9 mag 2016

L'incoerenza del finanziamento privato ai Partiti


Il Paese delle anomalie”
di vincenzo cacopardo

Più aumenta il peso del denaro nel sistema ..più si svilisce il valore della politica nella società..

Riesce davvero difficile poter comprendere come si possa pensare di togliere un finanziamento pubblico ai Partiti che operano nel campo della politica: Che sia certo che si debba porre un limite stabilito attraverso delle regole sicure..... ma che si pretenda di poter ottenere un risultato migliore attraverso l'abolizione di un finanziamento pubblico.. è pura illusione! Un finanziamento privato, opera in dispregio delle logiche più appropriate... imponendo un criterio di natura privatistica che premia solo gli interessi di chi finanzia!

Ricordiamo che qualche anno fa la Camera ha definitivamente approvato la conversione del decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. L’abolizione sarebbe avvenuta nell’arco di tre anni, e il finanziamento pubblico sostituito da un un sistema di finanziamento basato sulle detrazioni fiscali delle donazioni private e sulla destinazione volontaria del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il finanziamento pubblico – che formalmente, oggi, è un “rimborso elettorale”, viene quindi del tutto abolito: Nel 2014 i fondi erogati ai partiti sono stati tagliati del 25 per cento, nel 2015 del 50 per cento e nel 2016 del 75 per cento. Dal 2017 questo finanziamento dello Stato, in forma di rimborsi, sarà completamente abolito.

Cosa potrà mai comportare una netta abolizione di un finanziamento pubblico da parte dello Stato?..
Se si vuole interpretare a puro scopo propagandistico che ogni finanziamento pubblico equivale a mantenere una politica spendacciona ed inoperosa..la risposta potrebbe essere quella di provvedervi attraverso regole più precise e rendicontazioni controllate..senza alcun bisogno di abolire in toto i finanziamenti, ma contenendoli... Se invece si pensa che in tal modo la politica possa diventare più corretta e funzionale, si commette il solito peccato demagogico affermando logiche qualunquiste...ma si fa anche di peggio!

Desta meraviglia che in tal modo possa pensarla il Movimento 5 Stelle che oggi cavalca l'onda del cambiamento attraverso l'uso di processi che comprendono maggiore partecipazione democratica. Ma come si pensa che in tal modo si possa operare più democraticamente? Come si fa a non comprendere che sarà proprio il finanziamento privato a rendere sempre più forza alle diseguaglianze...smantellando conseguentemente ogni logica che si vorrebbe democratica e di equa partecipazione?

Questa contraddizione che tocca da vicino anche il Movimento Pentastellato rimane un altro dei motivi tendente a frenare la loro marcia verso il successo, poiché..è una chiara contraddizione in essere! Se ancora oggi..nella percezione popolare.. abbattere ogni pubblico finanziamento potrà dare l'illusione di maggiore ordine e integrità..successivamente..alla prova dei fatti.. metterà in evidenza la forza delle risorse private (società finanziarie e lobbies ) che riusciranno a gestire e controllare meglio ed a proprio vantaggio la politica del Paese...Fa quasi rabbia pensare che l'unico Movimento in grado di interrompere l'escalation di una politica vecchia e sistemica (che affida ancora il suo potere nella forza del denaro), non sia in grado di percepire che questa è una chiara contraddizione nel cammino del loro percorso.

La politica ha i suoi costi!.. e se anche questi devono essere controllati e contenuti ..sarebbe molto meglio farlo attraverso una mano pubblica! Quando oggi, attraverso le nuove normative che si pensano essere innovative, si offre ai privati di foraggiare una politica (che in sé dovrebbe rappresentare espressione del pensiero e delle idee) non si fa altro che favorire interessi personali e successivo malcostume: Si favoriscono interessi per poi urlarvi contro!

Al di là di chi decide o no... di versare il due per mille ai partiti..nel momento in cui si accettano le donazioni.. tutto cambia e tende a modificarsi in base ad interessi precisi: I privati che potranno dare fino a 100 mila euro l’anno (cifra che nel corso di questi anni potrebbe anche cambiare in eccesso) usufruiranno di una serie di detrazioni fiscali sulle cifre donate..come anche le persone giuridiche, cioè le società e gli enti...Ma potranno controllare anche i propri interessi..Una inspiegabile ed insopportabile contraddizione alla quale bisognerebbe mettere ordine!


6 mag 2016

Due parole sulla democrazia in movimento..


..obbligata dal sistema di una politica che non guarda alle nuove idee..
di vincenzo cacopardo

C'è chi ancora pensa al sogno di una democrazia in movimento supportata da un bipolarismo e persino da un bipartitismo che possa affermarsi... anche per merito di una nuova legge elettorale. Nel frattempo si continuano a ricercare figure che possano in qualche modo sopperire alla inconcludente crescita di una politica che, in realtà, non pare avere più nulla di veramente sensato ed innovativo da proporre: L'errore è sempre quello di poter pensare che siano solo le figure a cambiare la politica..quando è di tutta evidenza.. che sono le idee a dover prendere il sopravvento...e se è vero che le idee sono portate dagli uomini è anche vero che nessuna figura può ricavarle se prima non le ricerca col dovuto metodo ed il prezioso presupposto delle teorie.

Le idee in politica sembrano oggi restare sottomesse ad un vecchio paradigma ...Siamo ancora una volta fermi sulle dure posizioni opposte di quella visione politica tendente a limitare il nostro pensiero in due concezioni prestabilite con conseguenti dure reazioni per poi confluire nelle consuete posizioni centriste (cosiddette moderate) che generano equivoci e compromessi. Sembra quasi il ripetersi di un gioco!... 
E' quindi strano sentir parlare in questi termini di democrazia in movimento!...La democrazia non potrà mai definirsi in movimento se rimane costretta in posizioni che la obbligano!..E' una interpretazione alquanto curiosa quando poi si tende a voler definire una democrazia facendo forza su di un sistema duro e ristretto come quello del bipartitismo!

Se la visione bipolare di una destra opposta ad una sinistra ha già dimostrato che è impossibile creare  quella logica politica moderna che si vorrebbe funzionale.. aperta e dinamica (dunque in movimento).. non si capisce come si continui ad operare in tal senso o, ancora peggio, a vantaggio di una impedita e restrittiva politica bipartitica. Il moderatismo ..(cioè quel voler apparire fautore di politiche moderate) che tutti prima o poi ricercano... si contraddice con ogni dura logica che presume di definire posizioni politiche prefissate ed assolute.

Già da tempo, attraverso il bipolarismo, si sono seguiti modelli meno perentori ricercando posizioni più morbide definite di centro-destra e centro-sinistra..Posizioni che col tempo si sono anch'esse dimostrate poco concludenti.. contraddittorie e persino ricattatorie per le scelte da definire. La politica non può più accettare questi sistemi chiusi.. proprio perchè la sua logica è quella progressiva... in costante crescita temporale..E' quella moderna di una dottrina che deve correre verso una continua ricerca...Insomma.. la visione di una società che cambia costantemente non potrà mai tenerla obbligata in posizioni riduttive costrette. Questa è una delle più importanti ragioni per le quali si fa molta fatica a crescere politicamente!

Una democrazia in movimento dovrebbe essere il fine ragionevole di chi è capace di osservare la politica senza alcuna logica di posizionamento.. se non quella relativa alle proposte delle idee per la vita e la necessita' stessa per il bene di una società...Nella identica maniera dovrebbe essere definita una governabilità: Non per scopo, ma per logico fine!..Tutto in natura è in costante continuo movimento..lo sono soprattutto le idee ..lo deve essere alche la politica nell'espletamento della sua logica amministrativa per spingersi al funzionamento della società...

Cosa vuole dire democrazia decidente?..Questa nuova invenzione di una politica che non trova alternative.. tende costantemente a ricercarle attraverso un principio di governabilità inusuale e scorretto! La democrazia è democrazia (ossia percorso governativo esercitato sul volere del popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti) le sue decisioni devono perciò venire dal basso. ..Ma guai a declamarlo con vigore.. poiché si viene subito presi per populisti e demagoghi!

A maggior ragione..quando si parla di democrazia in movimento bisogna percepire che tale principio deve essere sostenuto da idee proposte condivise con il popolo stesso attraverso un dialogo che solo i Partiti.. (debitamente riformati e meglio riorganizzati)... potrebbero soddisfare. Non esistono eccessi di democrazia.. come non esistono democrazie superficiali... La democrazia non può mai essere definita eccessiva o leggera. La democrazia è democrazia..o la si rispetta o la si abbandona! Il suo movimento verso il futuro è indispensabile solo se si resta nei binari della logica stessa del suo vero significato.



Giuseppe Prete ci invia una nota

NON GUFI..NE' COLOMBE
G.Prete presidente Movimento Gente Onesta

NON MALAGURANTI UCCELLI, NE' INNOCENTI COLOMBE
MA SOLO A CONOSCENZA DI UNA RIFORMA CHE NON POTRA' GARANTIRE ALCUN RISPETTO PER UNA DEMOCRAZIA PIU' APERTA E DI PARTECIPAZIONE
MGO
VOTA NO ALLA RIFORMA NEL PIENO RISPETTO ISTITUZIONALE DI UN GOVERNO CHE NON PARE VOLER PROCEDERE PER STRADE PIU' DEMOCRATICHE
E CHE PONE QUESTA RIFORMA COME L'UNICA ED ASSOLUTA VIA PER UNA POLITICA CHE RESTA SEPRE PIU' CONFLITTUALE
NO
PERCHE' E' INACCETTABILE PENSARE CHE NON VI SIA UNA UTILE ALTERNATIVA ALLA POSSIBILITA' DI MODIFICARE IN MEGLIO LE FUNZIONI DELLE DUE CAMERE
NO
PERCHE' E' INACCETTABILE L'IMMUNITA' PARLAMENTARE PER I CONSIGLIERI ED I SINDACI CHE ANDRANNO A FORMARE IL NUOVO SENATO
NO
PERCHE' RIMANE IMPROPONIBILE IL NUOVO SISTEMA INSERITO NELLA RIFORMA PER LA NOMINA DEL CAPO DELLO STATO
NO
PERCHE' IL COMBINATO DELLA RIFORMA CON LA LEGGE ELETTORALE NON GARANTISCE ALCUNA SICUREZZA SULL'AZIONE DEL PARLAMENTO CHE RESTA AL CENTRO DI UNA REPUBBLICA CHE SI DICHIARA ANCORA PARLAMENTARE
NO
PERCHE' TALE RIFORMA NON RISOLVE IL VERO PUNTO DEL CAMBIAMENTO CHE IN REALTA' RESTA LA VERA FUNZIONALITA' DEL SISTEMA POLITICO ISTITUZIONALE

MOVIMENTO GENTE ONESTA

RESTA FAVOREVOLE AL CAMBIAMENTO, MA NON ALLE MANIPOLAZIONI DI UNA CARTA COSTITUZIONALE CHE NON RENDE ALLA DEMOCRAZIA I GIUSTI PESI E CONTRAPPESI NECESSARI PER GARANTIRE UN SISTEMA POLITICO IN FAVORE AL CONSENSO ESPRESSO DAI CITTADINI   

4 mag 2016

Bersani ..il referendum.. e la forza del sistema.


La forza del sistema è enorme se messa a paragone con qualunque ragionevole dialogo sul tema della consultazione di Ottobre.
di vincenzo cacopardo

E' impressionante sentire le risposte di Bersani intervistato nella trasmissione “di Martedì” . Abbiamo sempre ritenuto L'ex segretario del PD come una persona integra moralmente e potremmo confermarlo ancora, ma quello che continua a colpire è il suo costante insistere col dire sempre la sua in modo travolgente e spiccato..per poi non far nulla in favore dei suoi stessi principi e degli ideali stessi del suo Partito.

Il suo rivolgersi in tono ironico verso il pressante determinismo di Renzi, gli accenni a certi compromessi che non devono esistere..a ciò che, invero, dovrebbe e potrebbe correggersi ..la sua chiara avversione per alcune riforme volute dal premier, il tono a volte provocatorio.. quasi di rottura e subito dopo sommesso di attaccamento e fedeltà ad un Partito che ormai lui stesso stenta a riconoscere..rendono la sua figura poco chiara e persino politicamente corresponsabile della stessa ascesa di Renzi. Le sue minacce dure su alcuni temi del referendum ..sembrano valere come il due di coppe: Malgrado le consuete minacce all'interno del Partito... Bersani ci ha ormai abituati..e per il referendum di Ottobre.. finirà per schierarsi fedelmente con i Si.

Quello che risulta indigeribile, se non del tutto detestabile, è l'abituale affermazione da parte di politici come Bersani..quando dichiarano in riferimento alla riforma costituzionale che è meglio una riforma monca e bislacca che nulla!..Stiamo parlando di principi che dirigono tutto l'ordinamento politico istituzionale per infondere le basi di una sana democrazia!..Sentire quindi la stessa politica uscirsene con tali frasi fa solo raggelare!.. Come per un ingegnere o un architetto dire che.. se si deve riparare un edificio pericolante ..basta fornirgli una immagine estetica e di pulizia senza curarsi delle fondamenta e delle indagini per la sua stabilità! Non possiamo quindi meravigliarci di come la politica si trovi oggi in queste particolari situazioni dove prevalgono interessi personali, immagini e propaganda..mentre la ricerca e la visione lungimirante non trovano più alcun interesse.

Malgrado la sua buona fede, la contraddittorietà e la confusione di Bersani sono stati di aiuto nell'ascesa dell'attuale segretario – premier.. L'appoggio voluto da una certa Europa.. sostenuto dal Presidente Napolitano...hanno poi fatto il resto. Se Bersani è stato ingenuo e..per certi versi.. anche impedito nel saper tenere le redini della gestione del suo Partito..Napolitano è stato fortemente criticato per essere andato oltre i limiti del suo mandato già con l'ingresso del precedente governo Monti..ma Renzi ha di certo superato tutti! Poiché è riuscito astutamente nell'arte di sottrarre ogni peso di Bersani all'interno del Partito.. assumendo la gestione e nel contempo insediandosi a capo di un governo da non eletto ed in forza di un consenso di un Parlamento dichiarato non eleggibile dalla Corte Costituzionale...In tanti all'inizio avevano creduto il lui come il politico dell'innovazione, ma è bastato appena qualche mese per accorgersi di come in quella determinazione e nella sua comunicazione vi fosse nascosta una profonda ambizione che andava al di là di ogni rispetto per gli stessi cittadini.

Potremmo definirlo un fenomeno! ..Se non fosse che nel profondo vuoto di una politica così bassa..ogni abile ed incantevole comunicatore è sempre in grado di riscuotere successo..Un successo che pare debba proseguire ancora in considerazione del fatto che..purtroppo..il referendum di Ottobre potrà verosimilmente ottenere la vittoria dei Si! ..Sarà, infatti, difficile poter far comprendere al popolo italiano (in maggior parte assente da queste considerazioni in tema costituzionale) la reale inefficacia di tale deleteria riforma..Una gran quantità di cittadini che in realtà non hanno alcuna conoscenza nel merito verranno di certo abbindolati e spinti a votare Si dalla forza di un energico sistema che domina e che gestisce il potere che oggi sostiene questo governo (un governo destinato e costretto a durare per tutto l'arco della legislazione..causa anche la mancanza di una legge elettorale sicura).

La forza del sistema è enorme se messa a paragone con qualunque ragionevole dialogo sul tema della consultazione...La potente macchina che favorisce il Premier delle promesse e della propaganda si sarà già messa in funzione pronta a bussare porta porta cercando di infondere i principi di comodo di una governabilità a sostegno dei finti risparmi e dei falsi rinnovamenti. Sembra del tutto evidente che vi sia una forza sistemica che lavori in favore del governo Renzi e che non può permettere la sua caduta..solo così si può spiegare il silenzio delle istituzioni di fronte alla miriade di conflitti e dei successivi scandali avvenuti che non hanno mai disturbato..nè intaccato l'incedere spavaldo ed alquanto megalomane del premier di turno.

E' presumibile che nei prossimi mesi prima di Ottobre vedremo ancora tanta propaganda ed altrettanti possibili bonus..         

3 mag 2016

Marchini...ma non doveva essere una lista civica?

di vincenzo cacopardo

Dopo l'endorsement di Berlusconi che ha ritirato la candidatura del suo candidato Bertolaso, adesso Marchini mette dentro di tutto: Da Storace ad Alemanno. Quello che lascia sorpresi è la mancanza di coerenza di alcuni candidati che non sembrano operare in favore dei consensi per proprie idee, ma solo per interessi: Di logica chiunque prima abbia voluto esprimere un voto a favore della lista civica di Marchini, con l'ingresso di forze dichiaratamente ideologizzate per parte..potrebbe avere meno interesse a sostenere un candidato che ha sempre operato a favore di un personale indirizzo civico e sociale...Marchini..una sua forza la traeva proprio dalla propria lista civica!

Anche per le amministrative sembriamo indirizzati sulle posizioni e divisi per ideologie, sebbene ogni città dovrebbe impostare la propria politica amministrativa sulla base dei servizi necessari, la sicurezza e lo sviluppo sociale.. e quindi su un progetto utile e più centrato.

Ma come ormai sappiamo da tempo in questo Paese non esistono pensieri coerenti e idee personali e si corre verso una poltrona di comando acchiappando di tutto per opportunismo o anche per ambizione:Area popolare, fittiani, Forza Italia, destra di Storace e Azione Nazionale..fanno ammucchiata con la lista civica di Marchini che, se dovesse uscirne vittorioso.. potrà che subire costrizioni politiche a deterioramento di quello che sarebbe dovuto essere l'indirizzo della sua personale lista civica.

Se tutto ciò può importare poco ai cittadini che sembrano correre a convalidare le figure più che i progetti, bisogna anche percepire che.. proprio i programmi in ogni ammucchiata.. avranno maggiore difficoltà di potersi affermare.. poiché potranno venir fuori evidenti intrecci causati dalle differenti visioni politiche ideologiche. In questo specifico caso.. ad un mese dalle elezioni... ci si mette insieme senza una ben che minima visione programmatica d'insieme.


La domanda che potrebbero porsi i cittadini romani è solo questa: Ma quella dell'imprenditore Marchini.. non doveva avere i caratteri specifici di una lista civica?

2 mag 2016

Renzi si automagnifica e decide: "cambiamo il Sud".

di vincenzo cacopardo

Dopo due anni di silenzio verso ogni problematica riguardante il mezzogiorno..in previsione del difficile referendum di Ottobre, un premier alla ricerca di consensi nel sud..escogita mezzucci proponendo nuovi "Patti". 

Quando Renzi parla di dover cambiare non si può che tremare visto le esperienze precedenti riguardanti il tema del lavoro e della stessa riforma costituzionale! Per lui un cambiamento è d'obbligo in assoluto.. per un fine preciso di promozione della sua immagine! Sembra sempre si tratti di cambiare tanto per cambiare.. poco importa come e su quali principi! Cambiare con la fretta..poi se funziona o no.. quel che lui cambia..meno importa, ma deve condividersi..altrimenti si passa per gufi! La parola "cambiamento" interviene sempre su ogni cosa a dispetto di ogni preventiva ricerca ed analisi del problema da risolvere...  E' tanto intriso di determinismo quanto poco di utile lungimiranza e questa è la ragione per la quale il sistema vecchio e la politica obsoleta e comodamente seduta nelle istituzioni, non osa contrastarlo...anzi!.

La curiosa “inaugurazione” di quel pezzo di viadotto dell'A19 non crollato in seguito alla frana..ritenuta una ridicola passerella, ha di certo richiamato l'attenzione dei media ..ma i risibili “patti” proposti attirano ancora di più l'attenzione dei siciliani: Assieme al suo riferente politico siciliano Faraone(a cui si deve la sbiadita copia di una fantasiosa Leopolda in salsa siciliana), il Premier promette e continua a promettere ponendo patti ed accordi frutto di iniziative senza riscontri supportati da ricerche e piani ben studiati. Gli interventi infrastrutturali che dovrebbero rimanere nel tempo per cambiare il volto del Mezzogiorno dopo anni di abbandono ancora non si riscontrano. Per le città della Sicilia.. si parla di un piano che parte dalla valorizzazione dei fondi già in essere( fondi che in realtà non sono stati spesi). Da quel miliardo e passa di fondi stanziati per opere mai avviate, da cui è partita la serie di commissariamenti imposti da Roma alla Regione. La capacità di Renzi è sempre quella di fare apparire una nuova invenzione ogni sua cosa !

Queste le parole del fidato Faraone...Una sorta di predica a sfondo gesuitaè stato efficace perché si cominciano a fare le gare. Abbiamo agito per evitare che queste risorse si perdessero. Il governo nazionale laddove vede che ci sono resistenze o lentezze agisce in via sostitutiva. La collaborazione prima di tutto, ma dove ci sono lentezze noi agiamo. Io credo che sia questo che i cittadini del Mezzogiorno vogliono”.Faraone insiste anche sull'argomento scottante delle discariche “Anche il tema dei rifiuti è un dramma – dice Faraone -. Noi portiamo la quasi totalità dei rifiuti in discariche. Abbiamo la necessità di realizzare impianti a bassissima emissione che ci consentano di non avere le strade stracolme di rifiuti”.

Intanto il governatore Crocetta intende opporsi al commissariamento che Roma vuole imporre, mentre le discariche vanno al collasso e la differenziata resta una chimera. Questo rimane oggi un argomento che sembra voler interferire sugli stessi “Patti” e che nei prossimi giorni dovrebbe trovare una soluzione.

Ma andiamo nello specifico dei Patti : Il patto per Palermo prevede investimenti per 770 milioni (332 li mette il governo nazionale) e finanzierà una pluralità di opere che vanno dal wi-fi pubblico al potenziamento de car e bike sharing, dalla chiusura dell'anello ferroviario al restauro del Teatro Massimo, dalle nuove linee dal tram alla riqualificazione della circonvallazione. Tra gli interventi che rientrano nel patto per Catania la rete di metanizzazione del quartiere Cibali, infrastrutture verdi a Librino, il recupero di edifici inutilizzati, interventi sul Molo di Levante. In qualche modo il premier..(col solito metodo che lo contraddistingue).. sta cercando un riscontro in Sicilia per conservare un proprio consenso che potrebbe essergli utile per sostenere lo scoglio di Ottobre.. attraverso la nuova formula dei patti con le principali città dell'isola a cui in realtà occorrerebbe un progetto più consono e ben altre risorse.
Queste risorse spettavano ugualmente al sud tuttavia potrebbero essere di certo utili nell'incertezza totale di altro.




29 apr 2016

Amministrative a Roma: destra e sinistra spaccate e compromesse

di vincenzo cacopardo

Berlusconi pensa a difendere i suoi interessi mette da parte Bertolaso (che pare destinato ad apparire come una marionetta nelle mani di una politica priva di coerenza) e converge il suo elettorato su Marchini, rendendo.. in tal modo.. la sua figura (più autonoma) come portatrice di una politica di destra: D'altronde i due personaggi si somigliano in quanto imprenditori che mirano ad interpretare la politica delle amministrazioni comunali da condurre e promuovere attraverso una filosofia aziendale. Qualcuno inoltre asserisce che Berlusconi agisca in forza di un nuovo Nazareno per proteggere le proprie aziende favorendo..in tal modo.. la sinistra renziana.

Ma al di là del merito di Alfio Marchini..la cui volontà non sembra potersi mettere in dubbio..rimane sempre il quesito della possibilità di poter dare libero sfogo al suo progetto. La sua esperienza è di certo superiore a quella della concorrente del Movimento 5 Stelle per il maggior tempo della sua durata in seno al consiglio, ma sono altri i dubbi che si sollevano: Difficilmente l'elettorato romano può superare la fiducia che sembra essersi persa per le due vecchie posizioni politiche (destra-sinistra) che in questi ultimi anni hanno monopolizzato l'attività amministrativa di una città che meritava maggior rispetto... E se Marchini (pur nato in zona autonoma) viene sponsorizzato da un elettorato di destra, assume di certo una posizione più di parte . Non può esserci una battaglia a priori contro il candidato Marchini (che potrà anche godere di specifiche qualità), ma di sicuro un dubbio che permane nella formazione della sua squadra per via delle precedenti esperienze dell'Amministrazione politica capitolina sempre in mano ad interessi di questi due Partiti che hanno finito col condizionare ogni primo cittadino..aumentando specifici interessi... e rendendo la città in stato di degrado.

In questa annosa e banale lotta tra le parti... nessuna delle due pare oggi fermamente compatta..nè in grado di poter infondere fiducia piena ai cittadini a causa delle precedenti esperienze vissute: Se Giachetti deve vedersela col proprio partito coinvolto oggi in una lunga serie di equivoci giudiziari, Marchini avrà a che fare con una destra spezzata e..per certi versi incompatibile.. che finirà col togliergli parte dei suoi personali voti.. non garantendogli un serio appoggio per la vittoria. 


Né inesperta ed impreparata..nè inadeguata...come sostengono i soliti denigratori, ma con buona conoscenza della storia di Roma, Virginia Raggi, al contrario, continua più coerentemente ad essere appoggiata dal proprio Movimento... sostenendo una campagna elettorale all'insegna delle cose concrete. Oltre alla concretezza sembra anche essere genuina e naturale. Il suo stile comunicativo all'insegna dei social è ormai conosciuto dai cittadini romani anche se non del tutto condiviso. Resta il fatto che continuano ad attaccarla per quella innata autenticità che infonde tanta paura alla politica vecchia che basa la sua strategia su una ingannevole comunicazione.

Il movimento 5Stelle l'ha messa in campo anche per la innata sobrietà che trasmette senza esaltare alcunchè e mantenendo un equilibrio che è anche un altro motivo di allarme per i tanti che esercitano la politica con troppo determinismo. Una parte della città di Roma resta preoccupata per via della connaturata paura del nuovo ed il dubbio del diverso: La difficile lotta per la metamorfosi su un modo di interpretare la politica che vede passare la mano a figure che meno si conoscono e che affrontano il cambiamento all'insegna di una difficoltosa rivoluzione sociale concentrata sul rispetto dei cittadini e sull'equità.

L'unico problema serio per lei non dovrebbe essere la vittoria, quanto invero la tenuta della poltrona che conquisterà.. che sarà di certo contrastata all'interno della stessa amministrazione da quella politica che guarda fin da adesso con invidia ogni suo possibile successo. Tenderanno quanto prima di inserirla in un imbuto di compromessi ed implicazioni attraverso trabocchetti di ogni genere. L'attenzione e la precauzione saranno d'obbligo 

28 apr 2016

L'arrivo di Renzi in Sicilia: opportunismo e risibili “patti”


Dopo che il suo governo ha trascurato per lungo tempo il sud e si è trattenuto una gran quantità delle sue risorse..il premier ostenta nuovi risibili “patti” per Palermo e Catania"
di vincenzo cacopardo

Si vocifera di una prossima apparizione in terra siciliana del premier Renzi. Secondo le voci il premier verrebbe per la firma di un “patto” in favore di Palermo e Catania visitando entrambe le città. Non si sa quale sia la sua vera intenzione, ma..in previsione di un patto da stabilire che potrebbe portare risorse (più che le solite parole).. si prevede di certo il solito prostrarsi delle figure amministrative (presidente della regione e i due sindaci dei capoluoghi più importanti in testa) pronti e genuflettersi di fronte a chi, con la forza del suo esecutivo, ha invero finito col trattenere, quelle risorse che.. per fondamentale logica.. avrebbe dovuto ritornare allo stesso popolo siciliano e con il quale oggi prevede, con la usuale dose di opportunismo, il concludersi di nuovi “patti” . 

Le parole di Renzi suonano come le solite voci propagandistiche: "Per troppi anni l'italia ha buttato via fondi europei anche perché la riforma del titolo V e l'eccessiva frammentazione burocratica hanno impedito di spendere questi denari, che pure sono cruciali per la ripresa della nostra economia. Firmiamo degli accordi con le singole regioni e con le principali città del sud. Impegni scritti, reciproci. Così noi controlliamo loro, loro controllano noi: e i cittadini controllano entrambi.”

Questo suo intervento verbale è accompagnato dalla promessa di fondi diretti alle città di Palermo e Catania (che sembrano limitarsi a cifre di poca evidenza in considerazione delle molteplici difficoltà fino ad oggi irrisolte) ..ma la dialettica del Premier rimane quella magniloquente di sempre.. mai priva di un consueto opportunismo: Dopo due anni del suo governo in totale assenza di interesse verso l'isola ed in previsione di un futuro politico difficile da scorgere, Renzi cerca di accontentare come può la Sicilia.. facendo apparire questo suo intervento per le due città dell'isola come un nuovo particolare “patto” verso la rinascita del sud. Un sud che in realtà meriterebbe maggiore e più appropriata attenzione in senso progettuale..Ma quale nuovo patto o impegno utile potrà mai essere risolutivo e concludente senza un adeguato programma studiato in favore di un'economia del meridione? ...

Questi invece.. i pesanti dubbi...che dovrebbero far meditare i cittadini siciliani:
Sembra che il governo nazionale, nell’ultimo anno e mezzo, abbia astutamente sottratto alla Regione siciliana oltre 10 miliardi di Euro. Per la ragione che i fondi strutturali dell’Unione Europea (cioè i fondi destinati alle Regione ad Obiettivo Convergenza come la Sicilia) funzionano a rimborso: Se la Regione li anticipa..successivamente l’Unione Europea, (dopo che le risorse sono state spese nel rispetto degli obiettivi programmati), li deve erogare, restituendo alle Regioni i fondi che le stesse Regioni hanno anticipato. Per essere precisi va sottolineato che, ai fondi dell’Unione Europea si aggiunge il cofinanziamento dello Stato. Nella Programmazione 2014-2020, ad esempio, lo stanziamento per la Sicilia ammontava a 4,7 miliardi di euro circa: di questi,2,7 miliardi di Euro sono carico dell’Unione Europea e 2 miliardi di Euro è la quota di compartecipazione dello Stato. Nel 2013, solo di accantonamenti, tolti dal Bilancio regionale 915 milioni di Euro. Nel 2014 tolti alla Regione un miliardo e 150 milioni di euro più 200 milioni di euro per il pagamento degli 80 Euro in busta paga ai dipendenti con meno di mille e 500 Euro al mese(geniale trovata di un premier attento a propagandare la propria immagine) A tutto ciò bisogna aggiungere altri scippi come l’IVA e L’IRPEF maturati in Sicilia e trattenuti a Roma in modo poco lecito e i soliti 600 milioni all’anno della sanità. Ricordiamoci anche di come si sono enormemente ridotti i trasferimenti ai Comuni siciliani.In tutto ciò pare esservi una palese responsabilità politica del presidente della Regione Rosario Crocetta..poichè, avendo firmato nell’estate del 2014, con il governo Renzi un accordo-capestro in base al quale la Regione siciliana rinunciava, per quattro anni, agli effetti positivi di alcuni pronunciamenti della Corte Costituzionale favorevoli alla Sicilia in materia di contenzioso Stato-Regione, rinunciava di fatto agli effetti positivi di una sentenza sulla territorializzazione delle imposte che avrebbe fatto affluire nelle ‘casse’ della Regione oltre 4 miliardi di Euro. Il presidente della Regione ha dimostrato in tal modo di tutelare le esigenze del governo Renzi piuttosto che gli interessi di 5 milioni di siciliani.”

27 apr 2016

Raggi:ogni mezzo per metterla fuori gioco

"continuano le sfrontate falsità sulla candidata dei 5Stelle..segno di inquietudine e conseguenza di una politica scorretta".
di vincenzo cacopardo
Non so se Virginia Raggi riuscirà o no nell'impresa di vincere le lezioni comunali nella capitale..certo è che sembra esser divenuta la più acerrima avversaria del Pd che la teme fortemente escogitando ogni maldicenza per metterla in cattiva luce. Il rischio sembra grande poiché la perdita del comando della città di Roma..dopo vent'anni di potere gestito dalla sinistra.. sta facendo perdere le staffe al Partito romano di Renzi. In questo momento sempre più acceso non pare, tra l'altro, per nulla definito il gioco delle parti all'interno di una destra frantumata in più nomi sui candidati.
La trama contro la candidata dei 5Stelle è motivata dalla grande paura di perdere il potere amministrativo sulla città di Roma che il candidato Giachetti non pare aver la forza di sostenere attraverso un adeguato consenso. Se prima ci si era mossi in modo subdolo ed irrispettoso contro la Raggi per la sua collaborazione legale dentro lo studio di Previti ..subito dopo ci si è mossi.. attraverso l'Unità, che ha diffuso un video falso per dimostrare come la neo candidata fosse stata berlusconiana...poi ancora con la storia sull'Acea.. sostenendo che le affermazioni sull'acqua (quel bene primario per la Raggi da proteggere) avrebbero fatto crollare le quotazioni in Borsa, danneggiando i romani. Infine hanno persino tirato fuori la balla ad arte gonfiata che la potenziale prima cittadina avrebbe lavorato in uno studio vicino all'ex ad di Ama, Panzironi per fini particolari: Nonostante le smentite di Alemanno, la corrente renziana continua ad escogitare di tutto... intendendo farla apparire persino come una organica alla destra.. ben nascosta.
Insomma.. si cerca in tutti i modi di mettere in cattiva luce Virginia Raggi cercando di escogitare ogni mezzo pusillanime e screanzato...La paura fa novanta!.. Come afferma quel detto..nel senso che ci si muove in tutti i modi per infierire perchè si è terrorizzati dall'angoscia che una candidata del Movimento 5Stelle possa assurgere alla più alta carica della capitale..e magari dimostrare di impegnarsi in modo favorevole. Tuttavia..se non si trovano questi mezzucci ve ne sono altri che appaiono ormai come consuete cantilene: Come quella dell'incompetenza..di un presupposto di incapacità di saper gestire la cosa pubblica che i candidati di questo movimento non potranno mai avere...
In realtà fino ad oggi la stessa politica di questo monolitico partito del PD ha dimostrato ampiamente di non essere capace di gestire l'amministrazione di questa città..sostenendo figure dimostratisi poco adatte e mettendo in evidenza altrettante incompetenze.
L'unico reale problema per la Raggi..sarà il fatto che dopo la sua possibile vittoria.. potrà essere ostacolata nella conduzione del suo mandato da quella politica non capace di digerirne l'affermazione e da coloro che si muovono ancora all'interno di questa Amministrazione..pronti a fare muro creandole voluti e continui intralci. 






26 apr 2016

La vecchia politica e i dubbi sul nuovo che avanza

La rottura di un vecchio sistema politico..indispensabile per aprire nuove brecce all'innovazione
di vincenzo cacopardo

Il Movimento 5Stelle potrebbe essere il vero Movimento di rottura ad offrire una buona spinta verso un cambiamento della politica nel Paese. Resterà poi da vedere se sarà in grado di sostenere il suo consenso attraverso le capacita di saper governare ed amministrare in modo utile e funzionale. Un Movimento che, malgrado il successo, viene osservato come un'organizzazione adatta per la rottura del sistema.. ma non ancora pronta ad identificarsi in una vera forza per via di alcune poco chiare linee di metodo ed organizzative.

Una parte della popolazione ha preso in avversione questo Movimento per via del fatto che si è sempre messo in evidenza con troppa enfasi sul piano dell'onestà: Come si fosse sollevato a nuovo educatore con in mano il vessillo dell'impurità sul quale costruire un consenso. Alcuni non sopportano i suoi componenti perchè li identificano in coloro che pur volendo apparire “puri”.. usano l'integrità morale a scopo esclusivo e promuoversi al di sopra della società... Altri ancora li comprendono poco perchè incapaci ed impediti...proponendosi ostinatamente contro il governo.. chiedendone ripetutamente la sfiducia e perseverando in un effetto politico di ritorno negativo.

I deputati del Movimento 5 Stelle sembrano armati di buona volontà..anche se scompaginati per via del difficile compito sottoposti ad affrontare in modo alquanto improvvisato. Vi sono invero dei punti sui quali occorrerebbe soffermarsi. Punti che riguardano la loro organizzazione ed il metodo confuso con il quale continuano muoversi. E' quindi un vero peccato percepire come in realtà, cambiando il metodo e ricostruendo meglio l'organizzazione, essi potrebbero oggi trovarsi come il Partito di maggior consenso arrivando persino a superare abbondantemente il 40% dei consensi.

Sia i loro approssimativi discorsi indirizzati verso una teorica “democrazia diretta” sia la loro “superficiale elezione” attraverso i mezzi del computers.. non potranno mai convincere in pieno. Soprattutto quando il compito è quello di valutare un candidato per un ruolo amministrativo.

Per ciò che riguarda questo primo punto..bisognerebbe inizialmente mettersi d'accordo su ciò che in realtà può voler dire il loro concetto di democrazia diretta..e come gli stessi componenti del Movimento intenderebbero realizzarla.. In tanti si riempiono la bocca di questo termine dimenticando forse che un Paese come il nostro.. con oltre 40 milioni di cittadini con diritto al voto.. non potrà mai far fronte od essere gestito attraverso una fantomatica democrazia diretta: Una cosa è voler sostenere una democrazia partecipativa ..un'altra è credere di poter riscontrarsi con un concetto di democrazia diretta...Insomma.. credo sia giusto spostare l'attenzione verso un pensiero di democrazia partecipativa, ma impensabile poterla definire attraverso l'uso del mezzo computerizzato. ..Nella democrazia diretta o partecipativa il potere sovrano è esercitato direttamente dal popolo, ma ciò poteva avvenire nel passato.. nell'antica Grecia, dove i cittadini (esclusi schiavi, donne e cittadini stranieri) si riunivano nell' Agorà (oggi la piazza) per discutere attivamente di leggi o posizioni politiche da prendere. Nella democrazia odierna...ossia indiretta o rappresentativa, il potere sovrano è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo. La nostra Nazione è una Repubblica parlamentare (quindi a democrazia indiretta) per questo ha le Aule Parlamentari ed usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum, l'iniziativa popolare e la petizione popolare.

Per il riscontro delle figure del Movimento: Se per quanto riguarda quelle da mandare in Parlamento figure nuove ( che non devono per forza rappresentare capacità amministrative, ma abilità di dialogo, idee e preparazione politica) la scelta operata convince già poco...ancora meno potrà convincere quella di valutare un candidato che, per reggere la pubblica amministrazione, deve di sicuro avere una dose di esperienza e le innate capacità occorrenti. Si crea poi una certa confusione..esasperata persino dalla mancanza di base di un dialogo e la conoscenza delle capacità di ognuno che in questo Movimento vi entra senza essersi mai scambiato preventivamente in proposito al proprio pensiero ed alle idee con gli altri.

Questi argomenti oggi creano un blocco all'espansione di questo Movimento che in relatà appare l'unico a poter rompere il precario equilibrio di un sistema politico ormai al fallimento ed aprire una breccia su un nuovo pensiero politico di vera innovazione. In base a ciò dovrebbe essere proprio questo Movimento a suggerire la divisione dei ruoli e la riforma dei Partiti.. lasciando maggiore spazio alle idee e capacità di gestione all'amministrazione del bene pubblico e governativo. Dovrebbe essere una ragione per motivarli e spingerli a muoversi in altro modo..e cioè.. in favore di un uso diverso delle Aule... lasciando l'una libera nel pensiero in contatto con i cittadini (salvaguardando una partecipazione più ampia) e l'altra separata in un uso amministrativo e di controllo con l'esecutivo...attraverso una più sensata differenziazione dei ruoli che possa arginare i molteplici compromessi.

In tutti i modi la domanda da porsi oggi rimane di certo una: E' meglio rompere un sistema per nulla funzionante, compromesso e corrotto come quello odierno che si propone ancora con le consuete figure che continuano a creare iniquità e mancanza di una vera efficienza all'ordinamento politico (giocando insistentemente sulle obsolete contrapposizioni destra-sinistra) o rischiare.. indirizzando il consenso verso la rottura di un vecchio sistema che aprirebbe nel breve futuro nuove brecce ad altre idee ed alla possibile innovazione? Se la risposta non è facile.. resta comunque elementare percepire lo stato di degenerazione di una politica che, anche sul piano amministrativo, attraverso i continui scandali sulle banche ed in favore di interessi supremi, ha dimostrato tanta incompetenza rendendo la popolazione in uno stato di povertà e frustrazione insopportabile..Una politica che non pare aver più nulla da insegnare agli altri che vengono oggi indicati come i nuovi incompetenti!



23 apr 2016

Alfio di Costa pensa alla rinascita della sua terra


Un sogno che intendo trasformare in realtà!”

Alfio di Costa..in giro per la Sicilia a raccogliere il sogno dei tanti che ancora credono al riscatto sociale dei valori di un'isola che merita assoluto rispetto

Di Costa è un ingegnere di Nicosia appassionato di politica. Uno di quelli che sogna di poter offrire alla terra siciliana l'essenziale recupero politico e sociale. La sua candidatura a capo della regione siciliana non potrebbe mai interpretarsi come una comune conquista di potere, ma il giusto conseguimento di un lavoro che da qualche anno lo impegna nel rappresentare e sostenere i valori inestimabili della sua terra siciliana...Un lavoro lungo e difficile che è la prova stessa del suo amore verso la sua isola.

Il suo progetto Insieme si Può” per il quale lavora con vera passione è conosciuto soprattutto grazie ai mezzi di comunicazione delle piattaforme informatiche che non mancano di sottolineare la sua presenza comunicativa. Malgrado le centinaia di migliaia di visualizzazioni sui social... Alfio di Costa non esprime alcuna attitudine a propagandare in tono enfatico la propria immagine poiché per lui ciò che più conta è l'idea programmatica del suo progetto.. che rappresenta il vero motore di spinta verso l'innovazione di questa regione mal governata da una politica che ormai non ha più nulla da offrire: Una cosa è l'immagine ..un'altra è la sostanza di un progetto utile alla mia terra!

Tantissimi cittadini sembrano curiosi di conoscere fuori dalla rete Alfio Di Costa...Si domandano se in realtà, per via delle visualizzazioni nei social, il suo movimento è qualcosa di diverso dalle tante organizzazioni politiche che invadono il nostro Paese...Le sue risposte lasciano pochi dubbi: Non ho di certo risorse tali da mettere in campo per pubblicizzarmi, ma nutro una gran passione in ciò che faccio..Giro di continuo l'isola e incontro tanti cittadini, che sebbene stufi di parlare di politica, mi accolgono con affetto e con velata speranza. Io li stuzzico con argomenti sulla vita quotidiana e temi sociali chiedendo loro cosa in realtà occorrerebbe per migliorare le condizioni di vita del territorio... Apprezzano la volontà e la passione che vi metto.. Li ascolto con interesse..le loro risposte servono e mi creano quel bagaglio di nozioni essenziale.. utile ad integrare il programma del Movimento ed interagire meglio con chi non mi conosce. Ma la sostanza non cambia questa terra offre risorse e valori che non possono mai trascurarsi e di cui la politica oggi non riesce a farsene forza! “Il mio sarà un sogno?..Forse..Ma un sogno che intendo presto trasformare in realtà!”
vincenzo cacopardo