LAVORI IN CORSO
Appare sempre più interminabile il
percorso sostanzialmente involutivo del “panta rei”
politico-ideologico delle forze in campo, intente alla cattura di un
consenso sempre meno passionale, ispirato e viziato, ora da una imbarazzante
quanto banale demagogia, ora da un non sempre esperibile
tentativo di regolamentare, con metodi meritoriamente
democratici e tuttavia non contemplati, nel sistema
istituzionale vigente quali le “primarie”, la opportuna facoltà
attribuibile a ciascun aspirante leader di prevalere su altri in termini di
rappresentatività nell’ambito di una competizione interna alle
formazioni politiche. L’incompiuto bipolarismo è manifestamente e fisiologicamente
inconciliabile con la sinora imbattuta frammentazione del voto di cui
beneficiano i partiti cosiddetti “minori”, quali scontati costituenti di
maggioranze parlamentari deboli a loro volta causa di instabilità
politico-amministrativa. Il cagionevole stato di salute del nostro
sistema non è ancora stato terapizzato da una adeguata normazione che di
certo non potrebbe prescindere da una caratterizzazione costituzionale,
con annesso precipuo iter, nell’irrinunciabile intento di garantire
sempre e comunque la più ampia partecipazione di tutti alla gestione della cosa
pubblica. Il cantiere è aperto ormai da quasi venti anni e il “j’accuse” di
questo ritardo può essere indistintamente rivolto a tutti. Non certo per
ultimo ad una Destra moderata che rivendica continuamente comuni valori
con un Centro - oggi divenuto di minore entità perché fin troppo strategico -
con cui ha occupato un rilevante ruolo nella libera e democratica lotta
politica degli ultimi anni. Una Destra che non è riuscita a ben governare
forse anche perché non capace di vivere se non della luce di chi nel 1994
l’ha “ripensata” sotto l’impulso di una Magistratura purtroppo inconsapevole
soggetto politico agente. Quella stessa Destra che ora non riesce a
rendere “atti” tutte quelle potenzialità , naturalmente inter pares
rispetto ad altre espressioni politiche, perchè paradossalmente e fatalmente
soffocata da un demiurgo che ancora non riconosce la legittimità di alcun
erede e che rallenta così colpevolmente un processo evolutivo di
più ampia accezione di cui il Paese ormai non può fare a meno.
paolo speciale
paolo speciale