrativo emanato da un ministro nell'ambito delle materie di competenza del suo dicastero. Quando questo tipo di atto viene emenato dal presidente del Consiglio dei ministri prende la denominazione di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (d.p.C.m.). Se un decreto richiede la competenza di diversi dicasteri e deve essere adottato di concerto tra gli stessi, si parla di decreto interministeriale, avente il medesimo valore normativo”.

Ora.. è chiaro che in momenti come questi.. qualsiasi presidente del Consiglio non può non tener conto.. né delle materie affidate ad un singolo ministro, né ad una competenza interministeriale concertata con gli stessi ministri.

Detto questo..sulle procedure adottate da Conte ed il suo governo si è ormai scritto di tutto, ma non si è mai entrati veramente nello stato di estrema difficoltà in cui può trovarsi qualunque premier nella ricerca delle soluzioni da adottare, sia per il ristretto tempo ..che per la straordinarietà dell'emergenza: Se da un lato c'è chi definisce le sue misure troppo limitate, c'è chi ..al contrario.. le reputa fin troppo rigide..Da questo quesito odierno non se ne esce! Inoltre proprio per il nostro ordinamento che dispone competenze regionali e statali non sempre chiare e percettibili, si creano contrasti e confusioni che aumentano insicurezza e responsabilità.

La soluzione di rimettere le misure ed i derivanti decreti in base alla parola della scienza trova ancora contrasti.. poiché tra gli stessi scienziati vi sono evidenti discrepanze..a volte talmente differenti da lasciare sbalorditi ed aumentare notevolmente i dubbi dei cittadini: Restano le contrapposte opinioni (dove le tante fake trovano campo aperto) tra chi tende a lasciare poco spazio alla libertà individuale verso il lavoro e tutti gli altri personali bisogni, in contrasto con chi.. invece.. vorrebbe sciogliere definitivamente da ogni regola il libero trascorrere di una società senza privazioni, ormai fortemente immunizzata da anticorpi, che non avrebbe alcun bisogno di attendere un vaccino. In ambedue queste scelte vi si riscontrano dubbi e paure: quella primaria della salute..e quella di bloccare paurosamente ogni attività economica e sociale.

I sostenitori dell'immunità di gregge insistono anche in base ai tempi che ormai hanno determinato un aumento generalizzato della contaminazione in tutto il Paese ( si parla di alcuni milioni di contaggi) che porterebbe all'autoeliminazione il pericolo del virus. E' un percorso già sperimentato..tuttavia nessuno può esser certo che tale scelta prima che si concretizzi non possa portare altre migliaia di morti ed altrettanti contaggi non in grado di esser sostenuti da un apparato sanitario impreparato come il nostro(sopratutto al sud)

Le scelte di qualunque governo, quindi, non possono risultare facili...né possono essere decise con la dovuta tempestività, proprio per queste opposte valutazioni dei tecnici che oggi non riscontrano un'unica verità. In base a ciò anche i decreti potrebbero subire svolte e contrapposte regole. In questa difficile ricerca di una soluzione tutti i Paesi del mondo si muovono in modo autonomo, mentre tutti i cittadini, tra paure..dubbi..depressioni e panico rinchiusi nelle loro case..nella continua incertezza che li attanaglia.. attendono una risposta più chiara e sicura dalla scienza.

1 commento:

  1. Trovo l'analisi esatta e, purtroppo conseguentemente senza soluzioni, è questo il problema vero.

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