Il nome scelto dal nuovo pastore succeduto a papa Francesco è quello di Leone XIV°. Ciò non può certamente considerarsi un caso poiché il predecessore che portava lo stesso nome Leone XIII°, (256º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica dal 20 febbraio 1878), fu il primo Pontefice dopo la perdita del potere temporale, autore di ben 86 Encicliche di cui 2 in riferimento alla immigrazione in america. Uno dei suoi contributi più significativi fu l'enciclica Rerum Novarum, che segnò una svolta nella dottrina sociale della Chiesa. In quel documento, il Papa difese i diritti dei lavoratori.
Non sembra un caso qualunque che il nuovo Papa abbia scelto questo nome per il suo insediamento in Vaticano: Lavoro, disuguaglianze sociali ed immigrazione, oltre che pace, punti odierni molto significativi che sicuramente contrastano oggi con le nuove politiche americane dove i muri si alzano, gli immigrati vengono respinti in catene...e dove si da via libera alle atroci iniziative di morte e sofferenze da parte degli israeliani su Gaza.
Il nuovo Papa ha fatto un bel discorso dalla loggia della basilica, ma fare adesso una analisi su una personalità oggi divenutà prima figura del cattolicesimo cristiano sarebbe prematuro. Vedremo il suo lavoro in proposito e la sua predicazione. Tuttavia non bisogna essere dei geni, nè dei veri profeti, per percepire quanto la sua figura non sia venuta fuori per caso!
Poichè un pontefice, data l'etimologia della parola(pontifex-icis), ossia “fare ponte” non può che predicare cercando di costruire unioni e non barriere tra i paesi... ed in relazione al discorso da lui tenuto sulla pace “disarmata e disarmante” vi è motivo di pensare che ciò potrebbe rappresentare un monito, un impegno per la giustizia sociale diretta verso alcune odierne derive reazionarie!
vcacopardo
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