Questa
Europa non pare per nulla costruita su una economia e su una
comunita' sociale...ma solo e soltanto su un mercato finanziario!...
Il mercato finanziario muove le sorti dei paesi comprando
debito...senza via di scampo...C'è
da domandarsi se
questo ipocrita successo potrà mai rappresentare il futuro di una
societa' civile che vorrebbe costruirsi sulla politica di un consenso
democratico.
di
vincenzo cacopardo
Se
per la manovra si intravvedono continui cambiamenti ed una buona dose
di confusione (dovuta anche alla difficile sintesi tra i Partiti che
governano), non mancano di certo le critiche di certi Istituti
fondati conflittualmente sulle orme del vecchio sistema.
Dopo
gli interventi di Moscovici, Junker, Mario Monti, Cottarelli e del
Fondo Monetario Internazionale che hanno sollevato non pochi dubbi
sulla manovra finanziaria del nuovo governo..ha chiuso il cerchio
Bankitalia. Quella della Banca d'italia, è una storia vecchia! Di
fatto ancora oggi vorrebbe rappresentare un
istituto di diritto
pubblico..ma permane in conflitto.
Le
principali funzioni della Banca d’Italia sono dirette ad assicurare
la stabilità monetaria e la stabilità finanziaria, requisiti
indispensabili
per un duraturo sviluppo dell’economia. E' un Ente pubblico che
rimane ancora oggi controllato dalle banche private. E' una faccenda
sulla quale in tanti hanno sollevato dubbi nel passato ed oggi ancora
una volta lo ha fatto il pentastellato Di Battista..
La
Banca d’Italia è responsabile del contenimento del rischio, della
stabilità e della sana e prudente gestione degli
intermediari....laddove per la trasparenza e la correttezza dei
comportamenti rimane competente la Consob.
Come
Autorità di Vigilanza, l’Istituto persegue la sana e prudente
gestione degli intermediari, la stabilità complessiva e l’efficienza
del sistema finanziario, nonché l’osservanza delle disposizioni
che disciplinano la materia da parte dei soggetti vigilati. In
questi ultimi decenni una
serie di decreti hanno finito col conferire alla Banca d’Italia
poteri di vigilanza nei confronti delle banche e dei gruppi bancari
oltre che delle società finanziarie, degli istituti di moneta
elettronica e di quelli di pagamento. L’esercizio di questi poteri
è finalizzato a perseguire obiettivi distinti, tuttavia collegati
tra loro.
Come
dare torto al fatto indiscusso che questo Istituto non potrà mai
svolgere equamente una vera funzione pubblica e che gli interessi
privati delle banche che lo controllano prevarranno sempre su ogni
iniziativa a sfondo sociale?
Ancora
oggi perseverano grossi dubbi sul fatto che i
controllati rimangano controllori..e perciò, sotto l'ombrello di un
Istituto (per immagine pubblico), sono anche in grado di sollevare
questioni di peso su manovre che spetterebbero prevalentemente alla
politica di governo votata dal cittadino.
Se
Istituti come la Banca d'Italia, il Fondo Monetario o la Banca
Centrale Europea possono essere in grado di determinare le sorti di
una società imponendo le loro regole, viene spontaneo domandarsi
qual'è la ragione dell'esistenza stessa della politica..di correre
verso i seggi per un consenso..di scommettere su una
democrazia..Quali potrebbero essere le sorti di una società comune
basata essenzialmente sui numeri di un mercato finanziario che blocca
ogni sano sviluppo costruito sulle idee e su una sana economia
reale?