16 apr 2022

UCRAINA: TERRA DI CONQUISTA?

 


di vcacopardo
Abbiamo scritto parecchio su questa guerra iniziata con una aggressione da parte del dittatore russo nei confronti di un territorio sovrano, abbiamo fatto riferimento alla Nato, al possibile intervento degli americani, all'invio delle armi, alla democrazia illiberale proposta da Putin, alla possibilità di una resa incondizionata... etc..Tutte motivazioni che si inseriscono nel contesto di una aggressione talmente violenta da non riuscire a determinarne una più precisa!
Potremmo provare adesso ad addentrarci in una analisi diversa che possa vedere nell'azione di questo autarca un preciso attacco per una più semplice conquista del territorio.
E' infatti anche possibile che, al di là di tutte le precedenti considerazioni di cui tanto si è discusso nei social e nelle TV, lo scopo del dittatore possa essere soprattutto quello di appropriarsi di una terra decisamente più florida. Un capo supremo di un impero che in questi ultimi anni sembra anche aver lavorato per dividere l' Europa: Lo ha fatto incidendo sugli Stati meno forti e spostati ad est, ma anche su alcuni partiti come quello italiano della Lega che col suo nazionalismo ha compromesso la logica di una Unione che si sarebbe resa più forte. Malgrado gli errori commessi tra euro, rapporti finanziari non del tutto equilibrati ed il non aver considerato l'importanza di una ricerca energetica autonoma, abbiamo comunque potuto constatare come con la pandemia si è assistito ad un cambiamento radicale che ha spinto ad unire di più i paesi dell'Unione. Ciò ha dato fastidio alle altre potenze..ma soprattutto alla limitrofa Russia di Putin.
Proviamo quindi a cercare di comprendere se vi possano essere diverse motivazioni, forse anche più naturali e di altro interesse, che hanno indotto a questo feroce attacco all'Ucraina! Un attacco che potrebbe esser stato programmato per un naturale, seppur esecrabile, desiderio di conquista del paese che sembrava volersi rendere libero e democratico creando fastidio, ma soprattutto facendo gola all'impero russo prospiciente per le sue prerogative: L'Ucraina è un paese che ha una propria ricchezza: grano, mais, ammoniaca, fertilizzanti, uranio e tanti altri minerali come ferro ed argilla..a tutto ciò aggiungiamo le centrali nucleari esistenti. Insomma ricchezze che forse l'intera Russia che si preoccupa soprattutto di estrarre gas, si sogna di avere. Inoltre un'apertura verso il mare che insieme rende questo territorio assai più appetibile! Ed ecco che la spinta verso il lato sud-est promosso dalle milizie di Putin potrebbe avere più senso in questa ottica...e cioè quella di conquistare lo sbocco a mare chiudendo ogni accesso al paese aggredito.
Quindi con la scusa della Nato, con il rigetto di ogni democrazia, il vero problema per Putin potrebbe essere proprio l'Europa e gli interessi economici che nel futuro prossimo...con la chiusura della fornitura del gas... non gli renderebbe più entrate economiche soddisfacenti.
Se così fosse, maggiore sarebbe da parte dell'Europa salvaguardare le ricchezze di questo paese reso libero da un referendum democratico. Necessario, oltre che giusto sarebbe aiutarla a resistere! Purtroppo nel nostro Paese sono in tanti che cascano nel ritornello della Nato, ma anche quelli che guardano al separatismo ed al nazionalismo eccessivo che non aiuta l'unione..ed ancora di più verso un anti americanismo eccessivo..
Tuttavia... al di là dell' America... quello che oggi conta di più è la costruzione della nostra Europa... ed è sicuro che non si non potrà mai costruire il vero progresso di una Europa unita e forte capace di poter competere con le altre potenze se non si crede e si lavora per un'unione compatta ed armonica...Tutto ciò fa comodo ad un autocrate che sopravvive soprattutto fornendogli energia. Queste motivazioni potrebbero essere quelle che spingono il nuovo zar alla paura che questo territorio di conquista...alquanto ricco e prosperoso... possa un domani far parte dell'Europa...assai meno che la paura di restare protetto dall'ombrello della Nato.

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